Creato da jennyk2 il 11/02/2005
La mia vita a metà tra due mondi

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« Bianco e neroIl mare della memoria »

Le donne dal fazzoletto bianco in testa 

Post n°10 pubblicato il 27 Dicembre 2005 da jennyk2
 

La memoria di un passato offeso rivive nella testimonianza e nelle innumerevoli iniziative delle madri di Plaza de Mayo.

 A distanza di tanti anni, nel luogo simbolo dell’indipendenza del paese, un gruppo sparuto ma perseverante di donne continuano a riunirsi un giorno prefissato della settimana per rivendicare ciò che di più caro gli è stato ingiustamente tolto con la forza e la violenza, da un potere che vedeva il diverso un nemico da eliminare.

Sono il baluardo di una memoria tradita dalle leggi di una democrazia costruita su fragili fondamenta che cerca di fare tavola rasa della storia a nome di una presunta riappacificazione sociale.

Con la loro presenza, con la loro testimonianza, queste donne non urlano vendetta ma chiedono semplicemente giustizia, il sacrosanto diritto di sapere sulla triste sorte toccata ai loro figli, ai loro nipoti, colpevoli solo di essere stati voci contrarie al regime dei generali.

Studenti, operai, professori, intellettuali, un variegato mondo di persone di diversa estrazione, scomparse senza lasciare traccia di sé, vittime anonime della brutalità di un destino infame, che queste piccole, grandi e coraggiose donne non smetteranno mai di cercare...

 
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Commenti al Post:
Kepler70
Kepler70 il 27/12/05 alle 15:25 via WEB
...è incredibile che in avamposto della illuminata,razionale e libera società occidentale com'è l'Argentina(un avamposto oltreatlantico,intendo)siano potute accadere queste cose.Tutavia quelle donne,quei fazzolettti bianchi sono lì a ricodarci la parte migliore della nostra civiltà,quella che resiste e non cede anche quando la nostra Storia fà qualche passo indietro...
(Rispondi)
grechu
grechu il 27/12/05 alle 16:25 via WEB
non e vero che los desaparecidos non abbiano lasciato tracie di loro(forse fisicamente).C'e una generazione che incomincia a conoscere quel masacro delle dittature e non grazie a las MADRES e LAS ABUELAS. Grazie al governo di "K",incomincia finalmente ad uscire tutto fuori.Dobbiamo parlare di queste cose,dobbiamo farle conoscere al mondo intero.Lo sai che una deLAS MADRES e stata sepolta in Plaza de Mayo?
(Rispondi)
grechu
grechu il 27/12/05 alle 16:33 via WEB
Scusa, io vivo in liguria di ponente,exactamente en RIVA LIGURE provincia di IMPERIA.Donde vivis vos?
(Rispondi)
jennyk2
jennyk2 il 27/12/05 alle 16:50 via WEB
ciao grechu, sì è vero il governo di K ha fatto di più e rappresenta senz'altro un avanzamento rispetto a quello di M, ma l'opera delle 'madres' e le 'abuelas' risale da molto prima... grazie per avermi fatto visita!
(Rispondi)
grechu
grechu il 27/12/05 alle 18:46 via WEB
sei nata nel 71,se non sbaglio.O sia che a le prime ronde,forse aveve 6ò7 anni.mi ricordo quando tutto un popolo festeggiava il mondiale 78,ceranno poche pazze,che si giocavanno la vita. Pero mi ricordo bene che la squadra olandese di calcio ,non partecipo ai festeggiamenti ufficiali,erano andati a dar manforte e apoggio a quelle pazze,che con ASUZENA a la testa,gridavano per far sapere al mondo cosa faccevanoi dittatori.Erano anni che non parlavo di queste cose
(Rispondi)
 
jennyk2
jennyk2 il 27/12/05 alle 20:34 via WEB
ciao grechu, anch'io ho presente benissimo il mondiale del '78 però ricordo certi particolari della politica di allora.... E poi a scuola, ci rincretinivano... saludos desde Génova ;)
(Rispondi)
chiaradavinci
chiaradavinci il 30/12/05 alle 11:07 via WEB
la cosa che più mi ha sconvolto sono le storie dei nipoti delle madri della Plaza de Mayo, i figli dei desaparecidos che sono stati adottati dai carnefici dei loro genitori ed educati all'odio per le loro famiglie e per gli ideali per i quali sono morti i loro padri e le loro madri. è un atto di una crudeltà incredibile. disumano. aggiungo il link a un articolo di Peacereporter scritto da Massimo Carlotto http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idpa=&idc=3&ida=&idt=&idart=2894 che ha scritto anche un romanzo, "Le irregolari", da cui è stata tratta l'opera teatrale "Più di mille giovedì" sempre sulla storia delle madri. imperdibile. finché ci saranno donne come loro, ci sarà speranza di giustizia al mondo.
(Rispondi)
 
jennyk2
jennyk2 il 30/12/05 alle 14:48 via WEB
cara chiara grazie per il tuo graditissimo intervento; sì, è una 'tragedia nella tragedia', anche perché molti di loro non sanno nemmeno di essere i figli adottivi dei loro carnefici...
(Rispondi)
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