Creato da AreaDUCATI il 26/02/2008

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SALUTO E GESTI TRA MOTOCICLISTI

Post n°38 pubblicato il 14 Febbraio 2009 da AreaDUCATI

spero che farete tesoro di quanto segue, in quanto dettato e sperimentato nell'ambito delle nostre uscite di Gruppo.
Ovviamente non siamo dei professionisti e nemmeno coviamo presunzioni di sorta nel voler passare come tali ma, siccome questo documento è stato adattato "alla buona" ed in qualche passo presenta pure degli spunti "rubati" altrove, pensiamo di averlo integrato al meglio delle nostre possibilità, per renderlo fruibile anche a chi ancora non è così avvezzo alle uscite di Gruppo.
Buona lettura...

Ebbene, come tutte le tribù, anche i motociclisti hanno i loro codici ed i loro segni di riconoscimento... eccovi quindi un piccolo riassunto di molti dei loro saluti, gesti e segnali da utilizzare quando si è in sella alla propria moto.

Il primo saluto tra motociclisti, si fa quando ci si incrocia, consiste in un segno fatto con la mano Sx (per ovvie ragioni non con la Destra !) In genere si fa tenendo le dita a V secondo un vecchio racconto che riportiamo a pie pagina. E’ un segnale mitico nato negli anni ’70.

Il saluto con la mano sinistra viene sostituito con un segno del piede destro in occasione di un sorpasso. In accelerazione durante un sorpasso questo saluto permette di evitare di lasciare il manubrio, la sicurezza prima di tutto ! Questo segno non deve essere confuso con il classico calcio nella portiera ! Per cui fate attenzione molti potrebbero interpretarlo male. Riservatelo solo ai motociclisti (Il segnale, non il calcio!!)
N.B.:Nelle uscite di gruppo questo segnale (da ripetersi a domino tra tutti i partecipanti, indica un ostacolo o "probabile tale" nelle immediate vicinanze dello spazio di transito del Gruppo. Ripetetelo per avvisare per tempo utile chi vi segue)

I primi due segnali sono spesso sostituiti da un cenno con la testa, sopratutto in città altrimenti uno passerebbe tutto il tempo con le mani alzate e rischierebbe dei “dritti/lunghi” pazzeschi!

Il lampeggio è generalmente un segnale di pericolo condiviso da tutti, quindi si sconsiglia di utilizzarlo come saluto perché causa rischi di mala interpretazione.

Un buon sistema per segnalare la prossima sosta consiste nel mettere la freccia e segnalare con la mano il cartello che indica, la prossima stazione di servizio, la prossima uscita, il cambio di velocità imposta, etc...

Se vi trovate in riserva e avete urgenza di benzina potete segnalarlo con il pollice rivolto verso il serbatoio, questo indicherà agli altri di fermarsi assolutamente alla prossima stazione di servizio. A questo punto potete usare il segnale precedente per comunicare la sosta impellente.

Le strade sono spesso pericolose per le moto, e in caso di perdita di aderenza a causa di sabbia, olio,brecciolino (che è difficile da vedere, ma ha il suo grip !!) è cortese verso chi segue segnalarlo facendo strisciare un piede a terra.

Tra i segni preventivi è buona norma indicare a chi segue ostacoli imprevisti come buche, tombini aperti, tramite un segno della mano, questo segnale completa quello precedente e può essere fatto assieme.

Se volete segnalare che un altro motociclista ha le luci spente, bruciate o un altro problema di luci si può aprire e chiudere la mano ritmicamente, anche per indicargli di essersi dimenticato la freccia inserita.

Quando non è il serbatoio che si svuota, è lo stomaco che chiede il pieno!
Un piccolo segno con la mano aperta dal basso verso l’alto in direzione della bocca sarà facilmente comprensibile da tutti. In caso di “sete” intensa il pugno chiuso e il pollice verso la bocca sostituiranno la mano aperta per segnalare “Fermiamoci a Bere”.

