Creato da iamnobody2011 il 04/06/2011

Nessuno RossoBlù

Tutto sulla Pieralisi Volley Jesi

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CHI SONO?

Sono un semplice tifoso della Pieralisi Volley, la squadra di pallavolo femminile di Jesi, la mia città; quella che una volta era chiamata Monte Schiavo e giocava in serie A1. Altri tempi ma la passione per questi colori e per queste ragazze è rimasta la stessa. In questo scalcinato blog cerco di raccontare la mia passione per le "prilline" (così venivano chiamate ai tempi dell'A1) e le loro imprese. Perché il nome "Nessuno Rossoblù"? Perché una volta qualcuno disse che nessuno seguiva la Pieralisi. Buona lettura! Nessuno

 

IL MERCATO ROSSOBLU'

CHI RESTA

Sofia Belen QUINTEROS S '05 

Glenda GIRINI L '06

Benedetta CECCONI L '96

Erica PAOLUCCI S '00

Ilenia PERETTI P '97 

Alessia CASTELLUCCI S '96 

Talità MILLETTI C '02

Sofia MORETTO O '95 

Luciano SABBATINI

Tommaso VALERI

CHI ARRIVA

Laura CANUTI C '01 <- Clementina 2020 (B1)

Elisa MARCELLETTI P '03 <- Inattiva

Giorgia QUARCHIONI S '95 <- Macerata (A2)

CHI PARTE

Caterina MIECCHI S '01 -> Sant'Elia Fiumerapido (B2)

Valeria MARCELLI C '03 -> Isernia (B2)

Alessia POMILI C '00 -> Castelfranco Veneto (B1)

Agnese PEPA P '06 -> Gabicce (B2)

In ROSSO i movimenti ufficiali. 

 

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Messaggi di Settembre 2016

La Jesina calcio femminile debutta in A

Post n°881 pubblicato il 30 Settembre 2016 da iamnobody2011
 
Tag: My life

jesina femminileDomenica con il triangolare di Pagliare di fatto inizia la stagione della Pieralisi. La squadra in realtà è da fine agosto che si allena in via Ancona ma non aveva ancora giocato amichevoli in preparazione al debutto in campionato, fissato per sabato 15 ottobre alla "Carbonari" contro Civitanova. In pratica le prilline saranno le ultime a partire, tra i grandi sport jesini. La Jesina ha debuttato il campionato il 4 settembre, l'Aurora Basket lo farà questa domenica.

Domani invece, sarà il turno della Jesina calcio femminile. Già perché a Jesi, per chi ancora non lo sapesse, c'è un gruppo di ragazze che giocano a calcio. E sono così brave da essere arrivate in serie A, cioé dove giocano le migliori. Questo dovrebbe essere un vanto per Jesi, che si definisce da sempre "Città dello sport". Per una realtà di provincia non è abituale avere tante società che militano ai massimi livelli. 

A tenere a battesimo le "leoncelle" in questa prima partita in A sarà addirittura il Verona, una delle favorite per lo scudetto, dove gioca Melania Gabbiadini, sorella del più famoso Manolo, attaccante del Napoli. Anche se questo è un blog che parla di pallavolo, credo sia giusto sostenere queste ragazze, che tra mille sacrifici e difficoltà (non sono certo, come i loro colleghi maschi strapagati...), portano avanti la loro passione per questo sport. Domani alle ore 15 mi piacerebbe vedere il "Carotti" - dove le ragazze allenate da Mimmo Giuliano giocheranno in casa - pieno. Se lo meritano, come se lo merita la società. FORZA JESI! by Nessuno

 
 
 

La paura di cadere batte la speranza di volare

Post n°880 pubblicato il 22 Settembre 2016 da iamnobody2011
 
Tag: My life

virginia raggi in conferenza stampaOgni tanto oltre a parlare di musica, mi ricordo che questo è anche un blog di sport, di pallavolo in particolare, ma pur sempre di sport. Uno degli argomenti che mi ha appassionato in questi giorni è la vicenda della rinuncia alla candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2024. E' da un po' di tempo che seguo questo fatto con curiosità, perchè da grande amante dello sport, mi piacerebbe molto tra otto anni poter vivere da vicino questo appuntamento imperdibile. Nel '90 quando si organizzarono i mondiali ero troppo piccolo...

