Iosonountulipano

V.

Sai, ti aspetto come si aspetta un amore.
Il piacere dell'attesa è l'attesa stessa e io me ne nutro ogni giorno, in ogni momento in cui sorridendo ti immagino.
Mi convinco che l'abbraccio che credo ti darei, non ci sarà e allo stesso tempo spero in una spontaneità che è nostra e lo stata dal primo sguardo, dal primo sorriso inconsapevole, dalla prima intesa non voluta. Non mi importa in fondo non averti sentito, non sento di averti perso. Non mi importa delle ragioni, che sono un po' anche mie e che non c'è bisogno di spiegare, non ti temo, non temo i tuoi pensieri, non temo ciò che potresti provare e potrei provare anche io. Siamo simili per raginoni diverse.
Non credo nella magia, non serve, ciò a cui mi sento libera di credere è l'umanità, è la tua persona, complessa e matura, restia all'abbandono. Sento il tuo essere uomo e mi affascina, il tuo lato umano, fragile, mi attrae. Le tue debolezze, i tuoi muri interni, passerei le ore a guardarli nei tuoi occhi se potessi spogliarmi dei mie muri. La tua pelle ambrata mi pare la più bella, le tue forme così perfette...
Se ci lasceremo liberi di essere, io sarò per te. Se ci lasceremo liberi di essere io ti donerò un po' di me, tutto ciò che potrai e vorrai accogliere io te lo donerò.
Se lo vorrai, io ci sarò.