Creato da: flussodicoscienza28 il 07/06/2011
è una tecnica utilizzata nella narrativa; consiste nella libera rappresentazione dei pensieri di una persona così come compaiono nella mente, prima di essere riorganizzati logicamente in frasi.

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« PostImpressioni di settembre »

cancellare la memoria

Post n°24 pubblicato il 06 Settembre 2011 da flussodicoscienza28
 

Come si possono cancellare parole impresse nella mente?

Se lo chiedeva ogni giorno. Poteva cancellarli quei messaggi, quelle mail; ma non sarebbero mai veramente scomparsi.Ogni singola parola era impressa nella sua mente. E fu in quel preciso momento che si ricordò di quel film visto un paio di anni prima...
Se mi lasci ti cancello.
La storia era pressapoco questa: un ragazzo e una ragazza stanno insieme per un anno. Ad un certo punto lei decide di lasciarlo. E per dimenticarlo definitivamente va in una clinica che cancella i ricordi. Ma nn tutti, solo quelli che tu vuoi cancellare.

Ecco, ora lei era in cerca di quella clinica. Perchè l'unico passo che poteva fare era quello: farsi cancellare un pezzo della sua vita.
Vi sbagliate, se pensate che si fosse fermata. Lei continuava a camminare, certo a volte volgeva lo sguardo dietro di sè; ecco perchè voleva qualcosa di drastico. Un gesto che non avrebbe più segnato un ritorno. Anche se questo voleva dire dimenticare una parte di se.

Non ne parlava più. Si era chiusa nel suo silenzio. E solo lei sapeva che prima o poi, inevitabilmente sarebbe esplosa. Ancora una volta.  
Voleva solo aprirsi il cranio, prelevare quella parte del cervello che immagazzina i ricordi e gettarla via come spazzatura. Era così difficile?  

Si, lei stava andando avanti. Aveva scelto di proseguire il cammino da sola. Ma non era semplice. Non era semplice perchè più i giorni passano piu aumentava la consapevolezza che lui era la persona che voleva accanto. Lei voleva essere la persona che avrebbe visto la mattina prima di andare a lavoro. La persona da chiamare quando quei "momenti no" irrompevano con forza nella sua vita. Lei voleva semplicemente stargli accanto. E cosa c'era di sbagliato in questo? Nulla.
Ma lui l'aveva fatta fuori. Era rimasta fuori i cancelli del suo mondo. Lui era andato via prima ancora di aprirli. Eppure lei l'aveva visto, aveva visto quell'istante in cui lui, con le mani in tasca aveva preso le chiavi; ma poi aveva fatto un passo indietro. Si era voltato e lei era rimasti lì, ad osservare la sua schiena mentre si allontanava.

 

 
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