Creato da perpoche1 il 31/07/2011

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COS'E' L'IMPRINTING???

Post n°59 pubblicato il 06 Novembre 2012 da perpoche1

 IMPRINTING???

Molti avranno sentito parlare di Konrad Lorenz e diversi avranno sicuramente letto il suo famoso libro: L'anello di re Salomone.

Una cosa che mi ha sempre interessato delle teorie di questo etologo e premio nobel, è proprio la sua teoria sull'imprinting.

Egli studiò da molto vicino, sin dalla giovanissima età, la vita di molti animali a noi noti come animali da cortile, anatre, galline, pavoni ecc. Arrivò a formulare varie ipotesi sul comportamento dell'uomo, proprio osservando gli animali.

Studiando le anatre, Konrad Lorenz formulò la teoria dell "imprinting", ossia quel processo attraverso il quale, quando un piccolo riceve le cure e l'affetto di una madre diversa da quella biologica, riconoscerà quest'ultima come la madre vera, anche quando appartine ad una specie diversa...

Questo mi ha portato a due considerazione:

1) ecco perchè in moltissime religioni, tendono ad accaparrarsi l'attenzione dei bambini.

Vedete per esempio il battesimo dei neonati nelle chiese del cristianesimo o l'importantissimo modo di fare dei musulmani, che appena nasce un figlio il padre devoto (e anche non) ripete all'orecchio del cucciolo d'uomo la frase "Allah è grande".

Ecco perchè molti tendono ad insegnare ai piccolissimi le basi religiose, perchè queste formeranno un'impronta nella mente dalla quale difficilmente ci si discosterà, anche nel corso di decenni. Ho conosciuto diverse persone che si professano atei, ma che nelle feste canoniche od occasioni speciali, vanno lo stesso a messa: in quei  casi quell'impronta, anche se questi dichiaratamente sono contro il deismo o il clero, non è stata rimossa...

2) ritengo fondamentale per i bambini la vicinanza dei genitori. Niente, niente, NIENTE è più importante per i figli dell'attenzione che un genitore può riservare loro nei primissimi anni di vita. Non a caso quando un grande sovrano fu interpellato da un genitore su cosa dovesse fare affinchè il suo figlio di cinque anni potesse un giorno divenire grande come il sovrano, questi rispose: "lei ha già perso 5 anni".

Molti tendono a pensare che il periodo più brutto per i figli sia l'adolescenza e per molti versi è vero. Avvengono in quella fascia di età degli sconvolgimenti fisici, psicologici ed ormonali che potrebbero essere paragonati a un cataclisma devastante.

Ma il cataclisma avviene su una struttura già esistente: l'adolescente ha già delle idee sue e vuole già affermare una sua individualità o personalità.

Perciò come considerazione finale, ci tengo a dire che non ritengo appropriato che i figli piccolissimi vengano portati all'asilo materno o all'asilo prescolastico. Ogni genitore deve essere il primo e diretto protagonista della vita del proprio figlio/a. Infatti in molti casi avviene che i genitori si trovano in casa un/a figlio/a che è un perfetto sconosciuto e l'impronta creata nella loro mente è molto distante da quella che loro potessero pensare.

Chiaramente ci sono molte situazioni che rendono impossibile non mandare il figlio all'asilo, vedi il problema economico, ma... dovrebbe (a mio avviso) essere una soluzione estrema e non la regola....

...E qui dovrebbe entrare in scena lo stato, ma... questo è un altro discorso...

