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I PARALIPOMENI DELLA BATRACOMIOMACHIA

Post n°66 pubblicato il 17 Febbraio 2010 da IntelligenteNONbasta

 

(sottotitolo: LA STUPIDITA' UMANA)

In questo lungo periodo, oltre ad essere accaduti un sacco di fatti insignificanti, ho avuto anche un po' di tempo per pensare alla STUPIDITA' UMANA...

Una volta Einstein disse che solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana; ma io prima di oggi non mi ero mai resa conto di quanto avesse ragione, non solo perchè hanno finalmente scoperto che l'universo è infinito e in continua espansione, ma anche perché la stupidità umana  a volte sale davvero alle stelle.

 Sinceramente non so se sono solo periodi della vita degli esseri umani in cui il lobo cerebrale adibito al compito di anti-stupidità va a farsi una passeggiata al paese dei balocchi, ma mi sono accorta (evidentemente il mio lobo cerebrale dell'accortezza funziona in questo periodo) che c'è davvero una stupidità dilagante in mezzo a noi.

 Sarà che il mio lobo cerebrale dell'accortezza si è svegliato tardi dal letargo???

O sarà che Bin Laden, da quando l'hanno dato per morto, ha cominciato a sganciare armi chimiche invisibili dall'aldilà che hanno reso l'uomo l'essere più stupido sulla terra???

 Insomma vorrei una spiegazione, qui e qualcuno dovrebbe pur darmela, ma poi penso che se mi sono accorta di questa grande stupidità dilagante, significa che forse io non lo sono ancora diventata (stupida intendo, non si sa mai, lo dico per gli ormai spacciati...) e quindi CHI SE NE FREGA, vorrà dire semplicemente che io continuerò a spararmi pensieri di ogni tipo su qualcosa che per molti non è affatto interessante e loro continueranno a non spararsi nessun neurone mentale,  in modo da sopperire in qualche modo alla loro stupidità, che forse rende quelli come noi migliori di loro.

In ogni caso voglio lasciarvi nel meno stupido dei modi e cosa c'è di meglio per soddisfare questo compito se non fare esattamente il contrario...

Ma voi ve ne eravate accorti??? Perchè nessuno mi ha avvisato???

 
 
 

Le stagioni del cuore

Post n°65 pubblicato il 17 Febbraio 2010 da IntelligenteNONbasta

Vi siete mai chiesti perché alcuni si alzano al mattino vispi e allegri come fringuelli mentre altri si trascinano a stento fuori dal letto?

E vi siete mai chiesti perché alcuni sono sempre felici mentre altri hanno sempre dei musi spaventosi? Pressione alta (o bassa)? Portafoglio pieno (o vuoto)?

Risposte sbagliate: la verità è che tutto dipende dalla nostra attitudine nei confronti del mondo. Per cambiare la propria vita potrebbe bastare considerare come mezzo pieno il bicchiere mezzo vuoto che ogni giorno stringiamo metaforicamente in mano?

Siamo disposti a lasciarci convincere di soffrire di "netaddiction". Che roba è? Dipendenza da Internet! Ne soffre chiunque si senta costretto a restare connesso per periodi sempre più lunghi, avvertendo un senso di irritazione e frustrazione ogni volta che rientra nel mondo reale.

Abbandoniamo il mondo della psicologia per entrare in quello delle medicine alternative, un mercato in espansione inevitabilmente destinato a invadere la Rete. Iniziamo da un sito dedicato al Feng Shui, l'antica arte geomantica cinese che favorisce il benessere armonizzando le relazioni fra spazi abitativi e ambiente.

 Riconoscendo che non avrebbe senso applicare alla lettera i principi dell'antico oriente all'occidente moderno, i curatori azzardano ardite contaminazioni: "Se uno specchio bagua può costituire un ottimo rimedio in Cina per ovviare alle frecce di Sha Chi, in occidente sarà consigliabile una superficie lucida (vetro) o una targa in ottone"?

Ma la caratteristica più singolare di questi siti "alternativi" sembra essere quella del più sfrenato eclettismo: come se il fatto di non ispirarsi ai principi della scienza ufficiale fosse sufficiente ad accomunare pratiche e teorie che appartengono alle epoche e alle culture più disparate.

Così la home page del Vegetarian Web Site annuncia sezioni dedicate, rispettivamente, a vegetarismo, igienismo, medicina cinese, lepav, omeopatia, vaccini, ayurveda, digiuno.

Ma abbiamo davvero bisogno di rifugiarci in una community o forse avremmo bisogno solamente di una voce amica????

