Creato da icebergxxx il 28/04/2008

JUVENTUSIASMANTE

LA LORO INVIDIA E' LA NOSTRA FORZA...

VECCHIASIGNORA.COM FORUM

presente anche su Vecchiasignora.com ( TonyDP10 )

www.vecchiasignora.com

 

SITI BIANCONERI UTILI





 

  

 

 

NEW STADIO JUVENTUS

 COSA DAREI PER ESSERCI !!!

 

E' BIANCONERO... (CANTATO DAI CALCIATORI)

 

JUVENTUS CLUB CERCOLA (DOC)

UNICO E SOLO...

 

LA LINGUACCIA...

 

ULTIME VISITE AL BLOG

PicoiDePaperis00euroganaderosdevilangel1966TRANCERAVEjankantosluciokettyjames_sparrowsala_giulianoisrylosielanitacontiediliziabasileYota_kungianca.schyfantacalcioannidoro
 

ANTI INTER

ANTI-INTER: Tutte le nefandezze dei nerazzurri su: 
immagine 
immagine

 

GLI ONESTONI...

 
 

FACEBOOK

 
 

 

SCUDETTI ALLA GRIGLIA...

Post n°85 pubblicato il 14 Aprile 2010 da icebergxxx

 
 
 

Regalino Inter a Bergamo... e continuano a difendersi ???

Post n°84 pubblicato il 14 Aprile 2010 da icebergxxx

MILANO, 13 aprile - Un «regalino» da parte del presidente dell'Inter, Massimo Moratti, per l'ex designatore arbitrale Paolo Bergamo, probabilmente in virtù del periodo natalizio. È la prima di altre tre telefonate trascritte dai difensori di Luciano Moggi di cui è stata chiesta proprio oggi l'acquisizione da parte del Tribunale di Napoli dove si sta celebrando l'udienza del processo a Calciopoli. L'intercettazione è del 23 dicembre 2004 e Bergamo chiama l'ex dirigente nerazzurro Giacinto Facchetti.


Facchetti: "Se tu chiami Moratti...son stato là anche ieri da lui ...abbiamo parlato".
Bergamo: "Io non ho più il suo numero, se tu me lo dai... infatti ricordi...ne avevamo parlato".
Facchetti: "Sì dai perchè voleva...se passi di qui un giorno...".
Bergamo: "Ma dov'è è a Forte?"
Facchetti: "In ufficio, no no a Milano se ti capita di venire giù perchè aveva là un regalino da darti".
Bergamo: "Volevo sentirlo anche così anzi avevo piacere anche di incontrarlo, di incontrarvi, insomma per fare così qualche riflessione insieme".
Facchetti: "E va bene".
Bergamo: "È una situazione che vorrei proprio anch'io aiutarvi a raddrizzare...perchè insomma la squadra non merita la posizione che ha...".
Facchetti: "Sono stati dodici pareggi incredibili...".

 
 
 

ATTENZIONE !!!

Post n°83 pubblicato il 13 Aprile 2010 da icebergxxx

Stiamo dimenticando la cosa piu' importante:

Luciano Moggi e la Juventus sono state condannati (ovvero pre-condannati senza processo)
solo perchè AVEVANO RAPPORTI CON DESIGNATORI ED ARBITRI....solo perchè TELEFONAVANO Su questo pregiudizio presero come telefonata "incriminata" quella della GRIGLIA....e perchè sapeva in anticipo la griglia del giorno dopo...

Allora......piu' articoli 1 e non articolo 6.

Quindi... stando alle cose.....senza andare troppo per il Largo....

L'Inter, ovvero gli ONESTI e PULITI :

Telefonavano? SI
Parlavano con designatori? SI
Parlavano con arbitri? SI
Cenavano con loro? SI
Parlavano di Griglie? SI
Sapevano in anticipo le griglie? SI


QUINDI NON PREOCCUPATEVI RAGAZZI........... QUESTA E' LA COSA CHE INTERESSA......ED I LEGALI DI MOGGI LO SANNO....ORMAI LO SANNO TUTTI !!! Ed è su questo che ribatteranno....non sul fatto che "chissà cosa diceva Facchetti..." ma sul fatto che "anche lui chiamava..."

