Creato da: flussodicoscienza28 il 07/06/2011
è una tecnica utilizzata nella narrativa; consiste nella libera rappresentazione dei pensieri di una persona così come compaiono nella mente, prima di essere riorganizzati logicamente in frasi.

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« stanchezzaDialoghi »

Il risveglio

Post n°18 pubblicato il 28 Luglio 2011 da flussodicoscienza28
 

Prime luci dell'alba. I raggi del sole irradiavano la stanza. Tutta la mansarda era inondata di una luce meravigliosa, calda, una luce che ti faceva stare bene.
I loro corpi erano intrecciati.Dormivano l'uno nelle braccia dell'altro; come se quella dovesse essere l'ultima notte, come se dovessero dirsi addio e non volevano sprecare un secondo, volevano avvolgersi nei loro corpi per sentirne l'odore, e, poi, poterlo portare con loro per sempre.

Suonò la sveglia. Lei cercò con una mano di spegnerla ma non ci riuscì; allora lui allungò il suo braccio sei la solita imbranata le disse e spense la sveglia. Lei lo guardò, si guardarono. Allora decise di alzarsi....dove vai? gli disse - preparo la colazione, tu rimani ancora a letto. Sei così bella! Sorrise.Lei si sentiva bella solo davanti ai suoi occhi. Si alzò, indossò la sua camicia ed entro in doccia. 

Lui non si era limitato a preparare la colazione. Aveva fatto qualcosa in più. Aprì l'armadio e da sotto un cumulo di t-shirt, pantaloni e camice tirò fuori un enorme quadro. Lo posizionò ai piedi del letto. Era avvolto in una carta color avorio e legato con un grande fiocco rosso. Accanto al fiocco un biglietto con scritto a te, che hai reso la mia vita degna di essere vissuta.

 Lui l'amava. L'aveva amata fin dal primo giorno che la incontrò; in quel bar nel centro di new york mentre facevano colazione. Lui credeva nel destino. Quante possibilità avevano due ragazzi di incontrarsi in una metropoli immensa come quella newyorkese? Lui era lì per lavoro e lei, semplicemente in vacanza con delle amiche. Quella mattina si trovò in quel bar per caso; avevano spostato un appuntamento di lavoro e così decise di fermarsi a prendere un caffè. Cerano decine di persone, ma lui notò lei. Da quel giorno e per tutta la settimana trascorsero molto tempo insieme con la promessa poi di rivedersi una volta ritornati in Italia. E quella promessa l'avevano mantenuta. Anzi, avevano fatto molto di più, erano andati a vivere insieme. Dopo solo una settimana che si conoscevano, loro erano andati a vivere insieme.
E tutto era meraviglioso, emozionante, passionale.
E nessuno lo capiva. Siete dei pazzi - continuavano a ripetere i loro amici

Si voltò. - Dai vieni qui. - disse lui guardandola.
Allora lei si avvicinò e si sedette accanto a lui. Prese il bigliettino lo aprì: se potessi tornare indietro, chiedere di vivere ancora una volta quest'ultimo anno trascorso con te.
Aprì il suo regalo. Lo fece con tanta delicatezza che ogni gesto era  armonioso con gli altri. Quel regalo rappresentava la loro storia. Era una foto scattata in uno degli innumerevoli viaggi di lavoro che facevano insieme. In quella foto c'erano loro due. Felici, sorridenti. - tu ami il bianco e nero e per quanto fossero belli i colori di questa foto ho deciso di regalartela così, senza colori. 
Lei lo guardò in modo strano...
- tu riesci a vedere i colori dove non ci sono. 
Sapeva esattamente cosa voleva dire. 
- Quando la nostra storia è finita, tu mi hai detto: "dammi un valido motivo per perdonarti, dammi un motivo per non distruggere ciò che avevamo!"
Ci ho pensato tanto a quella frase. Ho pensato così tanto da passare intere notti senza dormire. Poi mi sono reso conto che avrei potuto anche scriverti un libro, tu non mi avresti mai creduto. Allora ho deciso di fare l'unica cosa che mi riesce bene; trasformare in immagini le mie emozioni. Davanti ai tuoi occhi hai l'unico motivo per cui vale la pena vivere con me!

 
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Commenti al Post:
wonderful.life_83
wonderful.life_83 il 28/07/11 alle 22:14 via WEB
spesso non riusciamo ad esprimere le nostre emozioni o molto spesso gli altri non vogliono capire o non cercano di farlo...quando una storia finisce ancora di piu si cerca di scavare dentro per trovare un valido motivo per capire come il vaso si sia rotto per poterlo aggiustare ma non ci resta altro a volte che aiutare noi stessi ad andare avanti
(Rispondi)
 
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