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Post N° 89

Post n°89 pubblicato il 09 Gennaio 2008 da DocGull

NUOVI MOVIMENTI TRA ISRAELIANI E PALESTINESI, PROSSIMA LA LIBERAZIONE DI

MARWAN BARGHOUTI?

____________________

Argomenti (tags) dell'articolo:

 immagine PALESTINA 9  immagine ISRAELE 8

____________________

Interessante articolo del Jerusalem Post del 7 gennaio su Marwan Barghouti.

Come i lettori di Geopoliticando ricorderanno (Articolo Palestina 4, Israele 3, Arabia Saudita2) Barghouti  è il principale leader di Al Fatah, dopo Abu Mazen.

Barghouti è considerato un importante interlocutore anche in Europa e negli Stati Uniti, ma è prigioniero degli israeliani dal 2002, i quali lo accusano di aver partecipato (probabilmente l’accusa è corretta) ad alcuni omicidi di cittadini di Tel Aviv.

Tuttavia Barghouti è considerato un eroe dal suo popolo e la sua liberazione potrebbe portare a rendere più accettabili alcune rinunce ai palestinesi (come l'impossibile diritto al ritorno).

Geopoliticando ritiene che la carta della liberazione di Barghouti non è stata ancora giocata da Israele, magari anche per riavere indietro caporale israeliano Gilad Schalit, prigioniero dei palestinesi ormai da mesi.

Soprattutto in questa fase dove Israele e gli Stati Uniti sono orientati a legittimare fortemente Abu Mazen contro Hamas, giocando carte importanti per il raggiungimento di un accordo di pace, la liberazione di Barghouti potrebbe avvicinarsi.

Non siamo convinti quindi che le dichiarazione di circostanza rilasciate da Olmert al Jerusalem Post, che la liberazione non è in agenda, sia la “verità vera”.

In realtà a parlare di nuovo di questo scambio è il quotidiano libanese, in lingua inglese Al-Hayat (in realtà, coem citato dal Jerusalem Post, “London Based”). I palestinesi avrebbero richiesto anche la liberazione del terrorista libaneset Samir Kuntar e il terrorista Palestinese Amna Muna che si sono però macchiati di atroci delitti anche contro bambini e ragazzi israeliani. Israele avrebbe quindi (giustamente) rifiutato tale allargamento ma non si sarebbe rivelata, appunto, così contraria alla liberazione di BargHouti.

A parlare, sempre secondo Al-Hayat, sarebbe stata una fonte egiziana secondo la quale persino il leader di Hamas, Khaled Mashaal, andrà presto in Egitto per discutere di questo eventuale scambio.

Ora, al di là della veridicità dei particolari riportati dalla fonte, non c’è alcun dubbio che Israele a questo punto ha un doppio interesse nella liberazione di Barghouti:

  • uscirebbe certamente rafforzato il governo di Abu Mazen visto che Bargouti è un pieno  e leale sostenitore di Al Fatah;

  • Israele ne avrebbe certamente in cambio la liberazione di alcuni soldati israleliani nelle mani dei palestinesi, con grande soddisfazione in Patria.

Come sempre a cercare di far saltare un eventuale accordo ci penserà chi è contro questo avvicinamento, Hamas da una parte e i partiti di estrema destra israeliani, dall’altra.

PER CHI VUOLE SAPERNE DI PIU’:

MARWAN HASSIB HUSSEIN BARGHOUTI:

È membro del Consiglio Legislativo Palestinese - ove fu eletto nel 1996 - e segretario generale di Al Fatah per la Cisgiordania.

Tornato in Palestina nel 1994, dopo gli accordi di Oslo, si propose come uomo del dialogo con Israele.

Convinto che il processo di pace di Oslo possa portare a un totale ritiro di Israele dai territori occupati e alla fondazione di uno stato palestinese indipendente con capitale Gerusalemme, incoraggia stretti rapporti con i leader israeliani favorevoli alla creazione di due stati separati indipendenti e sovrani.La "stagione del dialogo", tuttavia, si conclude per Barghouti nel 1998 quando - proseguendo l'espansione dei coloni israeliani nei territori - porta a compimento il suo personale processo di identificazione con il diffuso sentimento popolare che vede gli accordi di Oslo come un vicolo cieco per la causa palestinese.