STOP !

Cercheranno, come gia' stanno facendo,di portarci sul fatto che "non ha detto nulla di rilevante"....facendo finta di niente, dimenticando che si ritenevano PULITI con i loro NOI NON CHIAMIAMO NESSUNO !!!
Ed è qui' che NESSUNO DEVE CADERE!!

A noi interessa SOLO che : ANCHE LORO FACEVANO LE STESSE COSE, SE NON PEGGIO...DI LUCIANO MOGGI! STOP"



...se LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI... PAGHERANNO COME ABBIAMO PAGATO NOI !!!

la vendetta sara' servita per bene....

 
 
 

Cronaca Udienza 13aprile 2010 . PARTE 2

Post n°82 pubblicato il 13 Aprile 2010 da icebergxxx

Ore 13.05 - Riprende l'udienza Avv. Trofino: Sorteggi pilotati con arbitri compiacenti, lei ha detto che nessuna indagine è stata fatta sul punto. Abbiamo anche detto che il sistema serviva all'associazione. Parliamo di Milan-Juventus: ha fatto indagini per sapere la griglia della partita? Auricchio: Sì, la griglia era Collina, Trefoloni e Paparesta Avv. Trofino: Quindi non erano arbitri favorevoli alla Juve? Auricchio: Per Collina sì, ma per gli altri due non lo dico con la stessa serenità. Avv. Trofino: In questo sorteggio, non c'era nessuno degli arbitri sotto processo? Auricchio: No Avv. Trofino: Allora le pare logico che il sorteggio fosse pilotato... Opposizione del PM Avv. Trofino: Quando le difese le hanno posto domande su alcune intercettazioni (Tosatti-Moggi, ad esempio) ha detto che De Santis era uno che si era sdoganato. Questa considerazione da dove la ricava? Auricchio: E' una valutazione, e la ricavo dal complesso dell'attività investigativa Avv. Trofino: Ma un fatto specifico? Auricchio: Quello che Lei banalizza come 'inchiesta napoletana', è vero sono stati assolti, ma al momento... Avv. Trofino: Ma qual è l'elemento investigativo? Da dove desume? Auricchio: Innanzitutto le partite sono due, non tre Avv. Trofino: Se vogliamo contestare anche i numeri... voglio sapere: in base a quale fatto? Auricchio: Lo esterna lo stesso De Santis Avv. Trofino: E dove? Auricchio: Lo devo elencare? Avv. Trofino: Certo, perchè io non le ho trovate. Lei, ovviamente, non ricorda alcun atto effettuato da Lei o dai suoi uomini.. Presidente Casoria: Solo intercettazioni, avvocato, hanno fatto solo intercettazioni.. Auricchio cerca gli atti ma non gli si accende il pc!
Il notebbok di Auricchio, non ne vuole più sapere, non si riaccende. L'interrogatorio dell'avvocato Trofino termina così, ed inizia il controesame dell'avvocato di Leonardo Meani.
CONTROEASAME DIFESA MEANI. L'avvocato si concentra molto sul ruolo di Meani, su quali fossero le sue competenze. Anche su questo punto Auricchio appare assolutamente impreparato, la sua testimonianza è piena di "Non so, non ricordo". Auricchio dice che il 90% delle telefonate intercettate di Meani riguardano fatti personali. Si passa, quindi, a parlare di Milan-Chievo, guardalinee Puglisi e Babini Auricchio: I guardalinee annullano due gol in fuorigioco, uno per squadra ma, soprattutto, annullano un gol del Chievo, non mi chieda dati tecnici Difesa Meani: Da dove ha rilevato questi dati? Dai tabellini? Auricchio: Sì, lo abbiamo riportato nell'informativa. Difesa Gemignani: Quante volte è stato presente Gemignani nelle griglie arbitrali della Juve? Auricchio: Ha fatto l'assistente in 2 gare Difesa Gemignani: Grazie Difesa Bertini: Il colonnello ci promise, il 16 marzo, di risponderci su quante erano le telefonate interecattate in questo processo Auricchio: Oltre 170mila Difesa Bertini: E se ci poteva