Creato da Perturbabile il 03/09/2011

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Narcysse
Narcysse il 22/09/22 alle 21:44 via WEB
Il solito… penna sottile, tratto irrigato da lacrime di drago vorace d’umano scorrere liquido… Pertinente, perturbabile, pertuttaltro che smanicati estivi dalla parola volatile… Sempre perle, sempre pert…
 
Perturbabile
Perturbabile il 20/09/22 alle 13:19 via WEB
:)

passo saltuariamente
sempre più di rado
a riesumare la gente
sepolta mio malgrado
.
avatar di pixel
trasmutazioni digitali
mi metto un po' di rimmel
mi gonfio i genitali
.
però poi duro poco
rileggo qualche appunto
è come un vecchio gioco
sepolto col defunto

:)
 
Perturbabile
Perturbabile il 20/09/22 alle 13:03 via WEB
ciao Narcysse di più bello della nuda verità, non ho mai trovato nulla... :) è un piacere rileggerti.
 
Narcysse
Narcysse il 20/09/22 alle 01:17 via WEB
Il commento, questo… come una cravatta sulla poe… Ci stà!!!
 
Narcysse
Narcysse il 20/09/22 alle 01:15 via WEB
Vecchio Pert… Che bello ritrovarti!!! Vecchio di blog non d’età eh!!! Io ci sono nell’assenza… Manco di presenza… Ogni tanto torno senza ritorno. Ma son qua!! Bella la poe… sa davvero di mare… triste come la fine d’estate… ma lieve come i ricordi… quando svaniscono… Vecchio Pert… ancora qua!!!
 
Perturbabile
Perturbabile il 06/09/22 alle 09:36 via WEB
:) la consapevolezza non impedisce le emozioni: rabbia, paura, nostalgia, frustrazione... ma permette di osservarsi ... nella chiara visione dei propri limiti e della propria fragilità.
tutto questo, paradossalmente, diventa forza; diventa bellezza; diventa accettazione serena.
grazie per la tua presenza e per l'attenzione.
le mie stesse parole sono briciole di pane. ed io stesso sono i passeri accattoni...
così sfamo i miei digiuni... le assenze. i vuoti... :)***
 
Perturbabile
Perturbabile il 06/09/22 alle 09:26 via WEB
itaca è mia! (penelope non troppo...)
e in questa poesia, son triste, son zoppo
ma quando qualcuno mi schiaccia la coda
diventa importuno e impugno la spada

è solo il pensiero di un gaio passante
capisco il leggero, capisco il pesante
ma l'arco si tende con gesti sicuri
in queste faccende di proci e di scuri


 
qmr
qmr il 05/09/22 alle 20:43 via WEB
Tra ricordi, nostalgia, mancanze e illusioni la nostra vita scivola come piccole anatre sull'acqua pronte ad afferrare una crosta di pane... Questo mi viene in mente nel leggere questa tua poesia ;)
 
qmr
qmr il 05/09/22 alle 20:37 via WEB
Questa tua poesia mi ricorda Ulisse che vince i Proci in una gara di tiro con l'arco, con una sola freccia che attraversa l'anello di dodici scuri messi in fila. Dopo il superamento della prova scatta la lotta furibonda e l'eroe stermina i Proci. Le parole le ceselli facendole diventare fiori, lacrime, coltelli
 
Perturbabile
Perturbabile il 05/09/22 alle 01:08 via WEB
:)
 
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