Donne della Riforma

Storia delle martiri della Fede Evangelica

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 3
 

 

Anche gli Evangelicali hanno una memoria...

Post n°4 pubblicato il 28 Ottobre 2005 da FlorenceNightingale
Foto di FlorenceNightingale

Prima di continuare con il contenuto del testo mi sembra opportuno parlare della Morato che durante questo percorso ritroveremo...

Olimpia Morato

(1526-1555)

Definita "uno dei più rari e bei fiori del Vangelo in Italia", la nobile Olimpia Morato ebbe una vita breve ma intensa, segnata profondamente da una fede personale in Dio.
Suo padre, Fulvio Pellegrino Morato (1483-1548), fu un uomo di lettere e un educatore che aveva abbracciato le dottrine evangeliche, tanto da costituire circoli di persone interessate ad approfondire la conoscenza del Vangelo a Ferrara e a Vicenza.
Oltre all'interesse per la Parola di Dio, Pellegrino instillò nella figlia anche l'amore per la cultura classica. A 13 anni, Olimpia era già in grado di recitare a memoria in latino i Paradoxes di Cicerone. La sua fama di ragazza-prodigio e versata nelle lettere spinse la duchessa Renata di Francia, anch'essa vicina alle idee della Riforma protestante, a invitarla alla corte di Ferrara come compagna della figlia Anna.

L'amore per lo studio letterario e teologico portò Olimpia a considerare la passione per lo studio un modo per glorificare Dio. In un dialogo, scrisse: "Egli [Dio] mi diede queste inclinazioni, queste brame, quest'amore ardente per lo studio dal quale niente mai poté distogliermi. Quest'Iddio grande è invero il più eloquente degli oratori. Egli persuade senza parola, egli volge le menti come a lui piace e le conduce a suo beneplacito. Nulla opera a caso, ma tutto dispone con infinita saviezza. Sieno i miei deboli talenti rivolti alla sua gloria! Non soravvi per me più bella ricompensa! ... O Dio! Inesausta sorgente di misericordia e di amore, dammi sapienza ch'è compagna della tua gloria! Ascrivimi nel numero delle tue serventi, perciocché io voglio a Te solo appartenere in questo breve numero di giorni che Tu m'hai assegnati sulla terra". Dopo essersi occupata del padre morente, tornò alla corte di Ferrara, ma le sue frequentazioni con persone vicine alla fede evangelica la rendevano sospetta. Olimpia, infatti, era in corrispondenza con la nobile Lavinia della Rovere, Vergerio (il vescovo cattolico d'Istria passato alla Riforma), e Celio Secondo Curione (un inquisito per eterodossia, che dovette scappare Oltralpe per sfuggire all'arresto).
La giovane s'interessò del processo per eresia di Fanino Fanini, implorando la sua liberazione e andando a trovarlo in carcere. Inoltre, frequentava alcuni luterani tedeschi che si trovavano a Ferrara. Uno di loro, il medico Andrea Grün-thler, s'innamorò di lei e, visto che l'amore era corrisposto, i due si sposarono nel 1549.
Per il suo matrimonio, Olimpia compose una preghiera in greco in cui si legge: "O Signore dall'immenso potere, Supremo fra tutti i signori, che formasti una stirpe maschile e una femminile, che al pri-missimo uomo donasti la sua compagna, onde mai la razza umana dovesse perire, e volesti che le anime dei mortali andassero in sposa a tuo Figlio, e che questi per lei desse la vita, concedi ora felicità e concordia ai nubendi, poiché Tu hai istituito l'amplesso nuziale".

Poco tempo dopo, Andrea Grünthler trovò lavoro a Schweinfurt, sua città natale, e portò con sé la moglie. In un'occasione particolare, la fibra spirituale di Olimpia fu chiaramente manifestata. Il marito, infatti, ricevette un' allettante proposta di lavoro da parte del "cattolicissimo" Ferdinando d'Austria. Anche se si trattava della possibilità di ottenere una cattedra di medicina, Olimpia rispose al messo che aveva portato la lettera: "Apprezziamo molto la vostra generosa offerta e saremmo lieti di accettare, se non ci fossero ostacoli. Voi dovete sapere che noi militiamo sotto la bandiera di Cristo e non possiamo tradire ... Ho seguito mio marito oltralpe e sarei felice di viaggiare per terra e per mare, perché ogni terra è la nostra patria, purché non ci vengano imposti i riti romani".
Anche se lontano dall'Italia, Olimpia continuò a corrispondere con i suoi amici, inviando loro anche alcuni scritti di Lutero.

A Lavinia una volta scrisse: "La mia unica consolazione nell'essere lontana da te è che qui posso procurarmi dei libri di teologia".
Ad Anna, la sua amica d'infanzia, scrisse: "Il modo in cui Dio ha trasformato il mio cuore è stupefacente. Mentre una volta provavo avversione per la teologia, ora non c'è nulla che mi appassioni di più. Ricchezze, onori e favori dei re non sono nulla. Soltanto quella fede che noi abbiamo in Cristo può salvarci dalla morte eterna. Non basta conoscere la storia di Cristo: anche il diavolo la conosce. Deve essere quel tipo di fede che è attiva nell'amore".
Purtroppo, la città di Schweinfurt fu al centro di sanguinose battaglie tra le truppe di Alberto di Brande-burgo e la lega tra le città di Norimberga, Bamberga e Würzburg.

