Creato da Syrdon il 05/11/2014
l'andata e ritorno del cuore
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« Dalla strada al letto | Disamore - Gianna » |
Era una casa rispettabile
abitata da gente semplice
una signora cucinava
aspettando il marito
due figli crescevano
una famiglia integra
portava avanti il suo nome.
Non so dire quando divenne un bordello
quando
sfrattati i vecchi abitanti
o forse morti, chè non sarebbero
andati da nessuna parte,
un affittuario prestanome
ha firmato un contratto e consegnato
a te e alla tua amica
le stanze dove scopiamo io e te.
A te non importa
non è il primo alloggio
in cui suppellettili borghesi
sorvegliano corpi nudi
l'effimero della fornicazione
il sesso comprato a un angolo di strada.
Ti lavi al bidet dove la signora
faceva il tuo stesso gesto
ma senza conoscere uomo da un po',
ti rifletti nel suo specchio
hai una tenerezza malandrina
mentre ti avvicini nuda a me
e sorridi pronta per il coito.
La sopravvivenza ti ha incallita
sai come cavartela, non ti fai domande
qualcuno abitò qui, qualcun altro
abiterà dopo di te. Il tuo tempo
finisce dove arriva il mio denaro
e se ogni tanto parli di te
è solo perchè sono un cliente affezionato
e mi ecciti anche vestita, anche pensierosa.
L'amore che riempiva quelle stanze, però,
noi non lo conosciamo, noi non lo vedremo
e la pudica tenerezza borghese, luce
da cartolina d'anteguerra color seppia
Non sarà mai parte del nostro rapporto
basato su un equo scambio, denaro
contro corpo, su cui si regge l'economia
e la rendita del tuo affittacamere
che finge di non sapere chi sei
e schifa il tuo corpo di dea
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