Barghouti sintetizzò allora la nuova strategia di lotta con un celebre ragionamento: "Abbiamo tentato la strada dell'Intifada per sette anni, senza negoziare; poi abbiamo negoziato per sette anni, senza Intifada. Ora, forse, dobbiamo tentarle entrambe contemporaneamente"

Accusato di omicidio e condannato a cinque ergastoli dalla giustizia israeliana con una sentenza del Luglio 2004, Marwan Barghouti giace in carcere dal 15 Aprile 2002, quando fu catturato, a Ramallah, con un blitz dell'esercito di Tel Aviv. Dal carcere, pur consapevole di poter ambire alla leadership di Al Fatah, e non solo, ha sostenuto la candididatura di Abu Mazen a Presidente dell’Autorità palestinese.

Insomma le condizioni in questo momento ci sono tutte, le parti in causa ragioneranno sul momento più opportuno per procedere.

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etnego
etnego il 09/01/08 alle 19:33 via WEB
Se si pacifica la Terrasanta, si pacifica tutto il Medioriente. Preghiamo per questo.
 
 
DocGull
DocGull il 09/01/08 alle 23:45 via WEB
E' in questo senso il viaggio di Bush di questi giorni in Medio Oriente. L'obiettivo è di dare continuità ai buoni auspici della conferenza di Annapolis (di cui i lettori di Geopoliticando possono leggere in "Premesse e risultati della Conferenza di Annapolis - Palestina 8 - Israele 7). Il tutto è di estrema difficoltà, ripeto quanto dico da tempo, ci sono elementi sia tra gli israeliani che tra i palestinesi che non vogliono la pace ma la guerra, unico loro obiettivo è la distruzione dell'avversario. Piaccia o non piaccia una parte consistente di Hamas ha questo obiettivo, così come anche partiti di governo israeliani. E' costoro che è ora di mettere da parte, purtroppo hanno importanti alleati (Iran per Hamas).
 
   
kaoxing
kaoxing il 10/01/08 alle 10:22 via WEB
Marwan Barghouti è una personalità, fortemente laica e socialmente avanzata, che può certamente influenzare la lotta di liberazione del popolo palestinese. Chiuderlo in carcere non è stata una mossa "stretegicamente" azzeccata. A meno che - e non è certo una possibilità da escludere - Israele voglia sfruttare l'estremismo islamico - uso un linguaggio non mio - per giustificare la stretta sui bantustan palestinesi.
 
     
DocGull
DocGull il 10/01/08 alle 12:59 via WEB
Credo invece che Israele abbia ben chiara la necessità di liberare Barghouti mentre non vedo tutto questo desiderio di dare forza ai propri nemici. Sulla liberazione ritengo si stia aspettando il momento migliore ma le trattative, a mio parere e come ho scritto, sono pienamente in corso.
 
     
kaoxing
kaoxing il 10/01/08 alle 13:46 via WEB
avere un nemico - la storia insegna - è un'ottima strategia per giustificare anche le azioni più scellerate. E' una semplice legge che sostiene la creazione del consenso. Nonè un desiderio di dare forza ad un nemico - che forte non è - ma di mantenerlo come costante spauracchio per mantenere consenso, all'interno come all'esterno.
 
     
DocGull
DocGull il 11/01/08 alle 14:38 via WEB
La storia insegna anche che di solito ad inventarsi nemici sono regimi totalitari che per aumentare il consenso interno, distraendo i propri cittadini, creano il nemico esterno. Non mi sembra che la situazione si addica ad Israele e lo statuto di Hamas, che prevede la distruzione di Israele, non lo ha scritto nessun governo israeliano.
 
 
kaoxing
kaoxing il 10/01/08 alle 10:19 via WEB
certo, da che mondo è mondo la preghiera ha risolto tutto. Va bene preghiamo come pregavano i crociati. Amen. Dalle analisi di geopolitica siamo passati al catechismo del sabato pomeriggio. Caro Doc, invece di perdere tempo a documentarti per le tue analisi, sulle quali si innesta la discussione, fatti una bella preghierina e così ti lavi la coscienza. Siamo al ridicolo.
 
   
DocGull
DocGull il 10/01/08 alle 12:58 via WEB
Mi sgugge il significato di tanta ironia. Se un lettore parla di pregare è libero di farlo ma non per questo tale atteggiamento è la posizione di Geopoliticando. Non vedo quindi cosa c'entrino le mie analisi con la volotnà di un lettore di pregare.
 
     
kaoxing
kaoxing il 10/01/08 alle 13:47 via WEB
infatti, non c'entrano nulla.
 
     
kaoxing
kaoxing il 11/01/08 alle 15:24 via WEB
Israele non è certo uno Stato totalitario, si limita ad essere uno stato confessionale e coloniale. Domanda: chi come spauracchio ha inventato le armi di distruzione di massa di Saddam per creare consenso ad una guerra? Uno stato totalitario?
E poi, Hamas ha tolto dal proprio statuto il riferimento alla distruzione dell'entità sionista.
 
