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TEORIE LINGUISTICHE?

Post n°20 pubblicato il 10 Aprile 2007 da educatrice2
 

.... TUTTE SBAGLIATE!

Un missionario americano ha decifrato la lingua primitiva di una tribù di raccoglitori-cacciatori delle Amazzoni e capovolto le teorie della moderna linguistica. I immagineparlano una lingua semplicissima, basata su otto consonanti e tre vocali, e non imparentata con alcun altro linguaggio. Non hanno numeri, nessuna definizione per i colori, nessun passato o memoria, nessuna tradizione artistica o disegni. Dan Everett, il missionario prestato alla linguistica che ha vissuto con la tribù per trent'anni, ha pubblicato il risultato delle sue ricerche sulla rivista "Cultural Anthropology": a suo parere i Piraha vivono «un ethos del presente» così radicato che influenza ogni aspetto della loro esistenza. La loro «dedizione senza riserve alla realtà empirica» spiega a suo avviso la resistenza al Cristianesimo, l'assenza di interesse per il passato, l'assenza di quantificatori e di miti nel loro linguaggio. Secondo il settimanale New Yorker, che ha dedicato nell'ultimo numero un servizio alla teoria di Everett, la parte più esplosiva della tesi del missionario è quella che sostiene che i Piraha non mostrano tracce di una struttura linguistica fondamentale, la «ricursione», che consiste nell'inserimento di una frase in una frase dello stesso tipo. Secondo il linguista dell'Mit Noam Chomsky, la ricursione è la pietra angolare di tutte le lingue. Everett sostiene che l'assenza di ricursione nella lingua dei Piraha è «un esempio importante che smonta la teoria di Chomsky» della grammatica universale. «È stata come una bomba tirata in mezzo a una festa», ha commentato Steven Pinker di Harvard a proposito del saggio del missionario. Lo studio di Everett è stato accolto con interesse da alcuni esperti del settore: Michael Tomasello, direttore dl Dipartimento di Psicologia Congnitiva al Max Planck Institute per la Biologia Evolutiva di Lipsia in Germania ha avallato alcune sue conclusioni mentre Brent Berlin, un antropologo dell'Università della Georgia, si è detto convinto che la lingua dei Piraha può offrire una «istantanea» di un linguaggio a uno stadio iniziale dello sviluppo sintattico.

 
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