Creato da lisadm.91 il 24/07/2007

Mia mamma è pazza

Come farla impazzire

 

 

L'inverno dell'anima

Post n°42 pubblicato il 27 Dicembre 2008 da lisadm.91

E’ inverno, gli animali sono in letargo,

tutti dormono riparati nella loro tana,

ma c’è un uccellino, piccolo, solo, 

nel ramo di un albero

ed è li rannicchiato su se stesso,

con la testa riparata dalle ali,

sembra si voglia riscaldare, ma spicca il volo,

non sente il freddo,

vola leggero come se nulla fosse,

per lui è normale,

non sente il freddo come tutti gli altri.

 
 
 

Una rosa

Post n°41 pubblicato il 19 Dicembre 2008 da lisadm.91

Vedo una rosa, rossa, con i petali vivi,
lei piange, piange in selenzio,
con le gocce di ruggiada
che le scivolano lungo i petali,
fino a cadere a terra
e nessuno la sente, nessuno la nota.
E' in un angolo del giardino che aspetta,
aspetta quel sole che non sa se arriverà,
e lo attende con ansia e ardore,
per riscaldarla e farla smettere di piangere.

 
 
 

Con l'ex...

Post n°40 pubblicato il 07 Dicembre 2008 da lisadm.91

Oggi voglio proporvi una semplice domanda ovvero, con il/la vostro/a ex avete mantenuto buoni rapporti, oppure come si dice, siete cane e gatto?

 
 
 

La scuola...uno zoo!

Post n°38 pubblicato il 02 Ottobre 2008 da lisadm.91

Domenica sono andata da mia nonna e verso le cinque e mezzo è arrivata anche sua sorella. Come sempre è uscito il discorso dei ragazzi di oggi e di cosa combinano durante le ore di lezione. Mi hanno spiegato che una volta, era molto diverso, infatti bastava una piccola dimenticanza o una parola in più con il compagno di banco, che subito scattava la punizione corporale con bacchettate nelle mani o, nei migliori dei casi una punizione con un aggiunta dei compiti per casa. A mio parere, questa situazione di disordine in classe, si è diffusa sempre di più con l'arrivo dei cellulari, poichè permettendo di fare video più o meno lunghi, e si è venuta a creare una sorta di competizione, per vedere chi riesce a far impazzire il professore con i comportamenti più strani. Un aiuto in più a questa situazione, è stato dato appunto da YouTube, dove si possono inserire i video, commentarli e votarli, poichè non è così difficile trovarli, basta fare la ricerca su YouTube di scuola zoo e li compaiono tutti. C'è da dire che in questa situazione gli studenti hanno la maggior parte della colpa, ma pure i professori non scherzano!
Voi come la pensate a proposito di questi comportamenti?

                   

                  

 
 
 

un senso

Post n°36 pubblicato il 26 Settembre 2008 da lisadm.91

Una canzone che fa riflettere

 

Stasera mentre ascoltavo un CD di Vasco Rossi, mi è comparsa anche una canzone  dal titolo "un senso", che penso conosciate tutti. Questa canzone mi ha fatto riflettere e pensare molto appunto nel senso delle nostre azioni e della nostra vita.
A voi quali emozioni e pensieri suscita?

                                        

 

 

 
 
 

Post N° 35

Post n°35 pubblicato il 26 Settembre 2008 da lisadm.91

ALI SPEZZATE..MAI PIU' BAMBINI VIOLATI

                                                      

Le ali spezzate.

