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Io sto dalla parte delle Nonne
Post n°18 pubblicato il 10 Marzo 2011 da ariadnex
8 marzo 2011 - Anche se nata dal noto falso storico della fabbrica di Cottons di New York, dal 1908 le Donne di tutto il mondo civile celebrano la giornata internazionale della donna, erroneamente definita festa. Dalle sufragette a Nonna Ginetta questo giorno, contrariamente a tutte le altre feste commerciali,fissa una traccia, un memorandum importante per chi ancora oggi, pur avendo fattezze da uomo, continua ad agire da bestia primitiva. Parafrasando Anna Tatangelo feat. Mogol nel suo essere una donna non vuol dire solo avere una minigonna, oggi essere Donna è un problema di concorrenza. Sì, di concorrenza, un guaio. Praticamente, da un po’ di anni l’evoluzione della specie ha originato un nuovo genere di esseri umani, quella de “gli uomini che fanno le femmine”. Per noi portatrici sane di doppio cromosoma X è sempre più difficile barcamenarsi in un mondo dove gli uomini si rifanno le soppraciglia, hanno più scarpe noi, fanno i preziosi, hanno i loro “giorni no” dove non puoi parlargli perché hanno bisogno dei loro spazi dove sentirsi gratificati (trad. mercoledì a calcetto; playstation). Effettivamente c’è una certa responsabilità delle donne moderne in tutto questo, nata dalla perdita del controllo di tutte quelle azioni tipiche dell’ emancipazione; una rivoluzione che come controrisultato ha prodotto un androcentrismo becero e subdolo. La parola emancipazione indica proprio la fine di una situazione di assoggettamento, la conclusione di uno stato di sudditanza nei confronti di qualcuno, di un’idea, di un dogma e non uno strumento di omologazione. ù Più che alla parità, non parlo ovviamente di diritti, fin da principio, sarebbe stato più opportuno fare leva su quelle che sono proprio le diversità, una vera e propria lotta per la valorizzazione delle differenze. Che uomini e donne siano diversi, non solo biologicamente (fattore da non sottovalutare), non è una scoperta eclatante, ma nemmeno è una scoperta che tutte le donne abbiano delle caratteristiche comuni. Ad esempio: Tutte le donne, almeno una volta nella loro vita, si sono invaghite di soggetti disturbati. Talvolta questa è una situazione nella quale ci si trova incosapevolmente, altre è proprio una sorta direcherche puntuale, sintomo della nota sindrome da Crocerossina, che induce le donne, non si sa per quale ragione, a cercare in tutti i modi di portare sulla retta via l’uomo di turno, insomma di cambiarlo. Inutile dire che è un’impresa fallimentare già in partenza , a meno che – certo- l’unica cosa che gli volete cambiare è il pannolino (cit). Tutte le donne adorano ricevere regali. Tutte le donne amano ricevere i fiori , ma anche no. Tutte le donne non ammetteranno mai, di buon grado, di aver torto. Tutte le donne sono terribili nel giudicare le altre donne. Infine: Tutte le donne amano con il cuore e con la mente. Tutte le donne odiano la violenza… e questo non ha bisogno di spiegazione. Buon 8 Marzo a tutti.
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