Molti mesi di assedio della città costrinsero Olimpia e la sua famiglia a fuggire a Heidelberg. Nonostante la precarietà, Olimpia si rimise in contatto con Vergerio per chiedergli di tradurre il Grande catechismo di Lutero, che sarebbe stato di grande utilità "ai nostri italici, specialmente alla gioventù".
Come molti altri, anche lei si ammalò di tubercolosi e morì in quella città il 26 ottobre 1555 all'età di 29 anni. Pochi mesi dopo, morirono anche il marito e il fratello minore, che li aveva seguiti. Nella concitazione della fuga, i suoi scritti (lettere, dialoghi, poesie, traduzioni di salmi, ecc.) andarono persi, anche se l'amico Curione riuscì a raccoglierne una parte e a pubblicarli. Ancora oggi essi suscitano ammirazione per la profondità d'animo e lo spessore intellettuale di questo "bel fiore" del Vangelo in Italia.

Bibliografia
• JEAN BONNET, VITA DI OLIMPIA MORATO, Torino, Claudiana1870.
• MARIO CIGNONI, "Ilpensiero di Olimpia Morato nell'ambito della Riforma protestante", Atti dell'Accademia delle Scienze di Ferrara, vol. 60-61, 1982-83, 1983-84.
• ROLAND BAINTON, "Olimpia Morato", Do ne della Riforma, Torino, Claudiana 1992, p. 306-320.

- vedi questo sito

 
 
 

Post n°3 pubblicato il 07 Ottobre 2005 da FlorenceNightingale

Le ragioni che hanno spinto R. H. Bainton (l’Autore dei testi che hanno ispirato questo blog) a fare ricerca in questo campo sono svariate e, avendo avuto sempre un particolare interesse  “per coloro che non hanno ottenuto quel che gli spetta”, i suoi primi studi sono stati dedicati agli eretici della Riforma, che furono perseguitati sia dai cattolici sia dai protestanti.

La seconda ragione è quella di analizzare il modo in cui la Riforma si è disseminata.

La terza ragione è quella di esaminare l’impatto della Riforma sull’ordinamento sociale, compresi il carattere della famiglia, la posizione delle donne nella società, e il ruolo delle donne nella chiesa.

Piuttosto che sul campo politico ed economico la Riforma, in seguito all’eliminazione del monachesimo*, influenzò la famiglia, le relazioni domestiche dove la casa divenne il luogo per eccellenza in cui esercitare e dare l’esempio delle più nobili virtù cristiane quali l’amore, la tenerezza, la condivisione dei beni, l’altruismo, l’umiltà, la riconciliazione, la compassione ed il portare i pesi gli uni degli altri.

All’inizio, i riformatori, sottolinearono l’importanza del matrimonio come rimedio contro la piaga del concubinato del clero. L’abuso era molto frequente e i vescovi si limitavano ad incassare  le tasse sulle concubine e sui figli illegittimi.. Successivamente, dopo che il matrimonio del clero si diffuse notevolmente, l’accento si spostò e l’elemento centrale messo a fuoco fu il matrimonio come scuola di carattere.

Un altro elemento (anche se presente da subito) fu che il matrimonio era una comunione tra i coniugi che s’impegnavano insieme ad educare i figli nel timore del Signore e a lavorare insieme nella Sua vigna.

Così mariti e mogli erano condotti ad una vita in comune molto più intima da questo impegno comune di lealtà alla causa del Signore. Perciò si cercò con la massima cura di tenere il matrimonio all’interno del “gregge” anche se nella prima generazione era facile che un membro si convertisse e l’altro no (ciò rendeva il matrimonio molto più difficile vissuto in un clima di tensione fino ad arrivare alla sua frantumazione!).

Partendo dal presupposto che la sfera d’attività tipica della donna fosse la casa non la politica o la letteratura (ambiti maschili), è possibile comunque fare alcuni nomi che ebbero ruoli importanti nella società nel corso della storia partendo dall’Antico Testamento da Eva, Sara, Rachele, Miriam Anna, Ruth, Naomi, Ester, al Nuovo Testamento Marta, Eunice, Priscilla Maria madre di Gesù e Maria Maddalena; dal mondo classico con Saffo alla storia romana con Tullia la figlia di Cicerone; da famose regine dell’antichità come Cleopatra a Teodora Imperatrice di Giustiniano.

Nell’Europa occidentale le invasioni barbariche ritardarono lo sviluppo dell’intera vita culturale e il progresso nella tecnica militare fu considerato preminente. Eppure anche in questa epoca alcune donne, come Brunilde e Fredegonda, poterono eccellere nella vita politica.  La vita letteraria fioriva solo nei monasteri dove troviamo Hroswitha di Gandersheim.