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Commenti al Post:
EmotionsAndFeelings
EmotionsAndFeelings il 06/11/12 alle 21:06 via WEB
Per lavoro sto seguendo un corso di comunicazione efficace tenuto da un docente laurato in questo ambito...e lui ieri ha esposto quello che tu hai postato...l'effetto "imprinting" nella comunicazione...apportando l'esempio delle anatre di Lorentz...sviluppando questo argomento e rapportandolo al contesto dell'effetto comunicativo della prima impressione, dell'impatto che produce, spiegava i vari effetti specchio e via dicendo...interessante argomento rapportabile a tutto il nostro quotidiano che spesso, ahimè, si basa sulla prima impressione che determina un serie di effetti a cascata come consenguenza il giudizio che ne nasce anche inconsciamente...interessante davvero...forse più in generale si dovrebbe riflettere su quanto siamo oggetti dell'azione e dell'effetto in luogo ad essere noi soggetti attivi...E&F
 
 
perpoche1
perpoche1 il 06/11/12 alle 21:40 via WEB
è difficile essere noi soggetti attivi se non si impara dall'infanzia ad avere una personale individualità. La società è troppo impegnata ad inculcare nella mente dei giovanissimi "i valori morali" che poi non sono altro che castranti idee imposte da altri e quindi potremmo ricondurli a quelli che sono, nel tempo, divenuti luoghi comuni e le masse si nutrono di luoghi comuni, facendo di questi cibo per la propria quotidianità... Enzo
 
EmotionsAndFeelings
EmotionsAndFeelings il 06/11/12 alle 21:51 via WEB
I principi, i valori, i dicktat chiamali come vuoi...sono il retaggio spesso di vissuti del passato che talvolta sono corretti ma talune altre volte sono solo limitanti...nati da una forte cultura anche imposta dal credo religioso o politico o da una visione ipocrita del falso perbenismo imperante...difficile in una cultura votata all'estetica come "valore valente" che il limite della visione "impostata" venga superato...l'apertura mentale scevra dai limiti è una conquista a cui si dovrebbe tendere come traguardo di ognuno di noi...ma vige la cultura del diverso e del giudicabile non del rispetto della diversità...quindi sorge il preconcetto e il pensiero guidato...purtroppo...E&F
 
 
perpoche1
perpoche1 il 06/11/12 alle 22:01 via WEB
ma è proprio questo quello verso cui non si tende a livello politico, dei media e sociale: una mente libera da limiti preconfezionati ad arte da altri. Finchè il popolo è tenuto con una mente unidirezionale, i poteri forti, come la religione, la politica e lo stato, possono manipolare tranquillamente e condurre lre masse ad abbeverarsi alla loro fonte...
 
EmotionsAndFeelings
EmotionsAndFeelings il 06/11/12 alle 22:13 via WEB
Premetto che non ho preparazione culturale politica, che è cosa che mi schifa, e che sinceramente non è argomento che amo e di cui converso abitualmente...io andavo oltre...nel senso...che io non voglio che siano altri a fare in modo che la mia mente sia libera...penso che sia Io e solo Io che posso agevolarmi al fine che accada questo...e come mi dirai...ebbene acculturandomi, superando le mie prevenzioni, conoscendo cio' che mi circonda senza prevenzione e cercando innanzitutto di avere rispetto di me stessa e della mia mente e quindi per riflesso degli altri...comunicando con serenità e chiarezza e ricercando il contraddittorio che è il pane di una sana disanalisi di tutto...e cercando di trovare sempre qualcosa da imparare da tutto e da tutti con estrema umiltà...ed in ultimo accettando le diversità mie ed altrui...questo è per me l'apertura mentale...ma non sono certa che un ordine politco mi possa aiutare...credo, invece, che solo io ed unicamente Io posso dare vita alla mia vita in maniera giusta...ma forse erro...è solo la mia opinione quindi opinabile come quella di tutti...sempre pero' credo rispettabile e rispettosa...E&F
 
