INTER FOREVER

APPIANO GENTILE - Questa la seconda sintesi della conferenza stampa di José Mourinho in vista di Sampdoria-Inter, gara valida per l'anticipo della 1^ giornata della Serie A Tim 2008-2009 in programma allo stadio "Luigi Ferraris" di Marassi a Genova (ore 20.30).

Mourinho: Zlatan Ibrahimovic l'altro giorno ha dichiarato di essere pronto a giocare ogni tre giorni, è proprio così?
"Penso che sia una questione mentale. Adriano ieri mi ha detto che la prossima settimana, dopo che avrà recuperato dal suo infortunio, sarà contento di rendersi disponibile se dovessi avere bisogno di un difensore centrale perchè lui è bravissimo. La predisposizione mentale di un giocatore per la sua squadra è importantissima. Ad esempio, perchè Rivas ora è infortunato? Non stava benissimo prima della partita contro la Roma, però la squadra non aveva alternative nel reparto e lui mi ha detto che avrebbe giocato se la squadra ne avesse avuto bisogno. Lui ha giocato e la squadra ha vinto. Purtroppo ora è infortunato. Lo ringrazio, ma ora dovrà stare fuori un mese. Intendo questo per predisposizione mentale: quando Ibra dice di poter giocare ogni tre giorni, penso che possa farlo tutti i giorni perchè ha volglia di farlo. Vi faccio un altro esempio: prima della partita contro la Roma ho detto alla squadra che tutte le rimesse laterali di Riise erano come un calcio d'angolo, nell'ultimo minuto del primo tempo Ibra era nella nostra area per ribattere di testa una rimessa laterale del giocatore della Roma. Questo significa avere voglia, questi siamo noi".

Come sta Ivan Cordoba?
"Benissimo".

Forse il Luis Figo visto contro la Roma è un po' indietro di condizione rispetto al resto della squadra?
"(ndr.: sorride) Con l'intensità con la quale abbiamo giocato contro la Roma, dopo cinque minuti di gioco anche lei sarebbe stato morto... Luis ha giocato a 35 anni settanta minuti con grandi qualità e intensità, per me fisicamente è a postissimo".

Come sta Zlatan Ibrahimovic?
"Molto bene. Desidera dare il meglio di se stesso per ogni gara che giocherà con noi e con la nazionale svedese. La prossima settimana la Svezia giocherà due gare di qualificazione ai Mondiali. Non mi permetterei mai di chiedere al ct Lagerback di non farlo giocare, anche perchè se io fossi al suo posto lo utilizzerei. Posso dire che, se fossero sul due o tre a zero al 75', allora forse sarebbe meglio farlo riposare un po'. Ma Lagerback vuole vincere così come lo voglio io, ed entrambi vogliamo i migliori giocatori per le nostre squadre. Ibra deve giocare con la Svezia. Rispetto Lagerback, così come credo lui rispetti me. È giusto proteggere Ibra in amichevole come è giusto farlo giocare nelle gare ufficiali. Lo stesso faccio io: settimana prossima faremo un'amichevole a Locarno e Ibra sarà in Svezia, ma se fosse a Milano non giocherebbe. Credo che abbiamo bisogno di collaborare perchè abbiamo qualcosa in comune. Tutto è chiaro e non ci sono dubbi, mai nella mia carriera ho detto ad un mio giocatore di non giocare in nazionale, mai. I rispetto i commissari tecnici delle nazionali, i giocatori devono essere orgogliosi di giocare per la loro patria. Ibra vuole giocare e vincere, non ci sono problemi".

È un po' emozionato nel dover affrontare la prima partita nel campionato italiano?
"Perchè dovrei esserlo? È una partita in più nella mia carriera, la più importante della mia vita perchè è la prossima. Ho lavorato tutta la settimana per essere pronto e per preparare la mia squadra. Vogliamo vincere, ma sappiamo che la Sampdoria vuole la stessa cosa. Dobbiamo rispettare gli avversari. Speriamo che sia una grande gara come quella contro la Roma dove entrambi abbiamo fatto molto bene. Anche gli arbitri hanno fatto molto bene, sarebbe fantastico continuare così".

