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IO...

Post n°65 pubblicato il 10 Novembre 2012 da perpoche1

"Se riesci a controllare l'amore ...non illuderti, non è amore...è qualcos'altro."

E' una frase presa da fb, nel profilo di una mia amica e a cui ho messo mi piace.

Io ero proprio così.

Cioè: che l'amore doveva essere razionale per forza. Non ci si poteva, secondo me, innamorare perdendo il raziocinio e, chi diceva diversamente, parlava una lingua che io non comprendevo.

Ragionavo tra me e me che mi era già capitato d'innamorarmi. Sapevo cosa volesse dire, avevo sperimentato sulla mia pelle il sentimento forte che fa battere il cuore e quindi, ero perfettamente in grado di esprimere un parere obiettivo, con un grado di giudizio elevato: mi ritenevo un esperto.

A me era capitato di mercanteggiare con l'amore. Mi sentivo capace di gestirlo, guidarlo. Lo tenevo sotto controllo, ma...

Ma non sapevo nemmeno un decimo di quello che effettivamente si prova quando si è innamorati.

Nessuno!

Nessuno che si sia veramente innamorato arriverebbe a dire che si sente in grado di gestire questo sentimento.

Un sentimento che quando arriva spacca, sradica, squarcia, esonda ed espolde con una furia tale che è impossibile domare.

Chi si riteneva un tranquillo uomo o donna razionale ed equilibrato/a, perde qualsiasi moderazione mentale.

Ciò che prima appariva familiare, sfugge di mano e non lo si riconosce.

Si sa di uomini che hano perso il lume della ragione cambiando totalmente le loro abitudini. Di donne che hanno smesso di vivere pur continuando a respirare...e lo stesso è dovuto capitare a me.

Quasi fosse un beffardo gioco del destino...

E' accaduto di innamorarmi veramente.

Perdere completamente il senno.

Lavoravo e pensavo a lei. Studiavo e pensavo a lei.

Parlavo con altri, ma pensavo a lei.

Mi alzavo al mattino e lei era già nei miei pensieri.

Quando andavo a letto, il pensiero di lei mi teneva compagnia per molte ore.

Sbrigavo le faccende quotidiane, ma lei era dentro di me.

Mi sentivo ingolfato, assueffato...

ero saturo di lei, ma...

la vera beffa era che lei di me non si interessava minimamente.

Io per lei ero come quando incontri uno per strada e lo scorcio di un istante, è bastante a farlo sparire dalla tua vista.

Mentre io mi trafiggevo l'anima e mi si arrovellavano le cervella nel continuare ad averla ossessivamente davanti a me, io per lei ero meno di niente...

Solo dopo questa esperienza, posso dire cosa significa essere innamorati...

...ed ora sono più che convinto che, se si è innamorati, non si riesce ad essere razionali...

 
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