Sfortunatamente il pilota automatico è ancora sperimentale e segreto, e quindi per il momento è consigliabile partire riposati e fermarsi al primo segnale di sonno (Occhi che sbattono, vista appannata) I tests, confermano che prima di addormentarsi si sperimentano dei periodi di sonno di qualche decimo di secondo, sufficienti però a rendere “definitivo” ogni viaggio, è prudente quindi fermarsi il prima possibile!!
Meglio non sperimentare la propria resistenza ai colpi di sonno perché "quelli" democraticamente, tratta noi tutti al medesimo modo.


La vera storia del saluto tra motociclisti.

Antico gesto che pare risalga al tempo in cui i cavalieri cavalcavano ancora un sol cavallo per volta e in carne ed ossa. La leggenda narra infatti di un cavaliere solitario in sella al suo destriero da non si sà quanti giorni, che percorreva in salita un sentiero di montagna in una tranquilla giornata di sole. In alcuni tratti egli godeva nello spronare il suo cavallo per sentire il vento attraverso le fessure della sua armatura per poi rallentare e godersi i rumori del bosco che attraversava. Intanto più in alto e più in là verso l'orizzonte si scorgevano già le torri del castello dove era diretto. Al cavaliere gli si illuminarono gli occhi dalla gioia. Quand'ecco scorgere in lontananza ed in direzione contraria la figura di un altro cavaliere che si avvicinava anch'egli felice. Quando i due si incrociarono, quello proveniente dal castello, sollevando la mano destra e con l'indice ed il medio disposti a "V", esclamò: "Mi spiace amico, arrivi 2, la principessa me la son già scopata io!" e si allontanò al galoppo... Ecco quindi come è giunto fino a noi, cavalieri di oggi, il gesto di salutarsi con le classiche dita a "V", poiché quello che non saluta, automaticamente personifica il cavalier cornuto...

 
 
 

CHE MOTOCICLISTA SEI ?????

Post n°37 pubblicato il 14 Febbraio 2009 da AreaDUCATI

Il manico:


animale da asfalto, gode di una particolare sensibilità che gli consente di sfruttare fino all’estremo limite le prestazioni e la meccanica del suo mezzo.
Il suo campo di battaglia è il misto, meglio se stretto, dove riesce ad esprimere la sua naturale vocazione.
Il suo divertimento maggiore è dare la paga a motociclisti con mezzi più performanti e blasonati.
Corre dove c’è da correre e rispetta quando può i limiti di velocità. Uno dei suoi maggiori pregi è quello di conoscere a menadito il territorio dove generalmente agisce.
Sa esattamente dove frenare, dove aprire, dove trovare il giusto punto di corda, quanto inclinare, quanto osare.
Nonostante agli occhi di un inesperto possa sembrare uno spericolato, lui ha sempre la situazione sotto controllo e non effettua mai manovre che possono mettere a rischio l’incolumità altrui.
Ama la moto più di qualunque altro motociclista e la considera come parte integrante del suo corpo.
Non è portato agli imbellettamenti, ma tiene molto alla sostanza e quindi all’efficienza delle parti meccaniche, pretendendo il meglio dalle sospensioni, dai freni e dalle gomme.
Non nutre molta simpatia per le forze dell’ordine e per gli autovelox ma riesce a conviverci senza subire grossi danni.


Lo smanettone 


non ama il mezzo di per se, conosce poco la sua meccanica e molto volentieri ne affida la manutenzione alle cure di un meccanico.
Le sue moto sono sempre tirate a lucido, potenti, ben assettate e… rumorose.
Non brilla particolarmente per bravura ed ecletticità.
Il suo campo di battaglia è qualunque luogo dove si possa spalancare la manetta del gas e scatenare tutta la cavalleria, ma non fa mai le cose per bene.
Uno dei luoghi dove preferisce sfoderare le sue velleità corsaiole è il centro urbano e le strade di periferia.
Ama inanellare duelli con altri motociclisti, specie se di calibro inferiore, ma quando incontra un manico…
In autostrada non disdegna le puntate al massimo dei giri, ma nei curvoni veloci mostra la corda.
Quando l’adrenalina entra in circolo ai livelli massimi è capace di qualunque azione, anche superare un rivale invadendo la corsia opposta in una curva cieca.
Per questo alcune volte assaggia il morso dell’asfalto e altre volte…
E’ un grande cultore dell’after market con parti speciali in lega leggera, silenziatori aperti, centraline modificate, e gomme a non finire.
Non considera la moto come parte integrante del suo corpo ma semplicemente un oggetto su cui farsi notare, sia visivamente che acusticamente.
Generalmente non ama i lunghi tragitti come non gradisce avere un passeggero dietro la sua sella.
Odia le forze dell’ordine e i limiti di velocità.
Gli autovelox sono il suo peggior nemico, mentre non disdegna di adottare sistemi che possano rendere difficoltosa l’identificazione della sua targa.


