Creato da IlVentoDelSahara6 il 06/10/2008

VentoDelSahara

Si alza il vento e inizia la tempesta dentro di me.. devo dominarla

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Un Sogno

Post n°16 pubblicato il 17 Ottobre 2008 da IlVentoDelSahara6
 



Questa notte ho
sognato la giovane Madre tuareg che ho conosciuto anni fa nella
valle delle gazzelle, nel cuore del deserto del Sahara. Stava
seduta, il busto eretto, sotto una tenda che aveva per tetto la cima
del Garet el Djenoun , per finestra un cielo colmo di immobili
stelle. Accanto a lei, avvolti nelle coperte colorate, stavano i
suoi tre bimbi. All’improvviso uno di loro sollevò la testa e disse: Madre nel cielo non sono ancora apparse le Pleiadi, "le sette figlie
della notte"; mentre aspettiamo il loro arrivo ci racconti una
storia?
 Certo, vi racconterò la storia di Adu, un vento che viene da
lontano. Portò la mano sopra la croce che teneva al petto e
cominciò:
…questa è la storia del vento che ogni giorno passa per il nostro
accampamento, generato da Anna, la grande madre Atlantide e da
Ermes, il Dio dei cammini. Appena staccatosi dal grembo materno,
egli chiese ad Ermes: mostrami il cammino che debbo intraprendere.
Puoi andare dove vuoi, gli rispose. Scegli tu, lo spazio é infinito.
E’ tutto tuo.
 Adu partì immediatamente e per giorni e giorni vagò libero nei
cieli finché arrivò in un bellissimo luogo, ricco di vegetazione e
pozzi d’acqua, abitato da gente serena, allegra, che lavorava
cantando nei giardini o attorno alle capanne dei villaggi. Un vero
paradiso terrestre! Adu rimase attonito per la meraviglia di quel
posto e, per manifestare il suo stupore, soffiò così forte che il
bel luogo sparì dalla terra.
Rimasero solo gli abitanti con gli abiti stracciati dal vento. Soli,
in un deserto di sabbia senza pozzi d’acqua. Il Dio Ermes richiamò subito il figlio. Perché l’hai fatto? Per l’immensa gioia che ho provato a vedere quel meraviglioso
posto, rispose Adu.
Oh…figlio mio! Comprendo la tua gioia e ti perdono, ma siccome tu
hai spogliato quel luogo, io sono costretto a spogliare, con il
passare degli anni, tutto ciò che hai trovato lungo il tuo cammino.…le praterie non cambieranno più l’abito al mutar della stagione, ma
vestiranno il grigio saio della sterilità.… le grandi montagne verranno erose dai tuoi fratelli e il loro
ventre si svuoterà dalla rocce
…i laghi si prosciugheranno e i fiumi scompariranno nelle viscere
della terra per far spazio alla sabbia, alle pietre, alle ghiaie, ai
sassi che formeranno il grande deserto del Sahara
… gli abitanti del Sahara non potranno mettere radici, ma vivranno
come "Rose di Gerico", sospinti qua e là per il deserto alla ricerca
dell’aman, l’acqua della vita.
 
Padre, disse Adu, grazie per avermi perdonato. Posso restare con i
miei fratelli nella Grande Corrente e volare alto nei cieli ? No, gli rispose il Dio Ermes.… un giorno ti diedi la facoltà di scegliere liberamente il tuo
cammino, ma tu non seguisti la grande corrente, preferisti andare
libero per opposta direzione e così, d’ora in poi, seguiterai a
fare. Con il passare degli anni tu vedrai il moltiplicarsi delle
dune finché arriveranno a lambire i mari. Soltanto allora il "Grande
Dio dei venti" muterà il corso della Grande Corrente e tu potrai
riunirti ai tuoi fratelli. Ora va figliolo, va… Porta con te questa
clessidra che ha per ampolle il sole e la luna. La sabbia vi scorre
lenta come il passare del tempo, che nulla cambia al di fuori dei
colori del giorno e della notte.  Adu riprese il volo, in direzione opposta alla Grande Corrente,
per la via che ben conosceva. Le terre sotto di lui si trasformano in un mare crespato di sabbia
dorata rotto qua e là da opache chiazze grigie di detriti e da
quelle verdi delle oasi. I colori del suolo degradano pian piano
fino a formare un tutt’uno con quelli del cielo e, il Sahara,
diventa l’assoluto.
 La giovane madre, staccò la mano dal petto e con grande gestualità
la passò la tra i riccioli neri dei suoi bambini. Il racconto era
finito e, con esso, la celebrazione di un rito, come vuole la
tradizione nomade.
Madre!….. – disse all’improvviso uno dei figli, - ma allora c’è
speranza che un giorno gli Dei cambino il corso della Grande
Corrente e che io possa raccogliere l’acqua dal ruscello e berla dal
palmo della mia mano?
 Certo! – rispose la madre – quando le dune di sabbia lambiranno i
mari, il "Grande Dio dei venti" muterà corso alla Grande Corrente,
così Adu potrà raggiungere i suoi fratelli nei grandi cieli. Noi
viviamo in questa speranza e perciò vi ho narrato questa
storia…verrà un giorno in cui l’acqua cadrà dal cielo e non dovremo
più cercarla nelle viscere della terra.



 
 
 
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