Che c'è?

Il caos in bicicletta.

Le due ruote più e meno potenti del mondo a seconda dei criteri che si adottano, vivono un'odissea molto ricca, ma anche molto confusa. Negli ultimi anni ho guardato abbastanza costantemente al fenomeno notando che questa realtà è fatta di una miriade di microsistemi poco coordinati tra di loro che solo le multinazionali impegnate nel settore in qualche modo governano. Ancora oggi, nonostante l'enorme promozione di cui questo veicolo gode, non ho trovato sul web un elenco significativamente esteso dei marchi che producono e commercializzano biciclette. L'elenco più importante che ho rintracciato è questo, che mi pare non arriva alla metà dei suoi obiettivi. Ho cercato anche se su wikipedia ci fosse, com'era logico aspettarsi un settore dedicato a raccogliere e classificare questo settore, ma anche lì non ho trovato niente di rilevante. Anche sotto il profilo storico le cose vanno a spinta, più che con le loro gambe. Non ho ancora trovato un sito in cui i produttori con tradizioni signficative, curino la loro memoria, pubblicando i modelli del passato. E' un valore promozionale notevole che non si ha il coraggio di valorizzare, quando il movimento vintage attualmente in crescita ne sollecita chiaramente la disponibilità. Spero di rompere il ghiaccio in un'area a volte troppo timida e discreta, senza snaturarne le virtù. L'importanza del passato in chi rincorre il presente è forse poco compreso, ma bisogna fare uno sforzo di maturazione ed presentare le chiavi di stanze dedicate agli archivi storici. Con ciò mi auguro di favorire la coscientizzazione del problema di guardare anche ad uno scenario mondiale, insieme a quello più particolare, per evitare sforzi inutili.