Ho dovuto rinunciare a farvi vedere
più di 5 post alla volta
a causa della loro pesantezza...
ma non riuscivo più a gestire bene il blog!
Rimane comunque la lista dei tag
dovre potrete cercare ogni singolo argomento
con foto e/o video connessi...
Buona continuazione!!!
Neil Sedaka
Neil Sedaka (Brooklyn, 13 maggio 1939) è un cantante e compositore statunitense. Sin dalla più tenera età viene avviato allo studio del pianoforte dal padre. Frequentando la Abraham Lincoln High School conosce Howard Greenfield; i due, appena quattordicenni, non sospettano ancora che solamente pochi anni dopo, con le loro canzoni, diventeranno celebri in tutto il mondo. Alcuni titoli del duo: Oh, Carol! (dedicata a Carole King), Calendar Girl, King Of Clowns , Breaking Up Is Hard To Do. E’ noto in Italia anche per svariati successi in lingua italiana come: La notte è fatta per amare, La terza luna, Il re dei pagliacci, Un giorno inutile, Lettera bruciata, Esagerata, I tuoi capricci, Adesso no, Tu non lo sai (versione italiana di Breaking up is hard to do). Sedaka ha fatto anche parte del gruppo The Tokens, che incise The lion sleeps tonight.
Ogni sua canzone... era poesia! Il Re Dei Pagliacci (1963) STUPID CUPID I TUOI CAPRICCI(1963) Oh! Carol Breakin' Up Is Hard To Do La notte è fatta per amare Esagerata (1961) La terza luna Tu Non lo Sai(1962) Calendar Girl Ricordando(Fumo negli occhi) L'amore e' una cosa meravigliosa(1965) Non Basta Mai(1965) Finchè vivrò (1962) (As long as i live)
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Se "essere contemporaneo ai tempi in cui si vive" è una grande virtù, dobbiamo altrettanto considerare "un privilegio" aver avuto l'opportunità di vivere altri tempi, anche per poter testimoniare in prima persona i cambi di costume che nel frattemposono avvenuti nella nostra società. Wess e Dori Ghezzi - Un corpo e un'anima
Il ritorno del ‘Ballo della mattonella’ Knocking on Heaven's Door by Bob Dylan A dir la verità un ‘ballo del mattone ufficiale’ era stato anche codificato da un italiano, il Maestro Piero Rolando, che nell'ambito del fox trot, aveva definito il giro a destra a perno come la figura che, eseguita ininterrottamente, si trasformava praticamente nel ‘ballo della mattonella’.
MINA "Il cielo in una stanza"
Claudio Lippi - Per Ognuno C'È Qualcuno (1966)
Camaleonti - L'ora dell'amore
Nel 1995 Tramonta l'era delle frenesie, i giovani scoprono la riflessione e la Collage - Piano Piano... M'Innamorai Di Te
A cavallo tra la fine degli anni Cinquanta e la prima dei Sessanta sul significato della parola "slow", non vi era alcun dubbio si intendeva il ballo "lento", da consumare sulle note di una canzone d'amore, stretti (per quanto fosse possibile a quei tempi) al/la ragazzo/a di cui ci si voleva innamorare. In Italia famosissima era la Rita Pavone IL BALLO DEL MATTONE (1963) Rita Pavone replicò alla noia della mattonella con "Il ballo del mattone", fu il trionfo degli svelti, balli veloci e ritmati talvolta addirittura acrobatici, tam tam fatti apposta per farti scatenare, twist, mambo, rock e cha cha cha, il corpo era tutto un movimento, la testa concentrata su basso , batterie e riff di chitarre elettriche. Rita Pavone "Il geghegè"
Questo era in principio, poi è stato funky, disco music, new wave, house, underground, jungle, tribal e sudamericano. Velocità in aumento progressivo. Fast è diventata la parola d'ordine, Speedy Gonzales l'eroe televisivo con Superman, "più veloce della luce". Collage-tu mi rubi l'anima
Il ballo della mattonella, Salvatore Adamo - Notre Roman 1967
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Pat Boone Charles Eugene Patrick “Pat” Boone (Jacksonville, Florida, 1 giugno 1934) è un cantante americano.
