Nessuno RossoBlù

Una gara "epica"

Quando una partita può definirsi epica? Quali sono i requisiti per rendere una gara di campionato immortale, una di quelle di cui parleremo ancora a distanza di anni? Il risultato certo, (ricordare le sconfitte è da masochisti...) ma non solo. Il modo in cui quella vittoria è arrivata, la fatica che la squadra ha fatto per raggiungerla, il modo in cui tu hai partecipato all'impresa, se eri lì presente oppure se te ne eri vigliaccamente tenuto a debita distanza. Mettiamoci pure l'ambiente caldo, se parliamo di una trasferta. 

Se questi sono i requisiti per definite una gara "epica", allora Galletti Perugia - Pieralisi di ieri pomeriggio può tranquillamente entrare nella hall of fame delle partite storiche delle prilline, perché nella piccola palestra di Ponte Valleceppi ho assistito a due ore e mezza di agonismo, grandi giocate e scambi infiniti che difficilmente dimenticherò. E questo grazie alle rossoblu ma anche alle padroni di casa, davvero mai dome e con una difesa incredibile: non so quante squadre riusciranno a portare via punti dalla frazione di Perugia. 

La Pieralisi ci è riuscita usando tutte le sue armi, la sua potenza in attacco con Da Col, Diaz e Cerini a fare la voce grossa, ma anche a muro e soprattutto al servizio, fondamentale decisivo nella rimonta del primo set, quando coach Luciano ha buttato nella mischia Jessica Perelli in battuta sul 20-24 e le jesine hanno prima impattato e poi messo la freccia, chiudendo al terzo tentativo (contro i cinque delle locali). 

Vincere un set in quel modo da una grande carica e per un attimo ho pensato che il più fosse fatto. Forse le hanno pensato anche le prilline, che sul 23-19 anziché accelerare per chiudere si sono addormentate ed hanno lasciato rientrare le perugine, che hanno dimostrato un carattere ed una grinta encomiabili. Lì è iniziata praticamente un'altra partita, dove forse più della tattica ha contato proprio la voglia di vincere e la lucidità. Ieri avevo scritto che una delle cose che mi era piaciuta della Pieralisi vista contro Civitanova era stata proprio la sua capacità di non arrendersi neppure quando la situazione sembrava disperata. Ieri quando Perugia ha avuto il suo primo set ball (avevo perso il conto...) la piccola palestra aizzata dallo speaker sembrava una bolgia. Beh, vedere Hawa Bara fare giocate rischiosissime con quella naturalezza, mi ha esaltato, non rassicurato ma fatto capire che le rossoblu non avevano paura. 

La roulette russa dei vantaggi credo giustamente ha premiato la Pieralisi. I punti della vittoria del secondo set sono si arrivati da due errori delle locali ma se ci penso bene, sono errori nati dalla paura per le avversarie e dalla stanchezza: il muro ha invaso perché temeva la bomba di Da Col; il lungo-linea è andato out perché il muro jesino aveva coperto benissimo. Il terzo ed il quarto set sono stati la conseguenza dei primi due. Era impossibile che le due squadre continuassero su quei ritmi ed infatti, la fatica si è fatta sentire. Nel quarto Jesi aveva ancora benzina ed è stata brava a spuntarla.

Dopo due giornate è difficile dire quale piega prendere la stagione rossoblu, quale sarà l'obiettivo ma la partita di Ponte Valleceppi credo alcune cose le ha dette: questa è una Pieralisi che ha carattere, che non molla mai; a livello di individualità gente come Da Col e Cerini sono una garanzia quando la palla scotta; tutte le ragazze, anche quelle della panchina saranno importanti nel corso del campionato. Ah, quasi me ne dimenticavo: Jesi è prima in classifica a punteggio pieno con Rimini...mica male per una neo-promossa... FORZA JESI!!! by Nessuno.