Guarda gli occhi dei bambini.
Ti portano in un mondo fatato,
ti portano dove un tempo anche tu sei stato,
un mondo popolato da colori e suoni
che noi adulti non riusciamo più a vedere
non riusciamo più ad ascoltare.
Uccellini in un nido
che sbattono le ali per poterle poi spiegare
e volare verso la vita.
Ma ci sono bambini a cui hanno spento
i colori.
Bambini a cui i suoni glieli hanno trasformati
in urla.
Bambini che non sanno più piangere
perché non hanno più lacrime
che non sanno più ridere
perché gli hanno tolto il sorriso.
che non possono più sognare
perché gli hanno ucciso i sogni.
Gli hanno rubato l’innocenza,
negata l’infanzia
E la favola si è trasformata
in un incubo.
Questi bambini sono quegli uccellini
che volevano volare via dal Nido,
volare verso la vita che gli aspettava.
Non voleranno più
perché gli hanno spezzato le ali.
E tu uomo,
tu che hai osato profanare quell’innocenza,
tu che hai ucciso i loro sogni e le loro attese
tu che gli hai rubato il tempo magico
dell’infanzia
tu che gli hai negato lacrime e sorrisi
e che in cambio gli hai dato solo dolore,
disperazione, e urla che il tuo cuore
non ha voluto ascoltare.
Tu uomo
hai il coraggio di guardare
negli occhi di un bambino?

 
 
 

Quando lei torna

Post n°33 pubblicato il 25 Settembre 2008 da lisadm.91

Stasera mi è capitata una cosa veramente imprevista. Infatti dopo aver chiuso i contatti con il mio ex e la mia "amica" circa una settimana fa, stasera mi è arrivato un messaggio nel cellulare e indovinate un pò chi era? Proprio lei, la mia "amica". Nel messaggio ha espresso chiaramente di volermi vedere domani sera per parlarmi, e mi trovo in una situazione particolare, nel senso che non riesco a capire cosa deve dirmi, dato che le ho fatto capire chiaramente che tra noi i rapporti sono chiusi.
Secondo voi di cosa deve parlarmi?
E se mi chiede scusa, voi le accettereste?

 
 
 

L'amicizia...può far male

Post n°32 pubblicato il 25 Settembre 2008 da lisadm.91

La settimana scorsa, mi è capitata una cosa spiacevolissima e, da parte di una persona che proprio non me l’aspettavo. Ci sono rimasta malissimo! Appena lasciata con il mio fidanzato(dopo due anni), ho mantenuto un buon rapporto con lui, poiché essendo nello stesso gruppo, se ci si riesce è meglio! Dopo circa una settimana, sono venuta a sapere che lui e una mia “amica”, con la quale uscivo da sei anni, ha cominciato ad uscire con lui. A quel punto non ci ho più visto e ho chiuso i contatti con lei e con lui, sottolineandole che è stata una brava ragazza naturalmente.
Al mio posto voi come avreste reagito?

 
 
 

Tradimenti....con lo stesso sesso

Post n°29 pubblicato il 22 Settembre 2008 da lisadm.91

Oggi in un'ora di supplenza, mi sono messa a chiacchierare con una mia compagna di classe e siamo finite nel discorso dei tradimenti. A questo proposito sono uscite molte cose interessanti, e dopo averne discusso, in una breve pausa, ho cominciato a pensare, se il partner mi tradisse con una persona dello stesso sesso. Dopo averci pensato tutto il giorno, non sono ancora riuscita ad arrivare ad una conclusione, infatti, non dev'essere semplice scoprire che questa persona che magari si amava molto, in realtà ci ha solo mentito.
Voi come reagireste se vi trovaste in una situazione simile?

 
 
 

Vita da single o di coppia?

Post n°28 pubblicato il 14 Settembre 2008 da lisadm.91

Esistono migliaia di esperienze che una persona può "subire" di negative o positive che siano, ci mettono alla prova (a volte anche molto dura), che ci danno la possibilità di maturare e conoscerci meglio. A questo proposito un'ultima e molto recente esperienza che mi ha messa alla prova, è stata proprio la rottura con il fidanzato, ma naturalmente come dice il detto:"il tempo cancella tutto". All'inizio ci sono rimasta veramente male, poi però ho visto che la vita riserva delle sorprese e molte anche positive! Ci sono molti aspetti positivi e negativi nella vita di coppia, ad esempio, se si esce in gruppo, se il fidanzato va a casa non mi sembra giusto restare li con gli amici e lasciarlo andare a casa da solo, e così si è costretti a concludere la serata assieme a lui. Invece se si è single si può liberamente decidere come e quando concludere la serata, voi come la pensate, meglio vita da single o di coppia?