Purtroppo però, su questa vicenda temo di debba parlare al passato: mi sarebbe piaciuto vivere questo appuntamento, perché la giunta 5 stelle della Raggi ha già deciso per il no. A prescindere. Ho letto con attenzione l'editoriale di Umberto Zappelloni sulla Gazzetta dello Sport di oggi intitolato "Un sogno finito senza un perché", dove si spiega chiaramente la poca lungimiranza e poco coraggio dei 5 Stelle e la maleducazione del sindaco Virginia Raggi (nella foto di Avvenire), che non ha neppure voluto incontrare Malagò e Pancalli - i presidenti del Coni e del Coni paralimpico - per motivargli il no. Li ha fatti attendere mentre lei era...in trattoria a pranzo!

Un altro editoriale di cui condivido pienamente il testo è quello di Danilo Paolini di Avvenire di oggi, intitolato "Il no di Roma alle Olimpiadi: una politica senza ali".  "Viste le condizioni in cui si trova, forse la Capitale avrebbe avuto più da guadagnare che da perdere, con l'afflusso di risorse esterne alle esangui casse comunali e con un saggio di buona e trasparente gestione di quei fondi - dice Paolini facendo riferimento dalla tanto sbandierata trasparenza dei 5 Stelle - Siamo sicuri, per esempio che adesso, libera dalle 'incombenze olimpiche', l'amministrazione riuscirà a prolungare tutti quei lavori programmati? E, se sì, perché dovrebbe ritenersi scongiurato il pericolo di ruberie e infiltrazioni criminali nei lavori, dato praticamente per certo dai pentastellati in caso di appalti pre-olimpici?".

"Viene da chiedersi come mai un movimento che propugna l'«uno vale uno» e la democrazia diretta non abbia voluto fare della questione materia di un (pur promesso) referendum cittadino - continua Paolini citando il fantomatico referendum sul si o no alle Olimpiadi - Non basta affermare, come fa la sindaca, che «il 70% dei romani ha detto 'no' alle Olimpiadi» scegliendo lei al ballottaggio di giugno con Roberto Giachetti. Anzi, in questo modo rischia di svalutare la sua proposta politica, quasi fosse unicamente incentrata su quel 'no'".  

Gli fa eco Virman Cusenza de Il Messaggero, il più noto quotidiano romano.Si può svendere il futuro di una grande città come Roma per un piccolo destino politico personale? Si può negare l'orizzonte, il sogno, la visione di una Capitale, soltanto per obbedire ad un partito anziché al bene dei propri cittadini? È proprio quello che ha appena fatto il sindaco Virginia Raggi pronunciando il suo legittimo quanto sconcertante, incomprensibile, no ai Giochi di Roma 2024" si legge nel suo fondo odierno "Sacrificio Capitale: un futuro negato da un rifiuto ideologico".

Sulla stessa lunghezza d'onda è Sergio Rizzo del Corriere della Sera, che rinvolgendosi a quelli del Movimento 5 Stelle dice che Avrebbero potuto pretendere altri responsabili dell'organizzazione, imporre procedure di trasparenza estrema, rivendicare controlli esasperati. Hanno scelto di non mettersi in gioco. La scelta più facile, in questo momento. Ma anche la più politicamente redditizia. L'unica accettabile, per il loro Dna - scrive nel suo editoriale "Giochi, occasione che Roma ha perso" - Qualcuno ha capito com'è stata presa la decisione? Certo non dal Consiglio, e nemmeno dalla Giunta comunale. Chi era a favore, o contrario? Se utile alla propaganda, lo streaming è un dogma usato anche come manganello; diventa un optional quando può essere fonte di imbarazzo. Funziona sempre. Ma dov'è la differenza con gli altri, a questo punto ce lo dovrebbero spiegare".