Classe 1934, Pat Boone nasce a Jacksonville negli Stati Uniti in Florida. 76enne, il 1 Giugno, nasce sotto il segno dei Gemelli. E' molto noto anche per la sua voce melodiosa, ideale per i balli della mattonella degli anni '60. I suoi maggiori successi furono I'll Be Home, April Love, Friendly Persuasion, Love Letters In The Sand e Words. Love letters in the sand Fascination Quando quando quando Speedy gonzales A Wonderful Time Up There Words (1960)
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Il Drive in Il drive in compie 75 anni. Lo hanno festeggiato questa settimana negli Stati Uniti gli ultimi appassionati. Il primo fu aperto infatti nel giugno 1933 vicino a Camden, New Jersey. L'idea venne a Richard Holligshead, ispirato dai drive in restaurant, già molto diffusi sulle highway americane. Si narra che l'esigenza sia nata a causa della mole imponente di mamma Hollingshead, troppo grassa per sedersi in una normale poltrona di cinema. I drive in si moltiplicarono velocemente in tutto il paese di pari passo con l'aumento delle automobili, oggetti fondamentali del boom economico non solo come mezzo di trasporto ma anche come status symbol. Nel '39 ne esistevano 18 in tutti gli Stati Uniti mentre, all'apice del loro sviluppo, nel '58 ce ne erano più di 4000. Molti drive in sorsero sui terreni agricoli abbandonati dai contadini che emigravano in città. Per molte famiglie il drive in era una soluzione economica per passare una serata fuori. Con l'iniziale prezzo di 25 cents per macchina e per spettatore i genitori risparmiavano sulla baby sitter facendo dormire il bambino sul sedile di dietro. Uno slogan recitava: "le famiglie sono benvenute, non importa se i bambini sono chiassosi". Anche la tecnologia si perfezionò nel corso degli anni. Inizialmente l'audio proveniva da altoparlanti piazzati accanto allo schermo: gli spettatori erano costretti a tenere i finestrini aperti e rinunciare alla privacy. In seguito nacquero colonnine dotate di piccoli altoparlanti che con un filo si potevano agganciare all'interno della macchina. La vera rivoluzione avvenne negli anni Settanta con il boom delle autoradio: sintonizzandosi su una determinata frequenza l'audio del film entrava direttamente negli abitacoli delle macchine. Negli anni Ottanta con il boom delle videocassette e delle multisala il drive in inizia il suo rapido declino. Nel 1980 negli Stati Uniti ce ne sono 3900, dieci anni dopo sono solo 1000. Molti di quelli che sopravvivono proiettano film di serie B e a volte pellicole vietate ai minori. Tra le cause della fine precoce dei drive in la difficoltà di portare avanti un business impegnativo di 12 mesi di spese e solo 6 mesi di incassi. E così come negli anni Trenta i vecchi terreni agricoli erano stati trasformati in drive in, negli anni Ottanta là dove sorgevano i cinema all'aperto nacquero più redditizi centri commerciali e multisale. Stando al sito ufficiale dell'U.D.I.T.O.A., unione dei proprietari di drive in, ne sarebbero rimasti qualche centinaio. Anche in Italia il numero dei drive in è ormai molto basso, concentrati per lo più in zone di mare e località turistiche. Sono tre i drive in italiani: a Foggia (località Salice), a Pozzuoli (Napoli) e a Pontecagnano (Salerno). ... ma il drive in è duro a morire. Negli ultimi anni sono nati dei movimenti chiamati "guerrilla drive in". Attraverso un sistema di passaparola - anche su Internet - gruppi di appassionati si danno appuntamento in luoghi deserti e improvvisano un drive-in "fai-da-te"... Un videoproiettore, montato su una macchina, e un muro bianco: il drive in è fatto. |
The Beach Boys Beach Boys sono un celebre gruppo musicale pop statunitense degli anni '60 nato a Hawthorne, California. Sono considerati il gruppo più rappresentativo del sottogenere noto come Surf, una forma di rock'n'roll/pop associata, nell'immaginario collettivo, alla vita balneare sulle spiagge assolate della California. Hanno inciso decine di singoli di successo; alcuni di essi sono considerati classici della musica leggera di tutti i tempi e sono quasi paragonabili, per popolarità, ai più noti brani firmati da Lennon/McCartney per i Beatles o da Jagger/Richards per i Rolling Stones (fra tutti si possono citare Good Vibrations, God Only Knows, Surfin' USA e California Girls). Durante la loro carriera, a volte burrascosa, si sono verificati molti cambiamenti sia nello stile musicale che nella formazione: Brian Wilson, a causa di un disturbo della personalità e dell'uso di droghe, ha dovuto gradualmente ritirarsi dalle scene; Dennis Wilson è morto nel 1983 e Carl Wilson nel 1998. Tra i componenti rimasti si sono verificate continue battaglie legali: dopo la morte di Carl Wilson, il membro fondatore Al Jardine fu cacciato da Mike Love. Attualmente, i diritti per il nome, acquisiti dalla Brother Records, sono detenuti da Mike Love e Bruce Johnston, che continuano a presenziare ai tour come Beach Boys. Live on Ready Steady Go Barbara Ann California Girls Fun, fun, fun I Get Around Surfin Surfer girl Judy Papa Oom-Mow-Mow Barbie Then i kissed her Stoked
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Inviato da: PasseggeroDelVento
il 23/06/2009 alle 23:58
Inviato da: PinUpGirl_74
il 17/06/2009 alle 22:59
Inviato da: suntree
il 16/06/2009 alle 08:00
Inviato da: PinUpGirl_74
il 15/06/2009 alle 23:11
Inviato da: luis.63
il 15/06/2009 alle 06:17