 
perpoche1
perpoche1 il 06/11/12 alle 22:26 via WEB
vedi E&F, è proprio questo il problema. Il post vuole mettere in evidenza proprio questa deficienza culturale. Si pensa che il bambino infante debba ricevere per forza di cose un imopronta e che debba necessariamente attenersi ad uno schema prefissato. Tu dici che solo tu ed unicamente tu desideri dar vita alla tua vita, ma come può avvenire questo se già da bambina sei stata manipolata? Tu sei il risultato di quanto ti è stato imposto nella prima infanzia e le tue scelte saranno il risultato di una manipolazione che nemmeno percepisci a livello coscente. Questo è quelo che denuncio con il post in queastione. I bambini dovrebbero essere educati a far uso delle loro capacità mentali e non ad accetare le condizioni altrui. Se vedi la nostra società, è un insieme di regole da rispettare e stabilite da altri, norme e/o valori morali imposti da altri. Codici comportamentali ideati da altri e così via. Guarda le religioni, gli eserciti delle varie nazioni, le industri e le università:tutti impongono una forma di cameratismo coatto. Ho si accetta quel codice o non si viene riconosciuti idonei per quella cerchia. Questo è l'IMPRINTING. Quello che continua anche nell'età adulta... Ma è solo un mio parere...:))
 
EmotionsAndFeelings
EmotionsAndFeelings il 06/11/12 alle 22:38 via WEB
Io provengo da una cultura diversa dalla tua non sono italiana e chiaramente ho ricevuto una educazione diversa frutto del paese da cui provengo, di vecchio stile, molto vecchio visto che mi è stata data dai miei nonni già ultra settantenni quando io sono nata...pero' penso, che come te ho sono "dotata" di una variabile che è la ratio o il cervello definiscilo come vuoi non cambia tanto...e lo uso...ho imparato a usarlo e mi si dice anche bene...e ragiono e ho una età che mi consente di discernere le cose e mi aiuta ad avere un equilibrio e una equidistanza dalla percezione degli altri e delle differenze che vi sono...può essere che io sia "coatta" ma penso anche di essere più che in grado di essere di idee indipendenti dai condizionamenti sebbene rispetti nella mia vita le leggi e le regole che ci governano...cosa che mi pare doverosa in una civiltà civile...forse andrebbe ben compreso che sia il senso dell'educazione civica...e quindi data la possibilità di discernere le cose...E&F
 
 
perpoche1
perpoche1 il 07/11/12 alle 17:27 via WEB
Probabilmente mi sono spiegato male. Io non ho detto, e nemmeno mi permetterei di dire che tu sei coatta. Il tipo dìinsegnamento, per la maggiore, è coatto. In tutti gli ambienti, da quelli istituzionali a quelli politici, da quelli religiosi a molti di quelli familiarai, si trasmettono delle idee come se fossero un pacchetto da accee in toto altrimenti si rischia di essere eslusi dall'élite o dalla massa. E questo modo di fare, nonostante i progressi fatti vien eportato avanti sistematicamente, perchè si tende a voler etichettare tutti come appartenenti ad un gruppo più tosto che ad un altro, ma così facendo si distrugge l'individualità e si creano delle fotocopie che serviranno solo ad appagare l'ego di pochi...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Mr.Loto il 07/11/12 alle 11:20 via WEB
Mi sembra una teoria molto sensata quella dell' "imprinting" e, a tal proposito, mi viene in mente l'estremismo religioso, dove donne e bambini si prestano a diventare kamikaze per distruggere persone che odiano a causa della diversa religione. Anche questo penso sia un'eclatante dimostrazione del potere che l'imprinting può avere sulle persone. Un saluto
 
 
perpoche1
perpoche1 il 07/11/12 alle 17:33 via WEB
Grazie Mr.Loto. L'esempio da te riportato è un estremo di quello cui può arrivare il porre un'impronta su alcune persone giovani o meno e che possiamo definire odiatori dell'umanità, perchè dal mio punto di vista, certo anche io posso esprimere il mio parere, le religioni che insegnano ad odiare gli appartenenti ad altri ideali religiosi sono odiatori dell'umanità e secondo me si dovrebbero isolare. Fare in modo che restino confinati nei loro territori senza venire in contatto con altre persone. Così come si doveva fare con i crociati e molti della cristianità che vorrebbero imporre le loro idee castranti a tutta la comunità della loro zona. Un saluto a te...:) Enzo
 
