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Di Otta von Bass & Axmm
Oggi ricorre il 172° anniversario di un evento forse non fondamentale per la storia dell’uomo, ma affascinante per gli appassionati di fotografia.
Il 2 gennaio del 1839 Louis Daguerre fu la prima persona a fotografare la luna.
Oltre a essere stato pittore e chimico, l’artista francese è diventato noto per l’invenzione del diorama in teatro , una scenografia sulla quale venivano proiettati luci e colori di diversa intensità tramite la cosiddetta camera oscura in modo da ottenere particolari effetti visivi, e del dagherrotipo.
Tale tecnica, che prende appunto il nome dello scopritore, viene considerata come l’antenata della moderna fotografia e fu resa possibile grazie allo scambio epistolare con Joseph Niépce, altro pionere del settore e inventore della già citata camera oscura, e al di lui figlio Isidore: grazie ai confronti tra i due, Daguerre scoprì, già nel 1835, gli effetti che i vapori di mercurio avevano sul rame argentato e riuscì poi a fissare le immagine create dalla camera su lastre di rame rivestite di ioduro d’argento, ottenendo, dopo un lungo tempo di posa, le prime fotografie ante litteram, i dagherrotipi appunto.
Il processo prevedeva cinque passaggi da svolgere in maniera accurata:
pulire la lamina perfettamente con un abrasivo fine e acqua, affinché possa ricevere lo strato sensibile;
applicare il detto strato di ioduro d’argento, che avrà un colore tra il giallastro e l’arancio, in modo uniforme;
inserire nella camera oscura la lastra che avrebbe ricevuto l’azione della luce, per una ventina di minuti, e di conseguenza l’immagine desiderata;
aspettare che l’immagine si fissi (anche se non sarà visibile all’uscita dalla camera). L’immagine viene esposta ai vapori di mercurio scaldato a 60°, il metallo entra in lega con l’argento e forma una sorta di pasta biancastra in corrispondenza della luce, mentre le ombre rimarranno costituite da argento lucido;
rimuovere lo ioduro d’argento affinché non venga modificato dalla luce, rovinando dunque l’immagine stabilita.
Il dagherrotipo finito va poi montato sotto vetro affinché l’argento non si scurisca a causa di residui di idrogeno solforato.
Ma facciamo un passo indietro. Gli astronomi hanno voluto ricordare la prima foto della Luna dando il nome di Daguerre a uno dei crateri del nostro satellite e a un asteroide della fascia principale (3256 Daguerre), non male per un “semplice fotografo”!
Inviato da: axmm
il 16/02/2012 alle 23:32
Inviato da: semprepazza
il 16/02/2012 alle 22:38
Inviato da: mglazzaro
il 10/10/2011 alle 19:28
Inviato da: axmm
il 19/07/2011 alle 22:47
Inviato da: Anc0ra_e_sono_7
il 19/07/2011 alle 09:53