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Il Cervo 

Post n°16 pubblicato il 22 Settembre 2008 da Jack.Stig
 
Tag: ANIMALI
Foto di Jack.Stig

I maschi adulti possono essere lunghi sino a 2,50 m (esclusa la coda
che non supera i 20 cm) e alti, al garrese, sino a 2,00 m, con un peso
che va da 80 a più di 150 kg. Il tronco appare snello e allungato,
leggermente rientrante nella regione inguinale; la spalla è arrotondata
e muscolosa; il petto è largo e la groppa è diritta e potente. Il
collo, lungo, piuttosto sottile e un poco compresso, sostiene alta la
testa, allungata e larga all'occipite, con la fronte infossata tra gli
occhi. Il muso, diritto, va assottigliandosi, e gli occhi, di media
grandezza e vivacissimi, hanno le pupille ovali. I lacrimatoi,
piuttosto grandi, formano una specie di infossatura allungata, che
scende verso gli angoli della bocca con le pareti interne secernenti la
caratteristica sostanza oleosa, di cui il cervo si libera, soffregando
la testa contro la corteccia degli alberi. Le orecchie sono lunghe,
larghe e assai mobili. Gli arti, di media altezza, si presentano
sottili ma robusti, con zoccoli stretti e appuntiti, mentre gli
unghioli delle dita posteriori sono ovali, troncati all'estremità e non
toccano il suolo se non nella corsa. Il mantello, aderente e liscio, è
composto di peli setolosi e di fine lanugine, che si allunga
notevolmente sulla coda, mentre sul labbro superiore e intorno agli
occhi crescono serie di lunghe setole. La colorazione del mantello
subisce variazioni a seconda delle stagioni, del sesso e dell'età degli
individui: il mantello estivo appare brunastro, mentre in inverno è
grigio-bruno, con un pelo notevolmente infittito. Nelle femmine, i
medesimi colori vanno schiarendosi, come se sbiadissero, e i giovani
presentano un abito rossastro con macchie bianche che tendono a
scomparire con l'età. Le corna rappresentano la principale
caratteristica dei maschi e, certo, uno dei fenomeni biologici più
interessanti. Tra il settimo e l'ottavo mese di vita, infatti, ciascuna
delle due apofisi frontali del cerbiatto comincia a inarcarsi,
costituendo una sorta di protuberanza permanente che aumenta di volume
ogni anno, restando sempre ricoperta di pelle. Alla fine del primo
inverno, sulla rosa compare la prima punta, anch'essa protetta da uno
strato di pelle, detta velluto; in luglio essa raggiunge il suo massimo
sviluppo, ossificandosi. Al suo secondo anno di vita, il giovane cervo
subisce la decalcificazione della base delle sue prime corna che, al
minimo urto contro un ostacolo, si staccano e cadono. Il fenomeno si
ripete, da qui innanzi, regolarmente ogni anno: le corna cadono ma
sulla rosa se ne formano di nuove, che raggiungono le dimensioni
massime entro quattro mesi, sempre ricoperte di pelle, detta in
velluto. Anno per anno, il numero dei rami che si dipartono dall'asta
va aumentando di qualche unità per ciascun corno. Dopo 7 anni, i rami,
o palchi, sono in numero variabile da 6 a 11, e non ne spuntano più
altri. Quanto alle dimensioni e al peso delle corna, si nota una
considerevole variabilità individuale. In generale, la lunghezza va da
un minimo di 70 cm a un massimo, peraltro eccezionale, di 1,30 m. Il
peso delle corna, negli individui adulti, è, in media, di 8-10 kg.
da wikipedia

 
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