             

 
 
 

Una signora molto in gamba

Post n°27 pubblicato il 14 Luglio 2008 da lisadm.91

L'altra sera mi trovavo a girovagare su internet senza alcuna meta e così ho deciso di girovagare un pò su you tube. Dovendo andare a Jesolo con gli amici in agosto, ho deciso di vedere un pò i vari locali. Ho inserito il nome di Capannina, ed ecco che mi spuntano i video seguenti.

   

 
 
 

Baby cubiste... e non solo

Post n°26 pubblicato il 03 Maggio 2008 da lisadm.91

Terminato di leggere un libro, mi sono recata in libreria per prenderne un'altro, e la mia attenzione è stata rivolta ad un libro dal titolo "Ho 12 anni e faccio la cubista, mi chiamano principessa". Leggendolo, mi ha fatto parecchio pensare, poichè racconta di ragazze di dodici anni, con il fututro completamente rovinato. Una delle storie racconta di una Ilaria che fa la cubista il sabato pomeriggio e fa sesso con tutti quelli che le capitano. Lei racconta che parte lil sabato pomeriggio con vestiti normali da casa, raccontando ai suoi genitori che si reca da un'amica, invece arrivata in discoteca si cambia e comincia il suo lavoro. All'età di dodici anni è rimasta incinta (non sapendo chi fosse il padre), un'amica l'ha accompagnata ad abortire e ogni tanto la sera, mentre si fuma una canna, pensa a come sarebbe stato felice suo figlio ad avere la madre cubista.
Continuando a leggere questo libro, mi sto rendendo conto che molti adolescenti non si rendono conto di ciò che fanno e delle conseguenze psicologiche che possono affiorare in futuro. Personalmente penso che una ragazzina di 12 anni non sia il suo sogno diventare cubista, e si dovrebbero punire seriamente le persone che propongono questo "lavoro" alle ragazze minorenni, anche perchè non solo si fanno guardare mentre ballano sopra ad un cubo in perizzoma e reggiseno, ma vengono anche spinte a concedersi o a vendersi a qualsiasi ragazzo che le capiti ed a cominciare ad usare delle droghe leggere per divertirsi.

 
 
 

La pedofilia

Post n°25 pubblicato il 22 Marzo 2008 da lisadm.91

La pedofilia è un fenomeno che colpisce soprattutto i bambini e i ragazzi in fase di pre-adolescenza. Questi ragazzi vengono accalappiati di persona o per la maggior parte delle volte su internet. Personalmente mi chiedo cosa ci si trovi di bello nel violentare fisicamente e psicologicamente un bambino, senza alcuna pietà, ma non solo le persone che abusano dei bambini sono incriminati, ma anche le persone a cui piace guardare il materiale pedo-pornografico. Pultroppo questo fenomeno è in continuo aumento, sopprattuto su internet, dove le vittime vengono soggiogate. La cosa che forse più fa pensare, è se si può mai superare il trauma che questi bambini subiscono e a quali conseguenze avrà nel loro futuro. Pultroppo è una cosa che non può essere stroncata nel nascere, poichè si notano comportamenti diversi nel modo di essere e di fare, quando ormai la violenza è già stata fatta. Quando sentiamo questi fatti al telegiornale non ne diamo tanto peso, ma nessuno riflette mai sul fatto che potrebbe capitare anche al proprio figlio o figlia anche sotto ai loro occhi, magari con un parente. Io mi chiedo, e se capitasse a vostro figlio o figlia, come reagireste? Come vi comportereste?