fare l'elenco dei telefoni intercettati, lo aveva già fatto, volevo sapere se c'erano integrazioni Auricchio: No, quello è l'elenco. Esame del Pm: Ci sono intercettazioni riguardanti Gemignani? Auricchio: Pm: Viene intercettato proprio lui? Auricchio: No, si parla di lui Pm: E dattilo? Auricchio: Sì, ci sono Pm: E ambrosino? Auricchio: Pm: Fabiani? Auricchio: Sì L'esame del pm Capuano si è concluso con una domanda sulle sim relativamente agli affari di calciomercato ed Auricchio ha risposto che non ha riscontrato telefonate con uomini di mercato. Ultime scaramucce degli avvocati di Bertini e Racalbuto che chiedono quali siano le schede attribuite ai due arbitri ed Auricchio si rifà alla testimonianza di Di Laroni. Viene domandato ad Auricchio se al De Cillis era stato chiesto se aveva venduto altre schede anche a soggetti non facenti parte del mondo del calcio. Auricchio: Al momento in cui De Cillisa ha fornito il primo numero di schede, 9, non sapevamo nemmeno a chi fossero intestate, e quelle sono rimaste. Viene poi fatta domanda sulla deposizione di De Cillis, che aveva affermato di aver fornito anche delle schede a Branca Auricchio: Se ci sono schede intestate a Branca sono certamente state compendiate Avv. Morescanti: Oltre agli accertamenti tecnici di cui ha parlato il suo collega Di Laroni, sulle sim svizzere ha fatto altri accertamenti? Auricchio: No Avv. Prioreschi: Lei quando ha lasciato il reparto operativo? Auricchio: Novembre 2006 Avv. Prioreschi: Le informative sulle sim sono di marzo, giugno e dicembre 2007. Lei le ha lette? Auricchio: Ho fatto riferimento non agli esiti.., Avv. Prioreschi: Voglio sapere se le ha lette Auricchio: Sì, le ho lette Avv. Prioreschi: Quando? Auricchio: Non ricordo, le ho lette più volte anche tempo fa Avv. Prioreschi: Quindi quel dato sui contatti di Moggi con... è stato formulato in via ipotetica. Questione Antonelli: Lei ha detto di aver parlato con lui solo della questione Gea-Antitrust. Per quello che risulta a me l'Antitriust ha aperto l'indagine il 31 marzo 2005; mi nsembra un pò difficile che prima del 1 febbrdaio 2005 possa aver parlato di una indagine ancora non iniziata, vuole chiarire? Auricchio: Quella notizia è l'apertura formale delle indagini sulla scorta di una attività istruttoria Avv. Prioreschi: Questo lo dice Lei Auricchio: No, l'Antitrust apre l'inchiesta solo dopo le indagini Avv. Prioreschi: Lei sa che Antonelli ha detto una cosa diversa? Che Lei avrebbe detto che stava svolgendo indagini sul calcio? Auricchio: Vabbè ma con Antonelli non potevo parlare di pallavolo Avv. Prioreschi: Ma scusi lei in quel momento quali indagini stava svolgendo sul calcio? Auricchio: Queste Avv. Prioreschi: E allora? Auricchio: Ma è Antonelli a dire che aveva parlato con me Avv. Prioreschi: Baldini. A Roma ha negato di avere rapporti di amicizia con lei, poi quando verrà glielo chiederemo. Anche in questo caso Lei non ha parlato di questa indagine? Auricchio: Non di questa indagine Avv. Prioreschi: Lei conosce la giornalista di “Milano Finanza”? Auricchio:Avv. Prioreschi: Come la conosce? Auricchio: Me l'ha presentata Baldini, ma non è una novità... Avv. Prioreschi: In quali circostanza e perché? Auricchio: Per una iniziativa di acquisizione della Roma Calcio da parte della Augusta Avv. Prioreschi: L'ha incontrata insieme a Baldini? Auricchio: Mi è stata presentata da lui Avv. Prioreschi: L'ha incontrata con lui? Auricchio:Avv. Prioreschi: L'ha incontrata perché le interessavano i