Creato da Hollow.Eye il 03/09/2010

Giù lungo le costole

Non si torna mai al punto di partenza: meglio ricominciare

 

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non esattamente un post

Post n°14 pubblicato il 10 Febbraio 2011 da Hollow.Eye

 

Le nostre parole sono spesso prive di significato. Ciò accade perché le abbiamo consumate, estenuate, svuotate con un uso eccessivo e soprattutto inconsapevole. Le abbiamo rese bozzoli vuoti. Per raccontare, dobbiamo rigenerare le nostre parole. Dobbiamo restituire loro senso, consistenza, colore, suono, odore. E per fare questo dobbiamo farle a pezzi e poi ricostruirle.

 

[...]

 

 

La ripetizione continua,ossessiva, è uno degli stilemi principali di una lingua totalitaria, laddove il totalitarismo della lingua non va sempre e necessariamente insieme al totalitarismo della forma di governo. E',quella totalitaria,una lingua gonfia di odio e isterismo, che si appropria delle parole e le usurpa, nutrendo con esse le minacce, le allusioni a complotti, i tentativi di creare e seminare tensione; una lingua che dice per poi negare di aver detto; che disprezza i cittadini allo stesso modo degli avversari politici.

 

...tratto da "La manomissione delle parole" di Gianrico Carofiglio

 
 
 
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ULTIMI COMMENTI

Mi mancano le tue parole. Manchi tu.
Inviato da: conocchicrudeli
il 10/01/2012 alle 21:11
 
Visto il link...penso che Baudelaire è sempre il...
Inviato da: pesce.grosso1
il 30/09/2011 alle 10:27
 
bellissimo il titolo del tuo blog
Inviato da: PSICOALCHIMIE
il 08/09/2011 alle 22:42
 
io sono un altro, sintetizza splendidamente Rimbaud.
Inviato da: porno_zombie
il 05/09/2011 alle 12:01
 
sul "quì"
Inviato da: Hollow.Eye
il 26/08/2011 alle 11:32
 
 
 
 

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