 

 

 
 
 

Haven't met you yet?

Post n°64 pubblicato il 16 Febbraio 2010 da IntelligenteNONbasta

 

 

COSA E' LUI? CHI E' LUI E PERCHE' LEI SENTE COSì TANTO IL SUO BISOGNO?


Le immagini e le parole scorrono veloci, pensieri e ricordi di momenti vicino a lui sono sempre presenti nella sua testa, non c'è un giorno in cui le sue labbra non pronuncino quel nome...ke i suoi occhi non si illuminino pensando a quello che poteva essere ma che non sarà mai, non c'è giorno in cui lei non senta il suo profumo in un ricordo di quelle notti passate insieme.


Il suo odore e il suo sapore sono sempre vivi nella sua mente,le mani sul suo corpo, la sua voce il suo essere strano.... sono sempre li presenti, non mancano un giorno da quando per la prima volta si sono conosciuti, si sono visti, si sono sentiti, si sono scoperti.....così vicini ma cosi lontani!


La vita è strana ti offre delle opportunità grandiose, fantastiche ma poi non ti permette di assaporarle fino all ultimo, ti spezza li, ti lascia in bocca l'amaro di non potere possedere quel sentimento, quella mente e quel corpo e nel frattempo nella tua testa si scatena l'inferno, lo vuoi, lo desideri, cresce sempre più un sentimento che non puoi rinnegare, che non puoi controllare che non riesci e soffocare, VORRESTI ma non puoi!!!


Credi un giorno di farcela, ma il giorno dopo hai un disperato bisogno di averlo ancora una volta, in qualsiasi modo , che sia la sua voce al telefono, che sia la sua scritta su un computer o che sia la sua presenza dopo un lungo viaggio...ti sforzi di non cercare più il suo pensiero ma alla fine ti ritrovi a volerlo sempre di più e non sai neanche perchè!

Eppure è iniziato tutto come un gioco, un giorno come tanti, una telefonata a cui non hai dato mai nessuna importanza, una telefonata ...

Vorresti averlo sempre li vicino per sentire quello che forse prima non avevi mai provato, ma che ti tocca provare con una persona che ha ricambiato quello che senti per pochi giorni, che ti ha chiamato amore senza dare il giusto peso a quella parola,che ti ha toccato le corde del cuore e dell'anima e forse non se ne reso nemmeno conto!


NON PENSAVO FOSSI COSI SENSIBILE!

...non credevo neanche io che mi sarei mai affezionata cosi tanto e ke avrei ricordato tutto di noi... dalla prima parola che ci siamo detti all ultima! Eppure è cosi! Ti saluto e mi assale la malinconia, cosa mi succede? perche mi manca cosi? NON ERA UN GIOCO? perchè ad un tratto le scene di noi due insieme assalgono i miei pensieri? perchè?  Un sentimento effimero e un conoscerci superficiale eppure lui mi torna in mente sempre...!
... e ti assale una tristezza che non fa parte di te, fino a quel giorno...fino a quel giorno eri padrona della tua vita eri padrona del tuo pensiero ora è tutto suo e non vedi l ora di incontrar  quegli occhi...ma chissa quando! 

Quanto durerà tutto questo?...quanto sei disposta a soffrire? quanto il pensiero di lui è forte?

SI ora posso dirlo.... ERO PIù FORTE DI TUTTO QUESTO la voglia di lui era piu forte di tutto! lui era quello che volevo e avrei fatto di tutto per averlo vicino...

Perche al mattino il primo pensiero è lui, come l ultimo prima di addormentarmi e se squilla il telefono speri sempre che sia lui, non c'è nessuno ancora oggi in grado di farglielo dimenticare, non c'è nessuno che riesca a prendere il suo posto nei suoi pensieri... si forse per un giorno, ma poi sparisce....e lui e sempre li in agguato pronto a scombussolarti la vita con una sola parola!

Avevo deciso di lasciare cadere questa situazione..di dimenticare tutto e invece è bastato un attimo per aver nuovamente bisogno di te! per aver bisogno ancora della tua voce!! schiava di un qualcosa piu grande di me che non riesco e cancellare neanche volendo.

 Si dice che è meglio vivere di rimorsi o di rimpianti?

 
 
 

Haven't met you yet?

Post n°63 pubblicato il 16 Febbraio 2010 da IntelligenteNONbasta

 
 
 

La fatica di diventare migliori

Post n°61 pubblicato il 14 Febbraio 2010 da IntelligenteNONbasta

Perché scegliere, tra l'innumerevole produzione libraria italiana, un volumetto di massime scritte da un autore del XVII secolo?