 
 
 

L'autolesionismo

Post n°24 pubblicato il 12 Marzo 2008 da lisadm.91

Che cos'è l'autolesionismo? E' il fenomeno con il quale una persona si procura delle lesioni. Ci sono tre tipi di autolesionismo, quello più "leggero" che sono i tagli, quello "medio" ci si fa male sbattendo la testa contro il muro, e quello più "forte", che consiste anche nell'amputazione di un arto o comunque di una parte del proprio corpo, naturalmente questi gradi comprendono altre sfumature del farsi male.
Si può pensare, vedendo un tipico braccio di un'autolesionista, piena di tagli o anche di ustioni procurate con l'accendino, che questa persona sia pazza, ma lo sono davvero? In effetti non è così, poichè questo disturbo nasce dal fatto di traumi subiti, più o meno forti, come uno stupro o la separazione dei genitori. Questo accade perchè la persona non riesce a sfogare la sua rabbia e l'unico modo che conosce per sfogarsi, è appunto quello di auto punirsi, e la persona mentre lo fa, se è coscente non riesce a smettere, fino a quando un evento oppure una persona non interrompe questo "rito". All'inizio una persona lo fa per un bisogno psicologico, ma con il tempo diventa un vero e proprio meccanismo che scatta automaticamente. Una persona quando diventa talmente autolesionista da godere nel vedere il suo braccio rovinato da vere e proprie ustioni, arriva al punto di non voler che queste guariscano, e impedendo così a tutti di farle rimarginare, togliendo tutte le medicazioni fatte, appunto per impedire che la crema faccia effetto. Inoltre la persona non è mai soddisfatta della sua "opera", così vorrebbe vedere il braccio sempre più rovinato per sentirsi soddisfatta. Inoltre penso che queste siano richieste di aiuto inconsce, dato che la persona se può cerca di nasconderle il più possibile.

 
 
 

Il suicidio

Post n°23 pubblicato il 20 Febbraio 2008 da lisadm.91

Per suicidio s'intende l'atto col quale un individuo si procura di sua spontanea volontà la morte. È il gesto autolesivo più estremo, tipico in condizioni di grave disagio psichico, ma sopprattutto in persone affette da  depressione  e/o disturbi della personalità. A mio parere in queste persone scatta un meccanismo nella mente alla quale non riescono a dire di no.
Un pò di tempo fa mi è giunta la notizia che un ragazzo di 20 anni circa si era suicidato, eppure sembrava un ragazzo allegro e sempre solare, senza alcun problema. Lavorava con il mio fidanzato ed ogni giorno facevano la pausa assieme, eppure nascondeva tutti i suoi problemi perfettamente, tanto che il mio fidanzato non si era accorto di nulla. Il giorno prima di suicidarsi, a lavoro aveva sistemato tutto come se il giorno dopo dovesse ritornarci. La mattina seguente però l'hanno trovato senza vita impiccato dalla finestra di casa sua, solo successivamente si è venuto a sapere che una settimana prima aveva chiesto al fratello di procurargli una corda resistente.A mio parere il suicidio non avviene così all'improvviso, ma lo si pensa prima e lo si organizza per bene. Mi è stato raccontato da una persona, che soffriva di depressione, che si trovava nel terrazzo e ad un tratto, ha visto non il salto reale dal secondo piano, ma un salto di appena un metro, ed un certo invito a saltare.
Mi viene spontaneo pormi una domanda, alla quale non so dare una risposta, la nostra mente che scherzi ci gioca?