primulanera73
primulanera73 il 07/11/12 alle 14:45 via WEB
L'etologia studia il comportamento animale ma l'essere umano ha il libero discrnimento per non dire arbitrio e per quanto tu possa invasarlo e' sempre soggetto, grazie al cervello, alle sfumature circostanti e con lo studio di tutto nella vita puo' cambiare e/o migliorare l'idea preconcetta. Se questo studio non avviene ....allora stara' nella sua casetta come i criceti od ancora peggio cerchera' rifugio anche solo per sentito dire in filosofie male interpretate basti pensare ai comunisti italiani che andavano in russia nel dopo guerra e ne tronavano inorriditi o quelli che pensavano che gli americani fossero migliori dei nazisti per poi scoprire che il piu' grande massacro mai porttao a termine fu' proprio da parte loro contro i poveri nativi americani. Lo studio di tutto ci dovrebbe fare sembrare tanti pico della mirandola ma non e' cosi' facile e ti ritrovi tanti coglioni convinti e piangenti che la morte di Steve Jobbs sia stata uan grande targedia pe rl'informatica menter il vero padre della mela fu' ed e' Steve Wozniac co-fondatore di Apple e padre di tutto il suo storico harware mentre Jobbs fu' il piu' grande venditore del xx secolo dopo Hitler e stalin. Ok heeh ha fatto meno morti di loro ma ha ucciso le tasche di tutti deliberatamente mentre quello sfigtao di cui non mi ricordo il nome che inventi win-zip e che lo dono' gratis al popolo del web e' morto solo, povero e di fame.
 
 
perpoche1
perpoche1 il 07/11/12 alle 17:59 via WEB
Ho preso a prestito l'esperimento di Lorenz e le sue convinzioni per esporre il mio parere secondo cui non si dovrebbe lasciare ad altri, che non siano i genitori, l'educazione dei figli. I peggior insegnanti sono i religiosi che plagiano la mente dei giovanissimi con idee frustrate e soffocanti circa la vita in generale. La teoria del libero arbitrio è di matrice religiosa per cui non aderente al soggetto su esposto...
 
rugiadachiara
rugiadachiara il 07/11/12 alle 15:47 via WEB
Vado oltre...dal momento del concepimento c'è già l'imprinting :"il futuro nascituro è stato desiderato?E' giunto per caso?E' conseguenza di una violenza?"Questo primo imprinting,poi c'è la figura materna che deve accogliere,poi verso i nove mesi,più o meno un anno,importante anche la figura paterna.Ogni parola,gesto,resta impresso nella nostra mente,i ricordi essenziali per capire l'altro risalgono ai tre anni(Adler).Concordo con te,fondamentale la presenza di entrambi i genitori nei primi anni,ma lo stato dovrebbe intervenire(figurati!!!).Ti faccio una domanda,perchè io non ho risposte:"Ma davvero potrebbe arrivare su questa terra un essere libero,non condizionato da genitori,cultura ambiente???" Ciao :)
 
 
perpoche1
perpoche1 il 07/11/12 alle 18:06 via WEB
Non sono, e nemmeno mi ritengo, un professore. Faccio delle riflessioni mie e questo spazio che mi ospita mi da l apossibilità di pubblicare. Ci sono molte cose che concorrono a formare la personalità di un bambino che diventerà adulto e, quello che dichiari tu, sicuramente sono alcune d'esse. Sono convinto che solo quando quando gli uomini si emanciperanno fino al punto di liberarsi dalla religione e impareranno ad educare i figli ad essere protagonisti primi della loro vita, con scelte e decisioni, nasceranno uomini liberi da condizionamenti e idee o concetti preconfezionati... Ciao a te...:) Enzo
 
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