Creato da Hollow.Eye il 03/09/2010

Giù lungo le costole

Non si torna mai al punto di partenza: meglio ricominciare

 

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non esattamente un post

Post n°14 pubblicato il 10 Febbraio 2011 da Hollow.Eye

 

Le nostre parole sono spesso prive di significato. Ciò accade perché le abbiamo consumate, estenuate, svuotate con un uso eccessivo e soprattutto inconsapevole. Le abbiamo rese bozzoli vuoti. Per raccontare, dobbiamo rigenerare le nostre parole. Dobbiamo restituire loro senso, consistenza, colore, suono, odore. E per fare questo dobbiamo farle a pezzi e poi ricostruirle.

 

[...]

 

 

La ripetizione continua,ossessiva, è uno degli stilemi principali di una lingua totalitaria, laddove il totalitarismo della lingua non va sempre e necessariamente insieme al totalitarismo della forma di governo. E',quella totalitaria,una lingua gonfia di odio e isterismo, che si appropria delle parole e le usurpa, nutrendo con esse le minacce, le allusioni a complotti, i tentativi di creare e seminare tensione; una lingua che dice per poi negare di aver detto; che disprezza i cittadini allo stesso modo degli avversari politici.

 

...tratto da "La manomissione delle parole" di Gianrico Carofiglio

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Commenti al Post:
Nymphaea_Lotus
Nymphaea_Lotus il 10/02/11 alle 14:11 via WEB
Quantomeno ne hai usate per dirci che ci sei. Ti abbraccio.
 
VenerdiSushi
VenerdiSushi il 10/02/11 alle 14:18 via WEB
Scritto così... appare quasi sussurrato. Fai bene, scrivere certe cose tra un po' potrebbe essere pericoloso. Bentornata.
 
 
Hollow.Eye
Hollow.Eye il 10/02/11 alle 14:22 via WEB
speriamo di liberarcene prima che diventi troppo pericoloso
 
quantodellanotte
quantodellanotte il 10/02/11 alle 14:26 via WEB
senza significato, la parola è perduta.
ps. bisogna anche imparare a non ascoltare :-)
 
 
Hollow.Eye
Hollow.Eye il 10/02/11 alle 14:30 via WEB
parli della seconda parte?se sì,non è questione di non ascoltare, sarebbe vigliacco e non porterebbe a nulla. al contrario, è necessario ascoltare attentamente e smontare
 
quantodellanotte
quantodellanotte il 10/02/11 alle 15:08 via WEB
Se riconoscimao le parole prive di significato ...ascoltarle non credo sia vigliacco ma semplicemente una perdita di tempo :-)))
 
quantodellanotte
quantodellanotte il 10/02/11 alle 15:09 via WEB
mi è sfuggito un non davanti ad ascoltare :-)
 
conocchicrudeli
conocchicrudeli il 10/02/11 alle 17:40 via WEB
Ho sempre pensato che le parole siano l'abito che lasciamo indossare ad un pensiero non il pensiero stesso. E' la mancanza di un'alternativa valida al costrutto letterale che ci imprigiona nell'espressione unica e irrisolvibile. Spesso mi accade di amare più la bellezza delle parole che il loro contenuto...vuol dire che è arrivato il momento di spezzarle in lettere, farle a pezzi come tu dici. (seppure in blu quasi illegibile hai lasciato la tua impronta:))
 
 
Hollow.Eye
Hollow.Eye il 11/02/11 alle 10:55 via WEB
ecco ho cambiato il colore solo per te ;-)
 
   
conocchicrudeli
conocchicrudeli il 11/02/11 alle 11:13 via WEB
...solo per me.:)
 
teti900
teti900 il 10/02/11 alle 18:22 via WEB
buona sera, ben tornata___ mi ha stupito questo non post___ è un luogo più adatto alla poesia, ma sono contenta che anche i poeti e le poetesse stiano ritrovando la voce.
è importante che ad esprimersi siano proprio i più lontani dalla politica (almeno apparentemente lontani).
sentivo che in egitto pare l'abbiano avuta vinta, pagandola cara in termini di vite umane, ma comunque scendendo in piazza, qui vedremo. ciao:)
 
 
Hollow.Eye
Hollow.Eye il 11/02/11 alle 10:57 via WEB
in realtà la politica la seguo seppur non ne scrivo. può piacere o non piacere ma non si può dimenticare che tutte le democrazie siano nate con il sangue.
 
pezzi.divetro
pezzi.divetro il 10/02/11 alle 20:22 via WEB
Mi piace molto l'idea di fare a "pezzi" per poi ricostruire: la sento mia...
Per quanto riguarda il totalitarismo linguistico, lo sento tutto intorno, in un viscido appiccicume linguistico bugiardo e disgustoso, tipico di questi tempi. E' qualcosa, purtroppo, di familiare...
[Bentornata]
 
 
Hollow.Eye
Hollow.Eye il 11/02/11 alle 10:57 via WEB
per il bentornata è ancora un po' presto mi sa
 
spigolo_fragile
spigolo_fragile il 10/02/11 alle 23:37 via WEB
come dire tanto e molto senza dire sia una dichiarazione di esistenza.
 
spigolo_fragile
spigolo_fragile il 10/02/11 alle 23:37 via WEB
come se...
 