Il motto delle Olimpiadi è "L'importante è partecipare" inventato dal barone De Coubertin. Invece da ieri è stato deciso che a Roma l'importante è non partecipare. Temo che a Roma abbia vinto più la paura di cadere di nuovo che la speranza di tornare a volare...Dopo questa vicenda, mi chiedo io, chi darà fiducia all'Italia quando c'è da organizzare qualcosa? by Nessuno

 
 
 

Il dominatore dell'estate 2016

Post n°879 pubblicato il 21 Settembre 2016 da iamnobody2011
 
Tag: Musica

Oggi, 21 settembre, l'estate è ufficialmente finita. Siamo in autunno, perciò mi sembra giusto incoronare oggi, la canzone che più di tutte è stata la "colonna sonora dell'estate". Ognuno avrà certamente la sua, quella che lo ha accompagnato nei bei momenti vissuti in questi tre mesi, magari mentre era in riva al mare oppure mentre stava passeggiando con una bella ragazza o quando stava correndo all'aria aperta per la campagna jesina. 

Avevo già scritto un post sul tormentone estivo, dove avevo segnalato quelle che sarebbero potute essere le canzoni in corsa per questo titolo. Arrivati a questo punto credo sia giusto segnalare le tre che a mio parere hanno dominato l'estate 2016. Non sto parlando di vendite ma di quelle che ho ascoltato di più in radio e che in un certo senso hanno rappresentato la bella stagione.

Al terzo posto ci metto "Sofia" di Alvaro Soler. In effetti non può mai mancare una canzone spagnola in estate, sono due cose che vanno di pari passo. E poi, il bell'Alvaro è uno che ha capito tutto: lui è un bel ragazzo, il motivetto è orecchiabile, il ritornello rimane in testa ed il video è allegro. Cosa chiedere di più ad una canzone? Fa subito estate!

Al secondo posto io ci metto "Can't stop the feeling" di Justin Timberlacke. Il buon Justin nonostante abbia frequentato in giovane età Britney Spears, ha imparato da gente come Timbaland a fare buona musica, quella che ti fa muovere il piedino e che ti mette di buon umore, perché è questo che trasmette subito questa canzone. Sia che uno la senta per radio sia che guardi il video o che la ascolti con le cuffie, ti strappa immediatamente un sorriso. Anche il video, girato con il cast di "Trolls", da questa sensazione di allegria. Good job, Justin!

E al primo posto chi poteva esserci se non quel ragazzino di Kungs con la sua "This girl"? Io l'avevo detto che questo pezzo, partito in sordina, zitto zitto avrebbe conquistato tutti grazie anche al ritornello, che fa molto coro da stadio, di quelli da cantare nelle serate tutti insieme con gli amici. Il video ribadisce il binomio bella ragazza+bella location. In generale "This girl" è un brano adatto a qualsiasi situazione: va bene per la discoteca, va bene per la spiaggia, va bene mentre sei in viaggio con la macchina. E anche la voce della cantante fa la differenza. Spero davvero che Kungs non si fermi qui ma che sforni altri grandi hit, magari una anche in inverno. Buon ascolto! by Nessuno

 
 
 

Un altro singolo di Ligabue

Post n°878 pubblicato il 16 Settembre 2016 da iamnobody2011
 
Tag: Musica

Se questo triste blog si occupasse esclusivamente di pallavolo femminile e di Pieralisi, aprirebbe ad ottobre con l'inizio del campionato e chiuderebbe a maggio, alla fine della stagione sportiva. E poi? Il nulla. In serie B va così, ci si deve adeguare...

Per fortuna che in mio soccorso viene l'altra mia grande passione: la musica, che soprattutto in estate mi aiuta a riempire il vuoto lasciato dalle prilline. Musica buona certo, ma alcune volte anche musica meno buona, come mi è capitato di sentire qualche settimana fa mentre me ne stavo piacevolmente rilassato in spiaggia davanti ad un mare incantevole. La radio annunciò trionfante: "Ecco il nuovo singolo di Luciano, "G come Giungla"!". Ed io: "Oh no!". Però, una possibilità si concede a tutti, perché Ligabue non dovrebbe meritarsela? In fin dei conti non ha fatto del male a nessuno. 

