Creato da seconda_stella_a_dex il 05/01/2006
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Post N° 62

Post n°62 pubblicato il 14 Febbraio 2006 da quotidiana_mente
Foto di seconda_stella_a_dex

Dopo si rimboccò le maniche e si mise a lavare il ponte. Terminato quel duro compito, andò ad aprire la stiva delle vele e procedette a un esame minuzioso dello stato delle cuciture, dopo tanto tempo senza andare per mare e senza sopportare le salutari tensioni del vento. Le vele sono i muscoli delle barche, basta vedere come si gonfiano quando si sforzano, ma, e ai muscoli succede proprio questo, se non si tengono in allenamento con regolarità, cedono, si rammolliscono, perdono di tono, E le cuciture sono come il tono delle vele, pensò la donna delle pulizie, contenta di imparare tanto in fretta l’arte della marineria. Trovò alcuni orli sfilacciati, ma si limitò a prenderne nota, visto che per questo lavoro non potevano servire l’ago e il filo con cui un tempo rammendava le calze dei paggi, cioè ancora ieri. Quanto alle altre stive, vide subito che erano vuote. Che quella della polvere da sparo fosse sguarnita, salvo qualche residuo di polvere nera nel fondo, che sulle prima le parve piuttosto cacchetta di topo, non le importò nulla, in effetti non è scritto da nessuna parte, per lo meno fin dove riesce ad arrivare la sapienza di una donna delle pulizie, che andare in cerca di un’isola sconosciuta debba essere per forza un’impresa di guerra. Però l’ha infastidita, e molto, l’assoluta mancanza di munizioni per bocca nell’apposita stiva, non tanto per lei, più che abituata al pessimo vitto del palazzo, ma per l’uomo a cui hanno dato questa barca, Fra poco tramonterà il sole, e mi comparirà davanti protestando che ha fame, è quanto dicono tutti gli uomini appena entrano in casa, come se fossero soltanto loro ad avere uno stomaco e a soffrire per il bisogno di riempirlo… E se poi si porta appresso i marinai per l’equipaggio, che sono dei veri lupi quanto a mangiare, allora non so davvero come ce la caveremo, disse la donna delle pulizie.
Non valeva la preoccuparsi tanto. Il sole era appena scomparso nell’oceano quando, dall’altra parte del molo, comparve l’uomo che ora aveva una barca. Teneva un fagotto in mano, ma camminava da solo e a capo chino. La donna delle pulizie andò ad aspettarlo sul pontile, e prima che potesse aprir bocca per informarsi su com’era andato il resto della giornata, lui disse, State tranquilla, ho da mangiare per tutti e due, E i marinai, domandò lei, Non è venuto nessuno, come potete vedere, Ma li avete ingaggiati, almeno, insistette lei, Mi hanno detto che di isole sconosciute non ce ne sono più e che, anche se ci fossero, non hanno nessuna intenzione di lasciare la tranquillità delle loro case e la bella vita delle navi da crociera per imbarcarsi in avventure oceaniche, alla ricerca dell’impossibile, come se fossimo ancora al tempo del mare tenebroso, E voi, che cosa gli avete risposto, Che il mare è sempre tenebroso, E non gli avete parlato dell’isola sconosciuta, Come avrei potuto parlare di un’isola sconosciuta, se non la conosco, Ma siete sicuri che esiste, Tanto quanto è tenebroso il mare, In questo momento, visto da qui, con quell’acqua del colore della giada e il cielo tutto infuocato, di tenebroso non ci trovo nulla, E’ una vostra illusione, anche le isole a volte sembrano che fluttuino sopra le acque, a non è vero, Che pensate di fare, senza equipaggio, Ancora non lo so, Potremmo restare a vivere qui, io mi offrirei di lavare le barche che entrano nel bacino, e voi, E io, Avete di sicuro un mestiere, un’attività, una professione, come si dice adesso, Ce l’ho, ce l’avevo, ce l’avrò se sarà necessario, ma voglio trovare l’isola sconosciuta, voglio sapere chi sono quando ci sarò, Non lo sapete, Se non esci da te stesso, non puoi sapere chi sei, Il filosofo del re, quando non aveva niente da fare, veniva a sedersi accanto a me, mi guardava rammendare le calze dei paggi, e a volte si metteva a ragionare, diceva che ogni uomo è un’isola, ma io, siccome la cosa non mi riguardava visto che sono una donna, non gli davo importanza, voi che ne pensate, Che bisogna allontanarsi dall’isola per vedere l’isola, e che non ci vediamo se non ci allontaniamo da noi, Se non ci allontaniamo da noi, Se non ci allontaniamo da noi stessi, intendete dire, Non è la medesima cosa.

... Segue ...

 
 
 
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