     
DocGull
DocGull il 12/01/08 alle 12:12 via WEB
Ad "inventare" le armi di distruzione di massa sono stati gli errati rapporti di analisi di intelligence di un paese democratico.Questi rapporti hanno compiuto tutto il loro iter fino al potere esecutivo. Il potere esecutivo non ha inventato di sana pianta, la differenza è quindi evidente. Devo anche aggiungere che purtroppo (senza ironia) disponi di un'informazione errata sullo statuto di Hamas il quale contiene ancora, in bella evidenza, l'obiettivo di distruggere Israele.
 
     
kaoxing
kaoxing il 12/01/08 alle 13:04 via WEB
E come mai la Cia non sapeva nulla delle foto mostrate da Colin Powell al Consiglio di Sicurezza? Come mail il Whashington Post riferì delle volontà imposta dal gabinetto Bush ai servizi segreti per appensantire i rapporti? Come mai non si diede credito ai rapporti degli ispettori Onu? Forse perchè la guerra la si voleva fare e per farla qualchecosa si doveva inventare. la differenza era evidente. Un potere esecutivo è responsabile o no delle sue scelte? Non credo che il gabinetto Bush non controllasse le fonti: vuoi veramente dipingerli come una manica di imbecilli pronti a bersi di tutto? Senza ironia, dimmi a quale statuto di Hamas ti riferisci? e se possibile inviami anche in privato il link. Ciao
 
     
DocGull
DocGull il 12/01/08 alle 14:47 via WEB
Il fatto che lo dica un quotidiano non significhi che sia vero, come naturalmente non significhi che sia vero ciò che dice un Presidente. Ed è anche ragionevole pensare che ci siano state pressioni indebite sugli analisti che hanno dimostrato diessere cattivi analisti. il fatto però è uno solo, l'intervento è nato dalle loro analisi.
 
     
kaoxing
kaoxing il 12/01/08 alle 14:11 via WEB
ho riletto lo statuto, rivisto anche dopo le recenti elezioni, e le parole "distruzione dell'entità sionista" non ci sono più. In rete si trova quello dell'88 e anche in questo un poco vecchiotto si parla più che altro di lotta di liberazione. Mi giri se riesci la tua versione? Mi interessa. Ciao e buon lavoro
 
     
DocGull
DocGull il 12/01/08 alle 14:50 via WEB
In questo blog ognuno è libero di esprimere il proprio parere ma è ASSOLUTAMENTE VIETATO fare disinformazione! Non accetto che leggendo il mio blog qualcuno possa pensare che lo statuto di Hamas non contenga il riferimento alla distruzioni di Israele. Deve essere chiaro a tutti i lettori che lo contiene eccome e lo contiene nelle premesse: "Israel will exist and will continue to exist until Islam will obliterate it, just as it obliterated others before it" (The Martyr, Imam Hassan al-Banna, of blessed memory"). Oblitarate: distruggere completamente, annichilire, annientare. Non c'è stata alcuna modifica allo statuto del 1988, quello a cui fa riferimento kaoxing (spero in buona fede) non è lo statuto ma il manifesto programmatico per le elezioni del 2006, documento che non ha nulla a che spartire con lo Statuto!
 
     
kaoxing
kaoxing il 14/01/08 alle 08:10 via WEB
Ma quello che citi è un versetto del Corano presente come cappello introduttivo. In quale articolo, nel paragrafo obiettivi, trovi l'obiettivo "distruzione di Israele"? In nessuno. Non si tratta di disinformazione, ma di commento un poco fazioso forse. Scambiare un versetto del corano di 1500 anni fa con un obiettivo programmatico NON E' CORRETTO.
 
     
kaoxing
kaoxing il 14/01/08 alle 08:17 via WEB
Anche questo deve essere chiaro ai lettori: negli obiettivi programmatici dello statuto di hamas NON E' PRESENTE la distruzione dello Stato di israele. Credi che sia una cosa di poco conto? L'informazione deve essere garantita con una disamina profonda che (non sono ironico) valuti l'intera economia di un documento che, mi pare ovvio, deve essere letto anche con l'effettiva pratica del movimento e integrato, altrimenti l'operazione è parziale, con i documenti programmatici dello stesso. Tanya Rheinardt, docente univestitaria isrealiana e storico del conflitto isralo-palestinese, nel suo ultimo libro esprime chiaramente questo.
 
