Nessuno RossoBlù

La disfatta della Lube

Tanti campioni arrivati in questi anni, tanti i soldi spesi per costruire squadre per vincere tutto, tanti proclami di vittoria. E pochi trofei alzati. Di chi stiamo parlando? Vi do un aiuto: questa società è da venti anni in serie A1. Con questo quindi escludiamo l'allora Monte Schiavo Banca Marche, che nella massima serie è rimasta appena nove stagioni. Perciò a questo punto l'enigma è di facile soluzione: è la Lube!

Anche io domenica pomeriggio, a causa della pessima giornata di pioggia, ero davanti alla televisione per guardarmi gara quattro delle semifinali play-off tra Civitanova e Perugia. Che dire? Una tristezza infinita vedere una squadra come la Lube, presa letteralmente a pallonate da una compagine assai più motivata e caricata a mille, come la Sir Safety. Si vedeva dalle facce dei giocatori marchigiani che il finale era già scritto. (foto: cronachemaceratesi.it). 

Non sono un grande esperto di pallavolo maschile (non sono neppure un esperto di pallavolo femminile se è per questo...) ma riesco ancora a capire quando una squadra ha la grinta e la determinazione per vincere una serie di play-off. Civitanova domenica pomeriggi non ce l'aveva, o ce l'aveva solo il povero Milinkovic, che a 40 anni si è trovato a cantare e portare la croce. Dall'altra parte mi hanno fatto davvero impressioni gli occhi spiritati di Atanasievic...sembrava Schillaci a Italia '90! In questa fase della stagione forse, più della tecnica e più della tattica conta proprio questo: la voglia di vincere e di superare i propri limiti, quel "non mollare mai" tanto caro a Manù Leggeri.

Certo la Lube ha delle attenuanti, tipo i 18 giorni di sosta tra vittoriosa serie di quarti dei play-off con Latina e l'inizio della serie di semifinale, con tanto di final four di Champions League nel mezzo. Un calendario assurdo se uno ci pensa! Impossibile mantenere la concentrazione ed il ritmo partita per un intervallo così lungo... Di sicuro il fatto di essere la grande favorita, quella obbligata a vincere a tutti i costi, ha messo addosso ai ragazzi di coach Blengini una pressione enorme, forse difficile da sopportare per alcuni giovani (Christenson e Cebulj).

Ora sembra che l'estate di Civitanova sarà molto calda e non parlo ovviamente della temperatura della spiaggia! Il diesse Recine è già saltato, un altro dirigente si è dimesso, la presidente Sileoni ha dichiatato dopo la sconfitta in semifinale di Champions con Trento che la società prenderà provvedimenti...Forse dopo tanti anni di soldi spesi e poche vittorie anche loro si sono stufati? Spero di no perché la pallavolo maschile ha bisogno ancora di un club come la Lube, che nel bene e nel male ha creato un grande seguito attorno a se, ha tanti tifosi appassionati (erano la grande macchia rossa al PalaEvangelisti) ed un palazzetto nuovo. Sarebbe un peccato se non ci giocasse più nessuno dentro... by Nessuno.