Nessuno RossoBlù

Lente ed nervose

Cosa mi aspettavo da questa prima di campionato della Pieralisi? Che non sarebbe stata una passeggiata ne ero sicuro, perché le prime di campionato non sono mai gare facili, in più l'Olimpia Teodora Ravenna non era un avversario comodo. Però, c'erano diversi aspetti che mi rendevano ottimista sul possibile successo delle rossoblù; in primis il fatto di avere una rosa praticamente identica a quello dello scorso anno (l'unica novità è Laura Canuti), mentre l'estate aveva totalmente modificato il roster romagnolo, anche in virtù di un doppio salto di categoria, dalla serie C regionale alla B1. E l'avvio del primo set, totalmente dominato da Paolucci & co, contro una Teodora pasticciona (nove errori nel parziale), sembrava dare ragione al mio ottimismo. Sembrava, perché già nel finale di frazione, quando oramai i giochi era fatti, Ravenna ha cominciato a cambiare marcia, ad essere più pericolosa con la battuta e ad essere più aggressiva in difesa. Al contrario nella metà campo jesina hanno cominciato a cadere palloni assurdi, la concentrazione in difesa è calata e la ricezione ha iniziato ad arrancare. Inoltre la battuta non ha mai funzionato. La correzione della Divina ha evitato la rimonta nel primo set ma nel secondo c'è stata una sola squadra in campo: l'Olimpia Teodora. In uno strano copia-incolla, questo copione si è riproposto nelle due frazioni successive; il terzo dominato dalla Pieralisi, il quarto da Ravenna, fino al tie break, tutto di marca romagnola. Al di là dei meriti delle ospiti, c'è da interrogarsi: che è successo alle rossoblù?

Tutto parte dalla condizione fisica. A me la Pieralisi è sembrata molto lenta e imballata, mentre Pirro e compagne erano più leggere e reattive. E quando non sei nella condizione migliore per giocare una partita di alto livello come è stata quella di sabato, tutto si complica tremendamente e subentra il nervosismo. Solo così riesco a spiegare quei palloni banali caduti in campo o ancora peggio, quelli battezzati fuori ma ampiamente dentro il rettangolo di gioco. Ma potrei anche citare le tante battute sbagliate (16 contro le 14 delle ospiti), anche da giocatrici come Talità Milletti che in pre-campionato mi aveva impressionato per la potenza e la precisione. Sabato non c'è stata nè la prima nè tantomeno la seconda. E la condizione fisica non ha sicuramente assistito nè Glenda Girini, fermata da un infortunio alla gamba martedì, nè Benedetta Cecconi, recuperata dal problema al piede che gli aveva fatto saltare l'ultima parte del pre-campionato, due giorni prima del debutto. Benedetta ci ha messo tutta la generosità possibile ma non poteva certo fare miracoli. Coach Luciano dice che la squadra è indietro ed ha ragione. Mentre tutti gli altri hanno fatto amichevoli su amichevoli, la Pieralisi si è limitata a quattro - due con la Clementina 2020, Imola e Cesena - più le due del torneo "Moplan" a Moie. Forse troppo poche per pensare di trovare immediatamente il ritmo partita? E la gestione della gara del tecnico di Sassoferrato, che ha limitato al massimo i cambi per far giocare le titolari il più possibile, sembra dare ragione alla mia strampalata tesi. Il problema è che si trattava di una partita ufficiale, non di un allenamento congiunto. FORZA JESI!!! NRB.