 
 
 

La serenità

Post n°22 pubblicato il 04 Febbraio 2008 da lisadm.91

Che cos'è la serenità? Molti a questa domanda rispondono molto materialmente, dicendo che la serenità è quando con il lavoro, gli amici, la famiglia va tutto bene. Secondo me invece essere felici, oppure sereni vuol dire ben altro, cioè stare bene con se stessi, perchè con le altre persone o con il lavoro può andare tutto bene, ma se dentro stiamo male, si può dire di stare bene? Non penso proprio, perchè essere depressi per vari motivi, o semplicemente essere un po' giù di morale, tutto diventa buio, nulla ha più importanza, ed allora, si può dire di essere sereni? Una volta, una persona in un momento in cui non stavo molto bene moralmente, mi ha detto che dovevo aprire gli occhi e vedere il sole. Avendo avuto tredici anni, non riuscivo a comprendere il significato di questa frase, ed essendomi rimasta impressa, con il passare degli anni, ho cominciato a capirne il significato, fino a comprenderso pienamente. Penso però che non sia così semplice "aprire gli occhi", poichè alcune persone, per la depressione arrivano a tentare il suicidio, oppure a diventare autolesioniste, bruciandosi oppure tagliandosi.

 
 
 

Violenza sulle donne, come difendersi?

Post n°21 pubblicato il 31 Gennaio 2008 da lisadm.91

Al giorno d'oggi, pultroppo, ci sono molti più pericoli di quanti ce ne potevano essere 50 anni fa, infatti ecco che è salita pesantemente la statistica tra donne e ragazze violentate. Ora, per natura si sa che l'uomo è più forte della donna e di conseguenza, in caso di agressione come si può reagire? Questa è una bella domanda, alla quale non riesco a trovare una risposta, poichè per legge, ora non si può più nemmeno tenere in borsetta lo sprai al peperoncino. A questo punto mi sorge spontanea una domanda: ma allora, se un uomo mi sta aggredendo, devo anche spogliarmi per agevolargli il lavoro?
A proposito voglio fare un esempio che penso tutti abbiate sentito al telegiornale un po' di tempo fa, cioè che una donna stava per essere aggredita e fortunatamente avendo in borsa lo sprai al peperoncino è riuscita ad evitare lo stupro. Allora, se la legge non lo permette, questa donna subendo la violenza (che non è da poco), che traumi si sarebbe portata avanti per tutta la vita?
Il bello di questa vicenda, è che volevano pure fare la multa alla donna, appunto per lo sprai posseduto, importandosene dell'agressore. Penso che se capitasse una cosa come è successa a questa donna, e sapete che vostra figlia ha scampato uno stupro grazie ad una cosa illegale, le dareste ragione o le andreste contro perché possedeva una cosa contro la legge?

 
 
 

