Miele e Veleno

CHIAMATEMI RIBELLE

Mi viene spesso detto che sono ribelle, testarda e impulsiva!

Qualcuno sosteneva  che: "C'è una grande differenza tra la ribellione, e il fatto di rifiutare un qualcosa. Che ribellarsi significa contrapporsi con dignità e identità verso ciò a cui ci si ribella; il rifiuto invece è solo una fuga"

Ed io posso solo concordare, è vero, sono impulsiva, non ne ho mai fatto  mistero, se sono convinta di una cosa mi incaponisco fin quando non ho esternato il mio pensiero, ma non scappo mai da una responsabilità, magari fuggo da un'emozione, da una sensazione, da qualcosa/qualcuno che mi fa sentire vulnerabile, ma mai dalle responsabilità, ci metto sempre la faccia, senza filtri e senza maschere, pagandone poi le eventuali conseguenze.

Così come non rifiuto mai uno scambio o un confronto, ma lo faccio rispettando i miei tempi e non quelli che gli altri si aspettano, spesso ho bisogno di metabolizzare e poi decantare una reazione, ma non mi nascondo, mi butto a capofitto e spesso ci sbatto pure i denti, ma detesto non fare chiarezza, non capire e non essere capita.

Non faccio sconti e non sono tenera, non dico un sì solo per compiacere, per questa ragione ho visto allontanarsi persone che dicevano di apprezzare la mia schiettezza, avevano però scordato di dirmi che la stessa non valeva, se utilizzata nei loro confronti, ma non importa, va bene così.

 Chiamatemi pure ribelle, ma io adoro il mio caratteraccio.

Iboralli