In
queste dolenti pianure , un tempo coperte dal
ghiaccio e dal muschio ed ora percorse da strade invisibili, scavate nei
cablaggi sotterranei, solcate da teorie di reticoli, io v’intravedo
simboli – nuovi ed antichi – che attraversano il mondo assieme alla
luce. Una
mente superiore ha seminato questi fatui territori di steli ed algoritmi
incomprensibili, che sedimentano nelle rovine del passato in confuse ed
infinite stratificazioni … in controluce v’intravedo le forme della
nostra salvezza e della nostra disperazione, e nel silenzio di un
viaggio incompiuto ascolto le voci da un’altra dimensione. Emozioni
d’immagini smarrite nei recessi della mente, sensazioni di ghiaccio e
di fuoco, ricompaiono fra i pixel d’un mare insondato, affiorano come
relitti oltre la conoscenza, oltre la portata dei grandi telescopi …
è il silicio che genera ombre, più della sintesi, del crak e
dell’oppio, nelle scure foreste di simboli immortali percorse dal
nostro doppio. E’
lo schermo che si dilata abbracciando l’infinito, e nel plasma ci
rivela gli accessi ad altri universi, luminosi quanto i miseri puntini
che si agitano nel profondo … con nuova armonia, ti dimentichi della
carne e del sangue, della triste eredità del mondo, libero finalmente
nell’essere e non essere, fra gli arcani, ciò che la mente vorrebbe
che sia … In
questo tempo minore, col ghiaccio che ancora si scioglie, il silicio
genera ombre, moltiplica i simboli che ci orientano in terre cangianti,
in vaste depressioni e radure perdute,
nel lungo percorso che ci conduce dalla sorgente alla foce, verso
l’inesprimibile, verso la luce...
Inviato da: Sky_Eagle
il 01/09/2011 alle 17:40
Inviato da: vany47844
il 23/02/2010 alle 12:35
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il 28/08/2009 alle 10:34
Inviato da: vany47844
il 10/08/2009 alle 11:48
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il 07/03/2009 alle 02:06