Donne della Riforma

Storia delle martiri della Fede Evangelica

 

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Post n°3 pubblicato il 07 Ottobre 2005 da FlorenceNightingale

Le ragioni che hanno spinto R. H. Bainton (l’Autore dei testi che hanno ispirato questo blog) a fare ricerca in questo campo sono svariate e, avendo avuto sempre un particolare interesse  “per coloro che non hanno ottenuto quel che gli spetta”, i suoi primi studi sono stati dedicati agli eretici della Riforma, che furono perseguitati sia dai cattolici sia dai protestanti.

La seconda ragione è quella di analizzare il modo in cui la Riforma si è disseminata.

La terza ragione è quella di esaminare l’impatto della Riforma sull’ordinamento sociale, compresi il carattere della famiglia, la posizione delle donne nella società, e il ruolo delle donne nella chiesa.

Piuttosto che sul campo politico ed economico la Riforma, in seguito all’eliminazione del monachesimo*, influenzò la famiglia, le relazioni domestiche dove la casa divenne il luogo per eccellenza in cui esercitare e dare l’esempio delle più nobili virtù cristiane quali l’amore, la tenerezza, la condivisione dei beni, l’altruismo, l’umiltà, la riconciliazione, la compassione ed il portare i pesi gli uni degli altri.

All’inizio, i riformatori, sottolinearono l’importanza del matrimonio come rimedio contro la piaga del concubinato del clero. L’abuso era molto frequente e i vescovi si limitavano ad incassare  le tasse sulle concubine e sui figli illegittimi.. Successivamente, dopo che il matrimonio del clero si diffuse notevolmente, l’accento si spostò e l’elemento centrale messo a fuoco fu il matrimonio come scuola di carattere.

Un altro elemento (anche se presente da subito) fu che il matrimonio era una comunione tra i coniugi che s’impegnavano insieme ad educare i figli nel timore del Signore e a lavorare insieme nella Sua vigna.

Così mariti e mogli erano condotti ad una vita in comune molto più intima da questo impegno comune di lealtà alla causa del Signore. Perciò si cercò con la massima cura di tenere il matrimonio all’interno del “gregge” anche se nella prima generazione era facile che un membro si convertisse e l’altro no (ciò rendeva il matrimonio molto più difficile vissuto in un clima di tensione fino ad arrivare alla sua frantumazione!).

Partendo dal presupposto che la sfera d’attività tipica della donna fosse la casa non la politica o la letteratura (ambiti maschili), è possibile comunque fare alcuni nomi che ebbero ruoli importanti nella società nel corso della storia partendo dall’Antico Testamento da Eva, Sara, Rachele, Miriam Anna, Ruth, Naomi, Ester, al Nuovo Testamento Marta, Eunice, Priscilla Maria madre di Gesù e Maria Maddalena; dal mondo classico con Saffo alla storia romana con Tullia la figlia di Cicerone; da famose regine dell’antichità come Cleopatra a Teodora Imperatrice di Giustiniano.

Nell’Europa occidentale le invasioni barbariche ritardarono lo sviluppo dell’intera vita culturale e il progresso nella tecnica militare fu considerato preminente. Eppure anche in questa epoca alcune donne, come Brunilde e Fredegonda, poterono eccellere nella vita politica.  La vita letteraria fioriva solo nei monasteri dove troviamo Hroswitha di Gandersheim.

L’emergere di una cultura laica, nel basso Medioevo , impegnò più gli uomini che le donne, ma con il Rinascimento uscì fuori un gran numero di donne  di profonda cultura in tutti i paesi   (ovviamente solo nel ceto aristocratico) e furono coinvolte in politica in quanto vedove, madri dei governanti o reggenti o governatrici esse stesse in mancanza di un erede maschio.

La denigrazione delle donne divenne un tipico sport maschile e, visto che erano quasi sempre gli uomini a scrivere, le donne destinate a lavorare alla rocca e al fuso non avevano nessuna possibilità di replicare!

Due cose fomentavano questo spirito diffamante: 1)la svalutazione Platonica della carne come impedimento allo spirito (il sesso era inteso come aspetto della carne e la donna considerata una seduttrice); 2)la seconda fonte fu il Nuovo Testamento che riuniva il tema della caduta dell’uomo per colpa della donna, ciò rendeva il matrimonio poco consigliabile.

*Il monachesimo delle origini non era affatto una rivolta contro il sesso o contro le donne, poiché la parola d’ordine dei primi monaci era “fuggite l’umanità” e non “fuggite le donne”. La sommossa era piuttosto rivolta contro la secolarizzazione  della cristianità dovuta all’influenza che ebbero le masse di cristiani nominali dopo la rivoluzione di Costantino. Col passare del tempo la separazione radicale dei sessi fu attenuata: Gerolamo si avvalse della collaborazione di donne dotte  quali Paola ed Eustochio per la traduzione delle Scritture in latino.

In occidente la riforma gregoriana del XI secolo accentuò la denigrazione del sesso femminile, imponendo il celibato del clero. Gli scritti del tempo svalutavano e denigravano il matrimonio e la femminilità. Le reazioni a tutto questo furono il ripudio totale del sesso (dall’eresia catara o albigese del Manicheismo) e la nascita dell’amore romantico (la donna angelicata) un vero e proprio culto della donna, espressione che si svolgeva interamente al di fuori del matrimonio. Eleonora d’Aquitania era convinta che amore e matrimonio fossero due realtà incompatibili tanto da farne un’esperienza personale. Solo nel basso Medioevo l’amore romantico e il matrimonio furono riuniti.

In che misura la Riforma protestante abbia modificato il ruolo della donna nella società e nella chiesa è difficile da definire. Nel tardo XVI secolo le chiese protestanti riportarono in vigore il diaconato per la distribuzione dei mezzi assistenziali raccolti nelle comunità , il mantenimento dei poveri e la cura degli ammalati, un ministero che fece largo spazio alle donne. C’è sicuramente un aspetto in cui la Riforma esercitò una profonda influenza sulle donne e queste a loro volta sulle chiese. La traduzione delle Scritture nella lingua parlata  dal popolo, la loro disseminazione consentita dall’invenzione della stampa, e l’insistenza sulla necessità di una lettura personale, stimolò fortemente l’alfabetizzazione e la volontà di leggere.

La struttura del lavoro è di tipo geografica. Questa prima parte ( in riferimento al primo volume) contiene otto biografie per la Germania e sei per l’Italia. La seconda parte quattro ritratti per la Francia.

Qui troviamo degli straordinari esempi di coraggio.

 
 
 
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Un blog di: FlorenceNightingale
Data di creazione: 28/09/2005
 

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