profili economici di questa storia? Auricchio: No, le attività per cui ho sentito la signora erano di tipo economico-finanziario relative all'indagine che stavo svolgendo. Mi ha fornito un documento di Capitalia relativo alla Roma Calcio. Sono già stato ascoltato sul punto, non ho niente da nascondere. Avv. Prioreschi: In che data? Auricchio: Non lo ricordo. PM: Opposizione non è argomento di indagine Auricchio: La colloco tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 Avv. Prioreschi: Vorrei capire, dove è avvenuto l'incontro? Auricchio: In Via del Corso Presidente Casoria: Avvocato non insista, è marginale Avv. Prioreschi: No, non è marginale, Giudice, perché è importante capire il ruolo che hanno avuto i grandi suggeritori in questo processo. La prima informativa su Capitalia è dell'ottobre 2004. Dove ha incontrato Baldini le altre volte? Auricchio: In galleria, poi in un bar di Viale Mazzini. PM: C'è opposizione, queste domande sono state già fatte al teste. Presidente Casoria: Abbiamo capito che c'era una certa amicizia tra i due, e che prendeva informazioni. Il pm prende la parola dicendo che non si opporrà alla richiesta di inserimento delle nuove telefonate "ritrovate" proposta dalla difesa Moggi. Anzi, secondo Narducci, alcune di queste, quelle di Foti per esempio, sono già agli atti. Viene indicata una serie numerosa di telefonate e la procura non si oppone, nemmeno su quella di Cipollini, presidente del Bologna, che riceve una telefonata di Bergamo che chiede il numero di Mazzone perchè c'è un giornalista che vuole intervistarlo. L'allora presidente del Bologna richiama Bergamo per fornire il numero di Mazzone. La parte civile, invece, si oppone in quanto "La difesa Moggi vuole evidenziare che vi erano rapporti di tutti con i designatori e perchè vogliono far rilevare che i presunti illeciti sarebbero stati commessi anche da altri. Questo esula dai fatti del processo". Trofino replica: Il pensiero della difesa di Moggi lo interpreta la difesa di Moggi. La difesa Meani fa opposizione perché, delle nuove intercettazioni, non vengano trascritte quelle che rigurdano Meani, in quanto Meani non doveva neanche essere intercettato. AURICCHIO HA TERMINATO IL SUO CONTROINTERROGATORIO. Alla prossima udienza ci saranno ancora testi dell'accusa, Sampagna, Giovannini e Carlo Ancelotti. Il pm prende la parola dicendo che non si opporrà alla richiesta di inserimento di telefonate proposta dalla difesa Moggi. Anzi, secondo lui, alcune di queste, quelle di Foti, sono già agli atti. Viene indicata una serie numerosa di telefonate e la procura non si oppone, nemmeno quando Cipollini, presidente del Bologna, riceve una telefonata di Bergamo che chiede il numero di Mazzone perché c'è un giornalista che vuole intervistarlo. L'allora presidente del Bologna richiama Bergamo per fornire il numero di Mazzone. Non si oppone nemmeno a quella in cui Facchetti riceve la telefonata di condoglianze per la morte della sorella. La parte civile invece si oppone in quanto "La difesa Moggi vuole evidenziare che vi erano rapporti di tutti con i designatori e perchè si vuole far rilevare che i presunti illeciti sarebbero stati commessi anche da altri. Questo esula dai fatti del processo". Risponde Trofino: Il pensiero della difesa di Moggi lo interpreta la difesa di Moggi. C'è un intervento di Bergamo, una dichiarazione spontanea: "Mi sembra il caso di fare chiarezza su alcuni aspetti che sono stati male interpretati. mi sembra di essere diventato quello