L'olocausto

Post n°20 pubblicato il 30 Gennaio 2008 da lisadm.91

Il 27 gennaio, si è svolta la commemorazione dell'olocausto, ovvero il giorno in cui si ricordano i circa sei milioni di ebrei sterminati dal regime nazista compiuto durante la seconda guerra mondiale. I nazisti  presero come pretesto l'assassinio di Ernst von Rath, segretario dell'ambasciata tedesca a Parigi, per arrestare 20.000 persone e questi ribellatisi li attaccarono, portando così i tedeschi a trovare una soluzione definitica, cioè quella dei campi di concentramento come Auschwitz.
La vita nei lager era molto dura, si lavorava durante tutte le ore di luce con la pausa di un'ora, dal lunedì al sabato, senza alcuna umanità. Di tutto questo, mi hanno colpito molto alcuni episodi, al esempio, ad una donna con in braccio il bambino che piangeva, l'ufficiale delle SS , infastidito dal pianto del bambino, glielo strappo via dalle braccia, lo gettò a terra, dandogli un calcio (come ad
un pallone), per poi uccidere madre e neonato con la sua pistola; un'altro fatto che mi ha colpito molto e stato che molte persone per disperazione, stanche di vivere, si gettavano addosso al recinto elettrificato del lager.
In internet, ricercando appunto queste informazioni, ho trovato il testo di una lettera  scritta da parte di una ragazza deportata nei lager, destinata alla famiglia: "Cari mamma e papà mi trovo in un campo di concentramento; ci fanno lavorare tutto il giorno e quando ci dicono di andarci a fare la doccia il terrore scorre du di noi. Ci fanno stare dei minuti sotto la doccia, a volte esce gas e altre volte acqua". Quando l'ho letta, il mio corpo è stato percorso da un brivido, al solo pensiero di essere al posto di quei genitori che si vedono recapitare una lettera così.
Personalmente, penso a dov'è stata l'umanità per trattaredelle persone in quel modo, come "bestie". Uno dei sopravvissuti, Primo Levi, ha scritto un libro dal titolo "Se questo è un uomo", che tratta proprio della vita nei lager. Di tutti i racconti che ha inserito al suo interno, uno in particolare mi ha colpito più di tutti, cioè che erano costretti a farsi la doccia senza sapone e di conseguenza era come se non si lavassero e perciò aveva smesso di lavarsi. Un giorno l'autore ha visto un uomo che si stava facendo la doccia e avvicinatosi gli ha chiesto il perché di questo suo gesto e l'uomo prontamente ha risposto: "Perché non dovrei farlo? Anche gli animali lo fanno, la dignità è l'unica cosa che ci resta quì dentro, se non mi facessi la doccia, vorrebbe dire che avrei smesso di sperare  di poter uscire da quì un giorno. I nazisti non vogliono altro che toglierci la dignità di uomini per vederci senza alcuna speranza, e allora, perché dargli questa soddisfazione?" Effettivamente non saprei che torto dare ne a Primo Levi ne all'altra persona, poiché anch'io nella loro situazione, molto probabilmente avrei ceduto psicologicamente e moralmente. Comunque penso che non servano tanto le parole per descrivere le condizioni di vita, ma piuttosto le immagini.

                

 
 
 

Fame??????

Post n°15 pubblicato il 29 Gennaio 2008 da lisadm.91

 

 
 
 

Voglia di...SOLITUDINE

Post n°14 pubblicato il 28 Gennaio 2008 da lisadm.91

Oggi voglio sfogarmi, ma non con una persona, poiché so per certo che mi direbbe che sono pazza, così ho deciso di scrivere un post, solamente per sfogarmi un po'.
 Vi è mai capitato di aver voglia di starvene un po’ da soli? Beh, è quello che sta capitando a me, e sinceramente questo un po' mi preoccupa, poiché fino a poco tempo fa non potevo stare senza i miei amici, nemmeno per una giornata, pensate che per stare con loro ho pure rinunciato ad un viaggio in Francia!!!
Ora, non che ci siano liti in corso tra componenti del mio gruppo, e nemmeno che mi manchino gli amici, anzi, ne ho anche troppi, ma ho cominciato a sentire questo bisogno di isolarmi, dovunque, purché attorno a me non ci siano persone, ma soltanto io con i miei pensieri. Il fatto che più mi preoccupa, è che due mesi fa avevo questa voglia di solitudine, ma ora, più che voglia ne sento il bisogno fisico e psicologico, è come la sigaretta (per chi fuma lo sa bene  !!), all'inizio c'è questa voglia di provare, ma piano piano diventa un vero e proprio bisogno. Questo mio desiderio è difficile da descrivere, ma è come se ci fosse una vocina, o comunque una forza mia interiore che continua a premermi, a darmi una spinta per "sparire" da tutti e da tutto, e questa diventa sempre più forte. Dico la verità, quando con il mio fidanzato vado in montagna, mi sento libera e felice, in pace con me stessa, poiché li so che non trovo nessuno. Per farvi un esempio, ieri pomeriggio sono andata in montagna con lui, e giuro che non volevo più tornare a casa. Per farvi capire quello che provo io quando vado in un posto deserto, ricorrerò ad una domanda molto semplice, alla quale rispondendo capirete subito il mio stato d'animo.
"Come vi sentite quando ritornate a casa dopo parecchio tempo che non ci mettevate piede? "

 
 
 
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