Domani affronterà la Sampdoria di Antonio Cassano, le piacerebbe un giorno allenarlo?

"Se dico di sì, domani tutti scriverebbero che Mourinho vuole Cassano e tutti i tifosi della Sampdoria sarebbero arrabbiati con me. È sicuramente un grande giocatore, ho pensato a lui durante la settimana perchè devo preparare la mia squadra per affrontare la Sampdoria e i suoi giocatori. Certamente ho rispetto per un giocatore bravo come lui".

Se dovesse arrivare Quaresma e' questa l'Inter che aveva in mente quando è arrivato?
"Non è un segreto che io volessi Lampard, ma non potrei essere più felice dell'arrivo di Muntari. In questo momento ho assolutamente dimenticato Lampard. L'ho citato perchè mi ha fatto una domanda riguardo alla prima idea che avevamo per costruire la squadra. Volevamo avere due ali, perchè la passata stagione non ce n'erano, a parte Luis Figo, e poi un centrocampista con caratteristiche diverse da quelli che abbiamo. Poi, fiducia totale nel gruppo dei portieri, dei difensori, dei terzini e degli attaccanti. Si sono fatti tanti nomi che non sono mai stati veri, ho sempre pensato a due ali e un centrocampista".

Con Suazo in prestito al Benfica, l'attacco dell'Inter resta così o c'è qualche altra situazione che può cambiare?
"Crespo, Cruz, Adriano e Ibra sono quattro centravanti, Mario metà centravanti e metà ala, Figo e Mancini sono ali pure. Se arriva Quaresma avremo un'ala in più, se non arriva devo lavorare molto con Jimenez per poterlo schierare in quella posizione come ha fatto qualche minuto contro la Roma".

Lei ha detto che domani inizia una maratona che si concluderà a maggio, ha già in mente chi potrà arrivare davanti all'ultimo chilometro?

"Non saprei... Nel primo chilometro saranno tutti insieme. A dicembre saranno davanti Inter, Juventus, Milan, Roma e Fiorentina con un piccolo vantaggio sugli altri. In aprile potremo esserci noi con altre due squadre, e a maggio noi e un'altra squadra. Ma tutte le squadre più forti sono belle con bravi giocatori e bravi allenatori, con tradizione e voglia di fare bene. Non posso dire che una sia migliore dell'altra, credo che tutte abbiamo qualità diverse ma stesse ambizioni".

Quale squadra potrà rappresentare la sorpresa in Champions League?
"Nella mia prima conferenza stampa ricordo di aver detto che ci sono 12 squadre che hanno il potenziale per vincere la Champions League, poi ce n'è una della quale nessuno parla ma che per me è in questo gruppo: mi riferisco all'Atletico Madrid che credo abbia un potenziale molto grande. Ho detto questo due mesi e mezzo fa e la penso ancora così. Ci sono 4 squadre inglesi, 4 italiane, Barcellona e Real Madrid, Bayern Monaco e Atletico Madrid. Tutte le altre squadre rappresenterebbero una grande sorpresa se vincessero la coppa. Un conto, infatti, è vincere il girone o arrivare nei quarti, cosa che potrebbe fare qualche squadra, ma per vincere la coppa una sorpresa dovrebbe avere una rosa molto lunga. Per questo serve una grande squadra come quelle che ho citato.

Il Times ha scritto nei giorni scorsi che il campionato italiano è un come un cimitero di elefanti, che cosa risponde?
"Aspetto la vostra risposta. Ho letto questo articolo scritto da un giornalista inglese, aspetto la vostra risposta. O avete bisogno di un portoghese con la bandiera italiana? Se ne avrete bisogno, sarò con voi. Ma penso che non sarà una risposta molto difficile se guarderete con attenzione qualche partita della Premiership".