Il blog MEA CULPA deve essere considerato uno spazio dedicato alle confessioni più interessanti. Aperto a tutti coloro che vorranno servirsene...togliendo via la maschera dell'anonimato. Tutti potranno raccontare o raccontarsi e magari...confrontarsi
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« Mai | Messaggio #4 » |
a volte...- Sei arrivato? Noi abbiamo portato il lavoro avanti – mi dissero mentre entravo nella stanza, i visi sconvolti, i corpi sudati, l’odore acre e pungente, il sapore del sesso, fluttuava magicamente nell’aria, spensero le luci, il buio era impenetrabile, dappertutto attorno a me, mi avvolse traslocandomi sul letto. Ero già nudo, loro non parlavano, mi presero le mani di scatto ammanettandomi alla spalliera del letto. - Non facciamo cazzate! – dissi, preoccupato. La loro risposta, altre due manette ai piedi. - Ragazze cosa volete fare? – “La situazione è leggermente anomala, credo che sia sfuggita di mano “ - Ti facciamo impazzire, farai un’indigestione di sesso, sarai tu a dire basta! Hai sete? Allora ti diamo da bere… – Una delle due ragazze, mettendosi a cavallo mi accostò la vulva calda alla bocca, senza sfiorarmi, poi fece scorrere dello champagne che scendendo lungo la ferita finì nella mia gola aperta. Il liquido frizzante colava sul mio torace; bagnando il letto, facevo fatica a bere tutta quell’ambrosia, che riempiva la gola. Il calore del suo corpo mi bruciava, il profumo camuffato dalle bollicine; mi traeva in inganno, ma il sapore era inconfondibile. - Cristina! – rimase ferma colta impreparata dal mio riconoscimento. Poi l’altra spalmò sul membro, una notevole quantità di crema al cioccolato; si rialzò aspettando la complice. - Cazzo, la nutella no, mi si appiccica...– Prima una e poi l’altra s'alternò a rimuovere la crema, leccando comodamente il fallo turgido, quando non vi fu più traccia d’emulsione, si cambiarono a succhiarlo. - E’ facile, sei Loredana! – morse dolcemente, il membro, accettando il verdetto. Si allontanarono dal letto. - Dove siete finite? Pazze? – - Lo sai che potremmo fartele pagare, per il male che ci hai fatto? – - Si potremmo essere molto cattive – - Il male che vi ho fatto lo avete voluto voi, e lo sapete! – - Sei uno stronzo anche in condizione d’inferiorità – - Sapete e come la panna, se non si sbatte si smonta… – Un lungo silenzio poi una s’infilò il pene nella vulva, cominciando a cavalcare selvatica. – - Cristina – - Come sai che sono io? – ansimò spingendo sul pube. - Da come lo fai; dalla tua figa, dal tuo profumo, dal tuo respiro. Sono solo dispiaciuto di non poterti vedere e toccare – - Chiudi il becco! – esordì, Loredana poggiandomi in viso l'orchidea, voltata a baciare Cristina. La morsi, poi lentamente rilasciai le labbra cominciando a lambire, il suo sesso affamato che reclamava una dose di lussuria. Appoggiò con forza la sua, facendomi male al naso, era esaltata come mai, la sentii godere, allagandomi il volto, mentre la sua amica m’inondava il ventre. Restarono tranquille, per un certo momento, gioendo dell’atto rubato. Poi fu nuovamente battaglia, scambiando più volte posizioni e i giochi. Non ero stanco, ma dolorante della posa anormale in cui dovevo forzatamente restare, quindi chiesi un atto di clemenza. |
Inviato da: Arcobaleno
il 11/01/2011 alle 00:32
Inviato da: ilconfessionale0
il 27/03/2009 alle 22:37
Inviato da: unachepassa
il 26/03/2009 alle 22:02
Inviato da: volandonelblu
il 18/01/2009 alle 16:40
Inviato da: outside_one
il 17/01/2009 alle 14:39