     
franco_picchio
franco_picchio il 14/01/08 alle 08:46 via WEB
nei principi fondativi del Likud c'è la "Grande Israele" tratta dalla Bibbia: dobbiamo quindi credere che il Partito in oggetto voglia cancellare Siria e Giordania una volta al potere? Ovviamente no! Imparzialità vorrebbe che i media trattassero gli statuti allo stesso modo. Quello di hamas, un movimento che sia chiaro giudico pericoloso per la causa palestinese, come dice kaoxing, negli obiettivi della propria lotta non prevede la distruzione di israele. Su questo si fa disinformazione. D'altronde per giorni hanno parlato di gravi incidenti tra la marina iraniana e quella Usa e, alla fine, è stata tutta una "burla".
 
     
franco_picchio
franco_picchio il 14/01/08 alle 09:24 via WEB
mi riferivo, ovviamente, negli obiettivi citati nello statuto e nei documenti elettorali. Discussione interessante quanto il blog.
 
     
kaoxing
kaoxing il 14/01/08 alle 09:26 via WEB
questa del likud non la sapevo!
 
     
franco_picchio
franco_picchio il 14/01/08 alle 09:27 via WEB
la mia tesi di laurea è sul sionismo. Un ottimo libro è questo: "The Land Beyond Promise: Israel Likud and the Zionist Dream".
 
     
DocGull
DocGull il 14/01/08 alle 10:06 via WEB
Chiarisco una cosa, i prossimi messaggi di disinformazione saranno cancellati. Non intendo continuare una discussione che si è chiusa nel momento in cui ho riportato la premessa dello Statuto di Hamas che prevde chiaramente la distruzione di Israele. Il dibattito va fatto sulla soggettività non sui fatti chiari e netti come questo. Non me ne frega niente se è un versetto del Corano (ne dubito visto che è citato Israele), in ogni caso li si dice che l'islam distruggerà Israele e quetsa cosa sta nello Statuto di Hamas, chiaro il concetto?
 
     
franco_picchio
franco_picchio il 14/01/08 alle 10:12 via WEB
quella che tu chiami disonformazione io la chiamo ricerca e approfondimento. Il tuo concetto di disinformazione è personale, ma il blog è tuo e fai come credi. Non mi hai risposto, però, sul principi del Likud.
 
     
DocGull
DocGull il 14/01/08 alle 10:34 via WEB
Il Likud è un partito poltiico israeliano. Non dubito che faccia il riferimento che riporti ma dire che ciò comporti la volontà di distruggere i vivini è una tua interpretazione. Infatti una grande Israele è un concetto che può risultare fastidioso ma non si tratta di una espressione oggettiva come quella contenuta nello statuto di Hamas. Lo stesso ministro D'Alema in una recente intervista ricordava il problema dello statuto di Hamas e non certo la problematica del Likud che evidentemente la comunità internazionale interpreta come faccio io.
 
     
franco_picchio
franco_picchio il 14/01/08 alle 10:13 via WEB
è un versetto del Corano: Corano 3, 110-112. Non farla tu la disinformazione.
 
     
franco_picchio
franco_picchio il 14/01/08 alle 10:19 via WEB
Questa la trauzione dei versetti (ed. Newton compton): tra l'altro non si parla di distruzione, ma di avvilimento:
110 Voi siete la migliore comunità che sia stata suscitata tra gli uomini, raccomandate le buone consuetudini e proibite ciò che è riprovevole e credete in Allah. Se la gente della Scrittura credesse, sarebbe meglio per loro; ce n'è qualcuno che è credente, ma la maggior parte di loro sono empi. 111 Non potranno arrecarvi male, se non debolmente; e se vi combatteranno, volteranno ben presto le spalle e non saranno soccorsi. 112 Saranno avviliti ovunque si trovino, grazie ad una corda di Allah o ad una corda d'uomini . Hanno meritato la collera di Allah, ed eccoli colpiti dalla povertà, per aver smentito i segni di Allah, per aver ucciso ingiustamente i Profeti, per aver disobbedito e trasgredito.
 