L’emergere di una cultura laica, nel basso Medioevo , impegnò più gli uomini che le donne, ma con il Rinascimento uscì fuori un gran numero di donne  di profonda cultura in tutti i paesi   (ovviamente solo nel ceto aristocratico) e furono coinvolte in politica in quanto vedove, madri dei governanti o reggenti o governatrici esse stesse in mancanza di un erede maschio.

La denigrazione delle donne divenne un tipico sport maschile e, visto che erano quasi sempre gli uomini a scrivere, le donne destinate a lavorare alla rocca e al fuso non avevano nessuna possibilità di replicare!

Due cose fomentavano questo spirito diffamante: 1)la svalutazione Platonica della carne come impedimento allo spirito (il sesso era inteso come aspetto della carne e la donna considerata una seduttrice); 2)la seconda fonte fu il Nuovo Testamento che riuniva il tema della caduta dell’uomo per colpa della donna, ciò rendeva il matrimonio poco consigliabile.

*Il monachesimo delle origini non era affatto una rivolta contro il sesso o contro le donne, poiché la parola d’ordine dei primi monaci era “fuggite l’umanità” e non “fuggite le donne”. La sommossa era piuttosto rivolta contro la secolarizzazione  della cristianità dovuta all’influenza che ebbero le masse di cristiani nominali dopo la rivoluzione di Costantino. Col passare del tempo la separazione radicale dei sessi fu attenuata: Gerolamo si avvalse della collaborazione di donne dotte  quali Paola ed Eustochio per la traduzione delle Scritture in latino.

In occidente la riforma gregoriana del XI secolo accentuò la denigrazione del sesso femminile, imponendo il celibato del clero. Gli scritti del tempo svalutavano e denigravano il matrimonio e la femminilità. Le reazioni a tutto questo furono il ripudio totale del sesso (dall’eresia catara o albigese del Manicheismo) e la nascita dell’amore romantico (la donna angelicata) un vero e proprio culto della donna, espressione che si svolgeva interamente al di fuori del matrimonio. Eleonora d’Aquitania era convinta che amore e matrimonio fossero due realtà incompatibili tanto da farne un’esperienza personale. Solo nel basso Medioevo l’amore romantico e il matrimonio furono riuniti.

In che misura la Riforma protestante abbia modificato il ruolo della donna nella società e nella chiesa è difficile da definire. Nel tardo XVI secolo le chiese protestanti riportarono in vigore il diaconato per la distribuzione dei mezzi assistenziali raccolti nelle comunità , il mantenimento dei poveri e la cura degli ammalati, un ministero che fece largo spazio alle donne. C’è sicuramente un aspetto in cui la Riforma esercitò una profonda influenza sulle donne e queste a loro volta sulle chiese. La traduzione delle Scritture nella lingua parlata  dal popolo, la loro disseminazione consentita dall’invenzione della stampa, e l’insistenza sulla necessità di una lettura personale, stimolò fortemente l’alfabetizzazione e la volontà di leggere.

La struttura del lavoro è di tipo geografica. Questa prima parte ( in riferimento al primo volume) contiene otto biografie per la Germania e sei per l’Italia. La seconda parte quattro ritratti per la Francia.

Qui troviamo degli straordinari esempi di coraggio.

 
 
 

Post n°2 pubblicato il 03 Ottobre 2005 da FlorenceNightingale

Prima di incominciare a parlare di ciascun personaggio desidero specificare che l'intero lavoro è basato su due volumi di Roland H. Bainton (1894- 1984) "storico eminente e docente emerito all'Università di Yale, uno dei massimi specialisti di storia della Riforma dedicando 3 volumi ad un ampia galleria di Donne della Riforma: in Germania e Italia (pubblicato nel 1971), in Francia ed in Inghilterra(1973), e dalla Spagna alla Scandinavia (1977).

Egli stesso li ha definiti: una riflessione sugli effetti che la Riforma del XVI secolo ha avuto sul ruolo delle donne nella società.

Il termine donne della Riforma e inteso in senso ampio di donne che hanno avuto a che fare sia con la Riforma protestante sia con quella cattolica.

Non si tratta di storie romanzate che presentano tali donne come delle eroine, ma persone in tutta la loro umanità e fallibilità. Per ciò che concerne le donne francesi e tedesche sono presenti anche brevi schizzi di donne di cui si sa pochissimo ( come le mogli di Melantone, Zwingli, di Calvino, Caterina di Borbone e Eleonora de Roye).

 
 
 

Post N° 1

Post n°1 pubblicato il 28 Settembre 2005 da FlorenceNightingale

Ciao, il senso di questo spazio storico vuole essere un modo per ricordare quanto è costata la Fede Cristiana Evangelica in Europa e che tutt'ora costa nel mondo.

In memoria di tutte le donne che nel tempo della Riforma furono uccise per AMORE dell'EVANGELO.

 
 
 
« Precedenti
 
 
 

INFO


Un blog di: FlorenceNightingale
Data di creazione: 28/09/2005
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

ciuciuzzolaloriseaokkiazzurri0108eliseba_lysdesaronmassimofondi_1perez78toorresalillysorrisoladyld2comes_dagobertuseugenia82Akab11SweepTE
 

ULTIMI COMMENTI

 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963