Prima di tutto perché la profondità e la caustica intelligenza di La Rochefoucauld offrono al lettore contemporaneo innumerevoli spunti di riflessione a dimostrazione che, laddove ci sia una vera capacità d'indagine dell'animo umano, i secoli non alterano il messaggio; in secondo luogo perché questa edizione integrale delle Massime presenta numerosi pregi.

Prima di tutto la traduzione: precisione nel lessico, eleganza nella sintassi, attualità nella forma che ben si adatta alla pregnanza dei contenuti; non vi è alcuna incongruenza tra la modernità nella comunicazione e la limpida classicità del messaggio.
Per quanto riguarda la falsità, a Rochefoucauld si attribuisce la convinzione che gli uomini non vivrebbero a lungo in società se non si ingannassero reciprocamente. "La falsità è universale, perché le nostre qualità sono incerte e confuse, e così pure le nostre opinioni: non vediamo le cose come effettivamente sono, le stimiamo più o meno di quanto valgono e non ci disponiamo in rapporto ad esse nel modo più opportuno".

Come Pascal, La Rochefoucauld ritiene l'onestà una qualità interna all'uomo, ma che proprio per questo pone un dilemma: come si fa a distinguere la vera onestà dalla falsa rappresentazione di essa?

La differenza tra le vere e le false persone oneste è difficilmente percepibile dalla maggioranza della gente, specialmente se non si ha la possibilità di prestare attenzione al minimo indizio di insincerità (soprattutto non verbale).

Si può essere falsi in vari modi. Ci sono uomini falsi che vogliono sembrare sempre ciò che non sono. Ce ne sono altri, più in buona fede, che sono nati falsi, sono i primi ad ingannarsi e non vedono mai le cose come sono.

Alcuni hanno la mente retta e falso il gusto. Altri hanno falsa la mente e una certa rettitudine nel gusto. Alcuni poi non hanno nulla di falso né nella mente, né nel gusto, ma sono rarissimi, perché, in generale, non c'è quasi nessuno che non abbia un po' di falsità in qualche aspetto dell'intelligenza o del gusto.
La falsità è così universale perché le nostre qualità sono incerte e confuse, e così pure le nostre opinioni: non vediamo le cose come effettivamente sono, le stimiamo più o meno di quanto valgono e non ci disponiamo in rapporto ad esse nel modo più opportuno né per loro né per la nostra condizione.

Questo errore insinua un'infinità di falsità nel gusto e nella mente: il nostro egoismo si lascia lusingare da tutto ciò che ci si presenta sotto le parvenze del bene; ma, essendoci molti tipi di beni che colpiscono la nostra vanità o il nostro carattere, li seguiamo per abitudine o per comodità, li seguiamo perché li seguono gli altri, senza considerare che una stessa opinione non deve essere ugualmente abbracciata da ogni genere di persone e che bisogna seguirla più o meno assiduamente a seconda che sia più o meno conveniente per chi la segue.

Si teme di mostrarsi falsi nel gusto ancor più che nell'intelligenza. Le persone dabbene devono approvare senza prevenzioni ciò che merita approvazione, seguire ciò che merita di essere seguito e non piccarsi di nulla.

Ma ci vuole una straordinaria misura: bisogna saper distinguere ciò che è bene in generale e ciò che ci è utile, e seguire con raziocinio la naturale inclinazione che ci conduce verso le cose che ci piacciono.

Se gli uomini volessero eccellere soltanto per le proprie doti e attenendosi ai loro doveri, non ci sarebbe nulla di falso nel loro gusto e nella loro condotta; si mostrerebbero come sono, giudicherebbero le cose col loro discernimento e le sceglierebbero a ragion veduta; ci sarebbe una stretta connessione tra le loro opinioni e le loro idee; il loro gusto sarebbe vero, autonomo e non attinto dagli altri e vi si atterrebbero per libera scelta e non per abitudine o per caso.

Se si è falsi quando si approva ciò che non merita approvazione, non lo si è di meno, il più delle volte, quando ci si vuol far valere per qualità che sono buone in sé, ma non si addicono a noi.

Bisogna che siano la ragione e il buon senso a stabilire il valore delle cose e a determinare il nostro gusto ad attribuir loro il rango che meritano e che ci conviene loro attribuire.

Ma quante persone conoscete dotate di ragione e buon senso?

 
 
 

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