     
DocGull
DocGull il 14/01/08 alle 10:42 via WEB
Non so a quali versetti faccia riferimento franco. Per i lettori sono costretto nuovamente a porre alla loro attenzione l'uncico fatto oggettivo che è la seguente frase contenuta nelle premesse dello Statudo di Hamas, di quello stiamo parlando non di altri documenti di Hamas: Deve essere chiaro a tutti i lettori che lo contiene eccome e lo contiene nelle premesse: "ISRAEL WILL EXIST AND WILL CONTINUE TO EXIST UNTIL ISLAM WILL OBLITARATE IT, JUST AS IT OBLITERETED OTHERS BEFORE IT" (The Martyr, Imam Hassan al-Banna, of blessed memory"). OBLITARATE IN INGLESE SIGNIFICA: DISTRUGGERE COMPLETAMENTE, ANNICHILIRE, ANNIENTARE.
 
     
franco_picchio
franco_picchio il 14/01/08 alle 11:15 via WEB
Certamente. ma non rispondi alle mie domande:
1) Cosa pensi della "Grande Israele" contenuta nei principi del Likud?
2) Negli "obiettivi" dello statuto di Hamas si parla della distruzione di Israele?
Non voglio fare polemica, ma solo discutere con te. tutto qui.
 
     
DocGull
DocGull il 14/01/08 alle 11:24 via WEB
Sul primo punto io ho culturalmente fastidio di chi usa la parola "grande" relativamente al suo Paese, ricordo però che la Germnaia nel proprio inno cita "sopra tutti" (almeno mi pare così), ma non ritengo che voglia distruggere l'Europa. Invece non si può intepretare quando uno scrive, relativamente a un altro Paese, che l'Islam lo annienterà. Poco importa in quale parte dello Statuto è, certamente indicarlo nelle premesse è particolarmente importante e significativo. Il punto è, lo statuto di Hamas contiene l'obiettivo della distruzione di Israele? La risposta è si e mi pare che anche tu a questo punto lo dici. Lo contiene negli obiettivi? La risposta è: non lo contiene sotto l'articolo obiettivi ma nelle premesse, quindi è un obiettivo, mai negato da Hamas. Tanto è grande il problema che D'Alema lo ha recentemente posto come questione. Siccome Al Fatah ha cancellato questo riferimento Hamas poi non può lamentarsi se p guardata con diffidenza da Israele e dalla comunità internazionale che non le ha cmq giustamente impedito di tentare la strada del governo dei palestinesi, governo purtroppo molto deludente.
 
     
franco_picchio
franco_picchio il 14/01/08 alle 11:42 via WEB
certo, ma hamas nel suo programma elettorale ed amministrativo ha tolto ogni riferimento alla distruzione: tanto che lo dice anche un serio giornalista palestinese ed esperto di Hamas come Khalid Amayreh.
Comunque porto il tuo ragionamento anche sui principi del Likud: questo partito, allora, vuole la distruzione di Siria e Giordania perchè la "Grande Israele" è nei suoi principi.
 
     
DocGull
DocGull il 14/01/08 alle 12:52 via WEB
So bene che Hamas nel proprio prgramma elettorale non contiene riferimenti alla distruzione, i riferimenti alla distruzione sono infatti, come ormai siamo tutti d'accordo, contentuti nello Statuto di Hamas. Cmq se la cancellazione dei riferimenti alla distruzione nel programma elettorale è un fatto positivo, Hamas non potrà essere considerata un soggetto attendibile dal soggetto che il proprio Statuto prevede di distruggere, speriamo quindi presto nella riforma dello stesso.
 
     
DocGull
DocGull il 14/01/08 alle 10:31 via WEB
Allora non ci siamo capiti, ho scritto che non me ne fraga niente di dove sia la citazione, la cosa che conta è che la citazione sta nello Statuto di Hamas, questo è l'ultimo tuo intervento tollerato se continuerai a fare disinformazione.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 12/01/08 alle 14:06 via WEB
Contraccambio la visita. Interessante questo blog. Ma soprattutto condivisibile la tua linea moderata espressa in questo post. Concordo pienamente. A presto.
 
 
DocGull
DocGull il 12/01/08 alle 14:52 via WEB
Grazie del tuo cortese commento, a presto.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 12/01/08 alle 18:00 via WEB
Leggere un blog che cerca di essere imparziale (riuscendoci) e di capire le ragioni di entrambi è davvero un sollievo, davvero piacere di conoscerti.
 
 
DocGull
DocGull il 13/01/08 alle 10:45 via WEB
L'imparzialità è un obiettivo importante di questo blog, grazie di apprezzarla e torna a trovarmi.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 13/01/08 alle 13:31 via WEB
rieccomi :)
 
 
DocGull
DocGull il 13/01/08 alle 14:54 via WEB
Bentornato, spero anche di leggere presto tuoi commenti vista la bontà del tuo blog. Un saluto.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 13/01/08 alle 19:34 via WEB
Questo è meno facile, anche da me se hai fatto caso, rispondo molto poco ai commenti,non riuscirei per questioni di tempo a mantenere conversazioni e discussioni come hanno molti miei conoscenti. Ma ti leggerò!
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

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