Giù lungo le costole
Non si torna mai al punto di partenza: meglio ricominciare
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non esattamente un post
Post n°14 pubblicato il 10 Febbraio 2011 da Hollow.Eye
Le nostre parole sono spesso prive di significato. Ciò accade perché le abbiamo consumate, estenuate, svuotate con un uso eccessivo e soprattutto inconsapevole. Le abbiamo rese bozzoli vuoti. Per raccontare, dobbiamo rigenerare le nostre parole. Dobbiamo restituire loro senso, consistenza, colore, suono, odore. E per fare questo dobbiamo farle a pezzi e poi ricostruirle.
[...]
La ripetizione continua,ossessiva, è uno degli stilemi principali di una lingua totalitaria, laddove il totalitarismo della lingua non va sempre e necessariamente insieme al totalitarismo della forma di governo. E',quella totalitaria,una lingua gonfia di odio e isterismo, che si appropria delle parole e le usurpa, nutrendo con esse le minacce, le allusioni a complotti, i tentativi di creare e seminare tensione; una lingua che dice per poi negare di aver detto; che disprezza i cittadini allo stesso modo degli avversari politici.
...tratto da "La manomissione delle parole" di Gianrico Carofiglio |
Inviato da: conocchicrudeli
il 10/01/2012 alle 21:11
Inviato da: pesce.grosso1
il 30/09/2011 alle 10:27
Inviato da: PSICOALCHIMIE
il 08/09/2011 alle 22:42
Inviato da: porno_zombie
il 05/09/2011 alle 12:01
Inviato da: Hollow.Eye
il 26/08/2011 alle 11:32