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Dal Blog Isola Rizza Insieme

Post n°25 pubblicato il 27 Giugno 2014 da IsolaRizzaInforma

Di seguito riportiamo la risposta pubblicata sul blog di Isola Rizza Insieme in risposta alla nota depositata durante il Consiglio Comunale del 19 aprile 2014.

 

Visto che durante il consiglio comunale del 19 giugno non ci è stata data la possibilità di rispondere alle osservazioni del nostro primo cittadino (in quanto sul punto delle comunicazioni del sindaco non è previsto il contraddittorio) pensiamo sia giusto, nell’ottica di correttezza e trasparenza che, almeno da quanto si dice, vogliono essere le linee guida adottate nel paese di Isola Rizza, poter dare anche la nostra versione di quanto successo nei primi due consigli comunaliriprendendo, giusto per non essere indicati ancora una volta come persone menzognere, le parole stesse usate dal sindaco nella sua lettera, che potete trovare anche qui:

http://blog.libero.it/isolarizza/12857098.html

Per quanto riguarda il punto in cui si fa riferimento al primo consiglio comunale il nostro sindaco dice “Deposito agli atti questa breve nota, esprimendo con essa tutto il mio rammarico per l’atteggiamento tenuto dalla minoranza già al primo consiglio comunale. Nonostante la nota depositata agli atti la sera dell’insediamento del consiglio dal capogruppo di minoranza Francesco Guerra fosse polemica, non ho volutamente risposto in quanto ci tenevo che i rapporti rimanessero distesi nell’ottica del confronto finalizzato all’interesse del paese, pur partendo da posizioni diverse”.

A tal proposito vorremmo dire che non ci sembra di aver tenuto un comportamento polemico, ma semplicemente di aver fatto notare che la nomina degli assessori è stata fatta andando contro ad una precisa disposizione legislativaLa legge n. 56/14, infatti riporta che “per i comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti, al comma 137 dell’art.1, ha previsto una percentuale precisa a garanzia della parità di genere nelle giunte, pari al 40% sulla parità di genere”. Percentuale che nella giunta comunale di Isola Rizza non è stata rispettata.

Ci è sembrato fosse giusto, sempre in ottica di trasparenza, comunicare a tutti questa violazione di una legge dello Stato e ribadiamo che la motivazione data, ovvero che nessuna delle rappresentanti donne potesse per impegni famigliari o di lavoro accettare l’incarico, ci sembra poco coerente. Se una persona si candida per amministrare il proprio paese, infatti, accetta implicitamente un impegno nei confronti dei cittadini votanti ben sapendo che esso implica un impegno anche in termini di tempo. Altrimenti viene spontaneo chiedersi il perché di una candidatura.

Sempre durante il primo consiglio comunale ci è parso legittimo sollevare un altro dubbio sulla nomina del consigliere con delega ai lavori pubblici poiché anche questa ci è sembrata non propriamente conforme a quanto previsto dalla legge. Il Testo Unico degli Enti Locali, che all’art. 78 comma 3, infatti, riporta quanto segue: “I componenti la Giunta comunale competenti in materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici devono astenersi dall’esercitare attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica nel territorio da essi amministrato”. E vista questa disposizione ci è sembrato giusto sollevare anche questione. Anche in questo caso nessun intervento polemico, ma una semplice osservazione su una regola sicuramente non scritta da noi. Il segretario comunale ha risposto alla domanda, dando la sua interpretazione della vicenda.

Nella lettera del nostro Sindaco poi si dice che “…Questa mattina, mio malgrado, mi sono ritrovata due cittadini titolari di attività produttive preoccupati di quello che era stato riferito loro, ossia che la tassa rifiuti in discussione questa sera avrebbe avuto un aumento spropositato. Queste informazioni sono state diffuse addirittura in un bar del paese, dal padre del titolare. Chi ha diffuso questa voce si vantava di essere sicuro di quello che diceva perché gli era stato riferito da chi le delibere le aveva viste. E visto che si parlava nello specifico dell’aumento del 10% per le attività produttive, temo che questa persona avesse ricevuto un dato che a prima vista poteva anche essere corretto in alcuni casi, ma ha omesso di giustificarlo.”

In questo caso ci scusiamo se qualcuno del gruppo ha commesso questa leggerezza, tuttavia il dato è corretto, come confermato dal responsabile dell’ufficio tributi in sede di discussione. L’aumento di tale imposta, infatti, è stato reso pubblico proprio durante il consiglio comunale e se per le famiglie la cifra rimarrà pressoché invariata (risparmio per i più fortunati di circa 1 €), per le imprese e le attività produttive ci sarà un aumento oscillante tra l’8.90 e 9.60%.

Riteniamo corretto precisare che tale aumento, come dichiarato in sede di dibattito dalla dott.ssa Di Lauro, è dovuto al fatto che alcune aziende del nostro territorio, procedendo ad attività di trattamento di rifiuti in proprio, hanno diritto, come previsto dal regolamento comunale, ad una riduzione oscillante mediamente tra il 10 e il 20%. Tale mancato introito, che se non sbagliamo, è quantificabile in circa € 12.000, va dunque ripartito tra le restanti utenze non domestiche, al fine di garantire la sostenibilità del piano finanziario.

Ciò detto, rimane però il dato iniziale, ovvero che le utenze non domestiche che non procedono ad autosmaltimento dovranno sostenere un aggravio di costi compresi tra l’8.90 e 9.60%. Non ci sembra quindi di aver comunicato nessun aumento spropositato anche se ogni titolare potrà giudicare meglio di chiunque altro quanto questo aumento andrà ad incidere sulla sua attivitàLasciamo quindi ogni valutazione ai singoli operatori, ricordando che per ogni chiarimento o un dettaglio maggiore rispetto a quanto qui riportato, ci si può rivolgere all’ufficio tributi. Ripetiamo che sicuramente chi ha un’attività in paese potrà meglio di noi trarre le dovute conculsioni, decidendo pure se le motivazioni dell’aumento lo soddisfano o meno.

Infine vorremmo sottolineare un ultimo punto della lettera: “Sapere che i miei cittadini, tutti, vengono sottoposti a terrorismo psicologico non lo accetto e tanto meno lo sopporto. La politica del terrorismo psicologico non è più seduta in questo consiglio e sta a voi decidere se la volete riportare all’interno.”

A tal proposito vorremmo dire che accusare delle persone di “terrorismo psicologico” è una cosa che fa poco onore all’amministrazione attuale. Finora ci sono state due sedute di consiglio e ci sembra di non aver tenuto atteggiamenti poco corretti. La democrazia, infatti, come tutti sanno si basa sulla possibilità di contraddittorio, di esprimere la propria opinione anche se contraria. Se andassimo in consiglio comunale senza evidenziare quanto secondo noi non è corretto, francamente potremmo starcene a casa.

Perché se è vero che 1153 cittadini di Isola Rizza hanno votato per Alleanza per Isola Rizza, è altresì vero che 700 cittadini hanno votato per Isola Rizza Insieme e ci hanno così chiesto di essere una minoranza che si fa sentire e non che assiste muta a tutte le decisioni della maggioranza. Se fare domande o portare dubbi sulla correttezza di alcune decisioni è visto come polemico allora ci dispiace ma pensiamo che qualcuno dovrebbe rivedere i concetti di politica e democrazia.

In ottica di collaborazione e proposte seguirà la pubblicazione di un articolo specifico in tema con commenti sulle cifre del piano finanziario e proposte per la riduzione degli importi di gestione dei rifiuti.

 
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