Dopo il primo, il secondo ed anche il terzo ascolto lo posso dire con cognizione di causa: "Oh no! Un altro pezzo di Ligabue!". A me "G come Giungla" non piace, la trovo simile a tante altre canzoni del rocker di Correggio; la cosa preoccupante è che ultimamente comincio anche a trovare fastidiosa la sua voce, troppo graffiata e graffiante. Lo so, non capisco nulla di musica ed un po' me ne vergogno ma questo è il mio pensiero. La radio ce l'ha messa tutta per farmi innamorare di questo pezzo, lo trasmette ad ogni ora del giorno e della notte, è risultata la canzone più passata dalle radio fin dal 2 settembre, giorno della sua uscita ma non c'è verso. 

Dire che Ligabue si è fermato a "Miss Mondo '99" credo sia banale, una delle affermazioni più scontate ma per me è così. Da lì in poi ha fatto sempre degli album con tre-quattro pezzi forti, circondati però da altri...mediocri. Capisco che fare meglio del proprio passato, quando questo si chiama "Buon compleanno, Elvis" ed il suo milione di copie (cifra che nessuno raggiungerà più), non è facile. Tuttavia io credo che il declino di Luciano sia iniziato con il divorzio dalla band con cui registrò proprio quel fortunatissimo album. La nuova non ha la stessa tecnica e lo stesso talento. L'unico sopravvissuto è Federico Poggipollini, che mi è sempre sembrato un chitarrista tutto fumo e niente arrosto. 

Mi pare ovvio che non sarò tra i migliaia di fans che a fine settembre affolleranno il parco di Monza per i due super-concerti di Luciano. Ma credo che tutti riusciranno a sopravvivere anche senza la mia presenza... A lui comunque auguro tutto il meglio che c'è. Sono certo che il nuovo album scalerà presto le classifiche e si piazzerà in vetta, restandoci per lungo tempo; il tour farà in ogni data il sold-out; i fans andranno in delirio per ogni sua canzone ed torneranno a riempire le bacheche di Facebook con i testi delle sue canzoni. Tutto questo senza di me. Buon ascolto. by Nessuno

 
 
 

Prilline alla Notte Azzurra

Post n°877 pubblicato il 11 Settembre 2016 da iamnobody2011
 

Tra i tanti stand che ho girato ieri alla Notte Azzurra c'era anche quello della Pieralisi. Era situato a metà di corso Matteotti. C'erano le bambine del settore giovanile che giocavano nel campo allestito per l'occasione, tutte con la loro maglietta rossoblu Pieralisi. Potevano mancare le prilline della B2? Certo che no! La Notte Azzurra è stata un po' la loro "prima uscita" ufficiale della stagione 2016/17. 

Pieralisi alla Notte AzzurraDopo la classica foto di gruppo tutte insieme nello stand, le ragazze sono passate assieme a coach Luciano anche allo stand di Rve, in piazza Indipendenza, per scambiare qualche battuta con lo speaker Marco Pigliapoco, conduttore del programma Rve Studio Sport. Capitan Lorena Diaz ed i due liberi, Cecconi e Galuppi, si sono alternate al microfono della radio. La foto che ho postato qui (e che si trova sulla pagina facebook Pieralisi Volley) invece, è quella che le prilline si sono scattate al gran completo da Rve. 

Tutto il gruppo, con le ragazzine del vivaio, è anche salito sul palco allestito in piazza Federico II, per presentarsi alla città. A parlare stavolta è stato coach Luciano, in qualità di direttore della scuola di pallavolo. La giornata di ieri ha confermato da una parte il successo della Notte Azzurra, un evento che poche città possono vantare: questa è la forza di una realtà come Jesi, una città sportiva in tutti i sensi, che dietro i grandi campioni della scherma e del calcio, può annoverare tante società che praticano le più disparate discipline. Dalla pallavolo alla boxe, passando per il baseball fino al soft air o il ballo. Sono anche d'accordo con l'assessore Coltorti, che ha sottolinato l'importanza di questa festa proprio per le società più piccole, che possono sfruttarla per farsi conoscere. 

Tornando alla Pieralisi di B2, prima dell'inizio ufficiale del campionato, previsto per sabato 15 ottobre, ci saranno due appuntamenti "amichevoli": un triangolare a Pagliare del Tronto domenica 2 ottobre ed uno sabato 8 ottobre a Bastia Umbra. Saranno due impegni importanti per "scaldare i motori" e prendere confidenza con i ritmi partita. FORZA JESI! by Nessuno

 
 
 

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