E' tempo di fare ordine anzi no pulizia. Presupponendo che non sia plausibile siano gli altri (tutti gli altri) sbagliati, mi pare ovvio ci sia qualcosa, forse più di qualcosa, che non funziona come dovrebbe in me. Forse la mia ostinata necessità di capire oppure la convinzione che col dialogo sia possibile appianare o alleviare dolori, ansie, voragini di solitudini. Anche rifiutare i giochetti del me la tiro, in amor vince chi fugge, il troppo stroppia... Dovrei forse alleggerire e smussare qua e là e fregarmene degli altri e mirare principalmente a ciò che conviene. A me. Un bel sano egoismo con colore di egocenterismo, un po' tronfia in odor di megalomania. Sbruffona piuttosto che simpatica. Ci lavoro da un po'... e qualche volta ci riesco. Certo.. alle 4 di mattina sono ancora sveglia, c'è sempre un prezzo no? Oddio... non è poi tanto diverso da quello precedente, dato che comunque il mio sonno è sempre terribilmente pigro e tarda ad arrivare da sempre.
E' che me la racconto... se qualcuno sta male, corro. Se è necessario aspettare i tempi degli altri, aspetto. Se c'è da capire almeno m'impegno a farlo. Non è l'elenco di pregi ma del mio fallimento. Come la tramuti? Come fai ad essere diversa da questo se è così che si è? E, se all'inizio attrae poi diventa motivo di divisione, allontanamento perchè... piuttosto che provare a capire o ad esserci è più facile scappare. Con scuse... così inverosimili che implicitamente ti rendono pure idiota. E ti senti inadeguata e non per piangersi addosso è che non trovo un modo o un mezzo per sentirmi a mio agio.
E lo psicanalista costa troppo...
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