New York, New York, The City That Never Sleeps..
Per quanto mi riguarda, una bella dormita non me l'ha tolta nessuno! Ora e` mezzogiorno e me ne sto seduta alla scrivania del papi, con indosso la sua personale maglietta da supererore, a girovagare per internet cercando la strada per gli Hamptons.
Ieri, il fatidico giorno della partenza, sono stata bruscamente svegliata dalla mamma. Avevo dormito pochissimo, difatti la sera prima ho preparato le valigie, sono uscita a cena con amici e familiari, ho salutato il mio amatissimo cucciolo di cane e anche la mia amatissima amica Angie che, non ci crederete, ha versato lacrime per me!!! La cara Aya mi ha assistita fino all'una di notte per preparare il trolley e lo zaino (grazie!!!!!!). Mi ha salutata la mattina, insieme Francesco e alla sorella.
Ho rivolto alla mia casa un lungo sguardo, come faccio quando parto per le vacanze. Ma questa non e` una vacanza.
Be`, il viaggio e` stato a dir poco allucinante.. Arrivate a Francoforte, abbiamo trovato una coda chilometrica per fare il controllo passaporti e dopo averla percorsa tutta ci siamo rese conto, io e la mamma, di aver percorso quella per i non europei... Abbiamo dovuto ricominciarla da capo... Alla fine eravamo cosi` in ritardo che, invece di fare una capatina in bagno, siamo dovute correre in aereo... Credevo che finalmente mi sarei fatta una dormitona ma dietro di noi si sono sedute due energumene, talmente gigantesche che le loro ginocchia toccavano i nostri sedili, impedendoci di distenderli... Ho affondato la faccia nel mio libro, comprato all'aeroporto, e dopo averlo letto tutto ho cominciato a divorare i Topolini per poi dedicarmi alle riviste della mamma e le parole crociate. Credevo che il panorama fuori mi avrebbe tirato su di morale ma tutto quello che si vedeva era un'insulsa ala dell'aereo. Ho riposto le mie speranze nel film ma dalla mia posizione lo schermo aveva dei coloriti verdastri e invece di vedere Jennifer Lopez com l'abito da sposa bianco, ho visto un'aliena gialla vestita con un abito verde fosforescente. Dulcis in fundo, ho avvertito una sensazione strana ben nota dalle donne ma ho creduto che fosse un falso allarme. Peccato che non lo fosse e sono andata in giro lo stesso, facendo la figura dell'idiota...
Il capitano finalmente annuncia l'arrivo. Bene bene bene, finalmente sci scende da sto trabbicolo, penso io. Do un'occhiata alla rotta ma invece di puntare New York l'aereo mira verso il mare aperto, epr poi curvare e mirare verso Washington, poi il Canada, poi di nuovo il mare e finalmente New York. Atterriamo, con un gran fracasso e i bimbi di fronte a noi cominciano a strillare. Mica era finita pero`! L'aereo, forse sbronzo, si e` piazzato in mezzo alla pista e non ha piu` mosso ruota! Ho contemplato dall'oblo`, ala a parte, aerei che atterravano e partivano, circa una ventina in tutto. Ripresa coscenza, il velivolo si avvicina al Gate e finalmente si sbarca, tutte contente, per poi ritrovarci in coda alla dogana, una coda mostruosa, un misto di passeggeri da tutto il mondo.
Secoli dopo arriviamo ma i problemi non finiscono, oh no, figurati se erano finiti! Il tipo nota la nostra stupdia Greencard e sbraita perche` vuole i documenti allegati ad essa. Noi gli spieghiamo che non e` nostra intenzione trasferirci li` ma quello non vuole sentire ragioni: hai fatto la Grenncard? Dammi l'Application mode. E qui insorge un'altro problema: in quale delle 6 valigie gli abbiamo messi???
Dico solo che cercando tra le valigie la mamma ha aperto una che non era nostra ma che, guarda caso, aveva lo stesso codice... Siamo state trasferite in una sala piena di gente ad aspettare. Buonanotte. Tamburellando nervosamente le dita sul mio trolley, lanciavo occhiate minacciose a tutti i poliziotti, specie ad uno che stava parlando con un povero studente della mia eta` che non riusciva a trovare un documento. ma sapete la cortesia con cui gli si e` rivolto??? Dovrebbero leggersi il galateo...
Usciamo da quel buco, incazzate nere. a recuperare le valigie. Mi e` toccato tirarne due, con lo zaino sulle spalle e Dio solo sa come ho fatto a non stirarmi un muscolo e a evitare di farmi venire un ernia. La fortuna pero` ci ha finalmente sorriso e l'autista incaricato di venirci a prendere era ancora li`! In macchina abbiamo potuto tirare un sospirone di sollievo, e vantarci della nostra resistenza, perche` certi inferni non li auguro a nessuno, neanche al mio peggior nemico.
Adesso sono felice, mi e` bastata una dormita, una vaschetta del mio gelato preferito (Ashelee, conosci Haagen-Dazs?) e un bel filmetto! Adesso si` che posso cominciare tutto per bene!