Il Blog di JK

Vorrei poter essere come il tempo che scorre via inesorabile verso il nulla, l’infinito  o verso le distese verdi e le colline dolci del mio paese lontano, via da questa città che conserva solo le rovine ammuffite del suo antico e glorioso passato e che non mi appartiene, dove si fa scempio di una natura tra le più meravigliose, dove si vive ammucchiati come sardine in scatola, dove tutto è confinato in spazi ristretti, dove manca lo spazio mentale e si fugge via dalle idee nuove e dagli accenti diversi di coloro che per svariate circostanze vi abitano.

Città di porto, dall’aria quasi mitica nei ricordi di mio padre, meta di tanti alla ricerca di un futuro più giusto, un tempo aperta, intraprendente, cosmopolita, ma ora chiusa, irretita in sè stessa, dal temperamento austero, dove però per caso ho conosciuto te, che con la tua infinita dolcezza, il tuo carattere solare e la tua voglia di scoprire hai conquistato il mio cuore e hai messo le radici a chi voleva solo volare….