Like a storm again
You think I got my eyes closed but I'm lookin' at you the whole fuckin' time...
Post n°310 pubblicato il 14 Agosto 2010 da diaboliKla
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Post n°309 pubblicato il 08 Dicembre 2009 da diaboliKla
Ogni volta una storia, un dramma, un processo. L'imputa la scrivente, il crimine efferato: la musica. Ogni volta mi ritrovo sul banco a dover rispondere a questioni che da sola non avrei mai sollevato, ogni maledetta volta le solite osservazioni. Sì, vado ad un concerto. No, non mi sono stancata di girare come una vagabonda. Sì, sempre lo stesso gruppo. No, la scaletta non è la stessa. Mi ritrovo a dovermi difendere per una cosa che amo fare e che non nuoce a nessuno se non al mio conto in banca. Mi vedo costretta a spiegare per l'ennesima volta che il mio tempo lo gestisco io, come pure i miei soldi e le mie passioni, alibi che già da solo mi scagionerebbero da ogni eventuale accusa. Vostro Onore, è il mio gruppo preferito, è uscito il nuovo CD e suoneranno in una città che non ho mai visto, rivedrò i miei amici. Risponda alla domanda: non li ha già visti l'estate scorsa, e la precedente, e la precedente ancora? Sì Vostro Onore, ma.... Niente ma, risponda solo sì o no. E intanto la giuria è lì che mi guarda, sento il brusio delle loro voci e pensa già io sia colpevole di troppa leggerezza, di egoismo, che sia un'invasata senza via di ritorno, e studia la giusta punizione. E stavolta la punizione è tremenda, stavolta devo rinunciare ad una data perchè il cuore, lo stesso che mi aveva fatto decidere per tre concerti, suggerisce che io torni a casa prima del previsto. Non è giusto Vostro Onore!!! Però questa volta forse è giusto, stavolta so che dovrei fare un passo indietro e dire no, accontentarmi ed essere presente là dove è richiesta la mia presenza. Come si dichiara l'imputata? Silenzio... Colpevole, Vostro Onore. Sì, colpevole perchè dentro di me sento con tutta l'anima che vorrei tanto essere altrove. Music is not a crime |
Post n°308 pubblicato il 30 Novembre 2009 da diaboliKla
Visto che la svegli anticipata a suon di vento e pioggia battente contro le finestre mi ha predisposto in malomodo per la giornata lavorativa mi son detta, uscendo di casa, che per oggi sarebbe stata cosa buona e giusta tenere la bocca chiusa, ignorare i vari commenti che di solito mi vengono rivolti, fare il mio lavoro, vivere in finta armonia con il mondo. Così è stato, sono stata zitta, ho lavorato con precisione come mia abitudine, ho ascoltato la mia musica per non partecipare a conversazioni che avrebbero solleticato l'innata predisposizione ad evidenziare le altrui cazzate, mi son fatta i fatti miei. Ciò nonostante non è servito a nulla, senza parlare, senza dire una mezza sillaba mi sono beccata una serie di "complimenti" da far invidia a Grimilde. Tralasciando il fatto che non pensavo di essere argomento di discussione anche quando me ne sto buona buona per conto mio, tralasciando il fatto che questi una vera stronza in azione non l'hanno mai vista, tralasciando che mi ero imposta di stare tranquilla, ma sapete che c'è? ... |
Post n°307 pubblicato il 20 Novembre 2009 da diaboliKla
Carrozze sgangherate e sporche portano a casa corpi stanchi, teste penzolanti, sguardi persi nel vuoto in cerca di risposte o soluzioni. Carrozze fatiscenti che rallentano in prossimità del binario, porte che si aprono e aria fresca a smuovere momentaneamente pensieri e domande non risolte alla fermata precedente. Gente che corre per non perdere il treno, per non arrivare tardi a casa, nel confortevole tepore della normalità, al sicuro in un ambiente amichevole. Carrozze rumorose che ripartono, e poco importa se qualcuno non è salito in tempo, c'è la corsa successiva e a casa ci si arriva comunque, questo treno porta lì, non fa devizioni verso mete esotiche o verdi e silenziose vallate. No, questo treno porta a casa la stessa stanchezza e gli stessi pensieri della tratta mattutina percorsa in senso inverso, gli stessi giornali stracciati con notizie ormai vecchie, gli stessi volti preoccupati, sorridenti, avviliti, speranzosi, felici, gli stessi Ipod con la stessa musica, gli stessi libri con le stesse copertine, gli stessi sguardi persi oltre il finestrino imbrattato da scritte incomprensibili. Forse in ritardo, ma si arriva. Su questo treno si incontra ogni emozione ma la sensazione generale è di tristezza, e la cosa più triste è che tra quei volti mi sembra di riconoscere il mio. |
Post n°306 pubblicato il 18 Novembre 2009 da diaboliKla
Quando ti svegli la mattina e sei felice al pensiero di andare dal dentista piuttosto che a lavorare... c'è qualcosa che non va! Il lavoro nuoce gravemente alla salute (mentale). |
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