Il fermone


non ama correre nè gareggiare.
Lui apprezza la moto principalmente come mezzo che gli consente di muoversi liberamente a contatto con la natura.
Predilige moto con elevate dosi di coppia motrice che richiedono un moderato uso del cambio.
Conosce bene la meccanica della sua moto ma non osa metterci le mani.
Cura scrupolosamente la normale manutenzione e molto spesso si diletta nella pulizia e alla lucidatura del suo mezzo.
Predilige l’autostrada e il misto veloce ma non si diletta a far strisciare le pedane sull’asfalto.
Tiene sotto controllo il contachilometri ma ignora completamente il contagiri.
La velocità non lo esalta particolarmente e se deve correre lo fa solo in determinati frangenti.
Il tragitto che deve percorrere viene da lui considerato come parte del divertimento e lo centellina chilometro dopo chilometro.
Ama le moto che consentono una postura corretta e non disdegna i lunghi percorsi.
Le sue moto sono spesso dotate di borse e di sella abbastanza accogliente, anche per il passeggero, con cui ama condividere i piaceri di questa pratica.
Quando esce in gruppo lo fa solo ed esclusivamente con motociclisti selezionati che la pensano come lui.
Adotta una guida particolarmente responsabile quando ha un passeggero alle spalle.
Non è portato ad effettuare modifiche nel suo mezzo, tranne che per migliorarne il confort e la capacità di carico.
Tollera le forze dell’ordine poiché non ha nulla da temere, ma alla loro vista prova sempre un pizzico di timore, poiché quando loro vogliono…

 
 
 

NOVITA' MOTO 2009

Post n°36 pubblicato il 14 Febbraio 2009 da AreaDUCATI

Aprilia
Aprilia RSV4

 


Aprilia Shiver GT

Benelli
Benelli TreK 899

Beta
Beta Urban
Beta Evo

BMW
BMW F800R
BMW K1300S
BMW K1300R
BMW K1300GT

Buell
Buell 1125 CR

 


Ducati
Ducati 1198

 


Ducati Streetfighter
Ducati Monster 1100

 


Ducati Monster 1100 S

Harley Davidson
Harley Davidson V-Rod Muscle

 

 

 

Honda
Honda SH
Honda SW-T 400
Honda Hornet 600
Honda CBR600RR
Honda CBR1000RR Fireblade ABS

 



Kawasaki
Kawasaki Er-6f
Kawasaki Er-6fn
Kawasaki Ninja ZX-6R

 


Kawasaki VN 1700 Voyager
Kawasaki VN 1700
Kawasaki Z750

KTM
KTM 1190 RC8 R
KTM Supermoto T
KTM Supermoto R

Moto Guzzi
Moto Guzzi  Stelvio 1200 TT
Moto Guzzi  1200 4v Sport
Moto Guzzi  V7 Cafè Classic

Moto Morini
Moto Morini Scrambler 1200
Moto Morini Granpasso H83

Suzuki 
Suzuki Bandit 650
Suzuki Gladius 650
Suzuki GSX-R 600
Suzuki GSX-R 1000

 


Suzuki M1500 Intruder

Triumph
Triumph Novità 2009
Triumph Thunderbird

Victory
Victory Novità 2009

Yamaha
Yamaha V-Max
Yamaha YZF - R1 2009

 

 

 
 
 

INTANTO SALUTIAMO TUTTI I NOSTRI AMICI.....

Post n°35 pubblicato il 08 Febbraio 2009 da AreaDUCATI

 
 
 

STIAMO LAVORANDO PER VOI

Post n°34 pubblicato il 08 Febbraio 2009 da AreaDUCATI

 
 
 
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