 
Hollow.Eye
Hollow.Eye il 11/02/11 alle 10:58 via WEB
mmm...non ho tanto capito....sorry!
 
   
spigolo_fragile
spigolo_fragile il 11/02/11 alle 16:44 via WEB
come al solito....non riesco a spiegare...:)))
 
il_giovanewerther
il_giovanewerther il 11/02/11 alle 01:37 via WEB
Sai rendere fecondi i tuoi silenzi... e tanto più amare le tue assenze!
 
tempesta_e_assalto
tempesta_e_assalto il 11/02/11 alle 12:40 via WEB
ho letto questo saggio perchè seguo Carofiglio e le inchieste dell'avvocato Guerrieri. Pieno di cose vere inclusa questa pagina. bello.
 
lacuradgl0
lacuradgl0 il 14/02/11 alle 11:37 via WEB
..del resto :'Chiamare le cose col loro nome è un atto rivoluzionario'..libro letto con vivo interesse : )
 
pa.oletta
pa.oletta il 14/02/11 alle 14:05 via WEB
rimango più leggera... nonostante sia un post riflessivo... ti auguro che sia per te un buon inizio di settimana, come tu lo desideri... un sorriso. Paola
 
lightdew
lightdew il 16/02/11 alle 14:19 via WEB
ma è l'anima a vibrare nelle parole. possono essere sempre le stesse, ma il tono potrebbe rivelare il cambiamento di un sentimento..;)
 
 
Hollow.Eye
Hollow.Eye il 16/02/11 alle 14:21 via WEB
e ho anche scelto i pezzi da inserire ;-)
 
prasio99
prasio99 il 16/02/11 alle 16:30 via WEB
nonostante l'affannoso sforzo umano, forse il linguaggio, semplicemente, non è adatto a esprimere alcuna verità, nel tentativo, continuamente logora se stesso...
 
jardigno65
jardigno65 il 17/02/11 alle 08:24 via WEB
più che un post!
 
k.way
k.way il 20/02/11 alle 19:18 via WEB
sarà per questo, che adoro il silenzio?
specie se interrotto da brevi e fertili pause. suoni puri ed emozionali. che al silenzio donano senza offendere. autentiche non nella forma, nel timbro o nella metrica, ma nella loro intima essenza. germogli di verità. la cui eco non ha fine. né vergogna. per tal ragione tanto rare. nel bailamme mercenario delle voci.
[La Parola]
 
zag.reus
zag.reus il 20/02/11 alle 19:24 via WEB
Non esiste pensiero senza parola. Provate a pensarlo un pensiero senza parole. L’uomo è innanzitutto un animale linguistico e poi, a causa di questo, un essere razionale. La ripetizione, la reiterazione continua di una parola porta al suo svuotamento di senso, di significato, all’annullamento. È una cosa di cui, facendola magari per gioco, ci siamo resi conto tutti fin da bambini. Questo, però, vale anche per la reiterazione ossessiva di gesti e di pensieri. Questa reiterazione ha un nome preciso: fissazione. I fissati fanno con gesti, azioni e pensieri, a ritmo certamente meno sostenuto, quello che a volte abbiamo fatto per gioco con la reiterazione estenuata delle parole. Il meccanismo è lo stesso, solo che a volte siamo dei fissati senza rendercene neanche conto, proprio perché la ripetizione non è così ravvicinata.
 
zag.reus
zag.reus il 20/02/11 alle 19:27 via WEB
La fissazione, perciò, è già una forma di totalitarismo concentrazionario, in quanto si concentra, si assolutizza solo su certa sequenza di gesti-parole-pensieri, escludendo tutte le altre ricche di altre possibilità di senso, di altre possibili visioni che potrebbero stupirci, rigenerare in noi la meraviglia dell’esistenza. Dunque non basta fare a pezzi le parole e ricostruirle da capo, bisogna infrangere la fissità che ci marmorizza dall’interno. Le parole devono ritrovare il loro gusto poetico, ritmico, musicale, in quanto è chiaro che anche una singola vocale di per sé, da sola, non potrebbe neanche esistere. Può esistere solo in relazione con tutte le altre e questa relazione dà luogo a un movimento di combinazioni, di possibilità sonore, mentali, musicali che solo nella poesia diventa stupore.
 
D.A.F.DeSade
D.A.F.DeSade il 21/02/11 alle 09:33 via WEB
...
 
Edgar777
Edgar777 il 26/02/11 alle 16:17 via WEB
condivido. anche se certe volte la ripetizione è canto e poesia. ma questa è un'altra storia. :)
 
 
zag.reus
zag.reus il 27/02/11 alle 18:50 via WEB
Sono d’accordo, nel canto e nella poesia alcuni elementi tornano ma dopo che una o più variazioni li hanno interrotti. Tornano non perfettamente identici a prima, ma arricchiti dalla scia di queste variazioni. Perciò, non è poi tanto un'altra storia, anzi...
 
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