delle cene e del maghetto che faceva i sorteggi. Voglio dare alcuni chiarimenti: le mie sono verità certificabili, quell'anno, al mio sesto anno di lavoro con Pairetto, arrivo e decido che, essendo il mio ultimo anno (e non è vero che faccio la cena per essere confermato, perché avevo già deciso di dimettermi), avevo deciso con mia moglie che quando viene la Juve, l'Inter e il Milan a Livorno li ospito a casa. Arriva l'Inter a gennaio, chiamo Facchetti, lo vado a prendere all'aeroporto, lo porto a casa mia; poi dopo un mese viene e giocare il Milan chiamo Galliani, gli dico della cena, Galliani rimane titubante, lo richiamo il giorno dopo: lui mi dice che non era il caso perché era candidato alla rielezione alla Lega. Non viene ma le telefonate ci devono essere; a fine campionato, con il titolo già assegnato, ripeto l'invito alla Juve cercando di far venire anche Mazzini: ma non potevo farlo in prima persona e per correttezza dico a Giraudo: 'Avete piacere che venga anche Mazzini?' 'Ma ci mancherebbe altro'. Facciamo la cena a campionato assegnato e io ho la casa circondata di carabinieri. Credo che ci sia una disparità di trattamento. I regolamenti non impedivano di partecipare alle cene e vorrei introdurre anche il nostro ruolo. I regolamenti non impedivano che il designatore avesse rapporti con tutti quelli che chiedevano chiarezza. Il telefono non era il mio, ma della Federazione, i tabulati erano leggibili. Io decido di fare questo perchè arrivo alla carica dopo 15 anni di A e 10 di internazionale, designatore in coppa Campioni, e tante altre cose; e so che posso avere rapporti con le società e capire gli umori, capire cose che le società non mi dicevano, io in questa mano dovevo aver tutto quello che era possibile sapere. Mai ho fatto una telefonata ad un arbitro o un assistente per dire come comportarsi. Io con queste conoscenze, unite alla conoscenza della forma degli arbitri, vado a formare le griglie. E badate bene, io il sorteggio non lo faccio mai. In Tv si vede me che apro una pallina, ma quella pallina me l'ha data un giornalista. Anche il sorteggio dunque era regolare. Per i primi cinque anni siamo sempre stati riconfermati senza problemi. Quindi prima Nizzola, poi Carraro, se rinnovavano l'incarico che assegnò i primi due anni lo scudetto alla Lazio e alla Roma come mai era accaduto, poi l'anno dopo lo perse l'Inter e poi lo vinsero la Juve e il Milan che arrivarono in finale in Coppa e quindi erano le più forti, un motivo doveva pur esserci". L'udienza è tolta!

ESCLUSIVA JU29RO.COM (che ringraziamo per tutto)

 
 
 

Cronaca Udienza 13aprile 2010 . PARTE 1

Post n°81 pubblicato il 13 Aprile 2010 da icebergxxx

Processo Calciopoli - Udienza del 13 aprile 2010.


LA CRONACA
ore 9.30 - In aula sono presenti più di 40 giornalisti accreditati. C'è grande fermento, con una consistente presenza di radio e tv. Ricordiamo la prima udienza: eravamo solo tre a seguire il processo.
Si attende la corte. Già presenti Bergamo, Pairetto, De Santis, Bertini e Fabiani. Moggi non è ancora arrivato; strano, solitamente è puntualissimo.
ore 10.00 - Grandissima confusione in aula. Il Presidente Casoria fa sfollare l'aula e poi fa rientrare, uno ad uno, prima gli avvocati e poi i giornalisti. Il pubblico rumoreggia ma, effettivamente, l'aula è troppo piccola per questa udienza.
Il Presidente Casoria ha dato inizio all'abituale appello.
ore 10.10 - Luciano Moggi, ex dg della Juventus, è appena entrato in aula. Al suo arrivo Moggi ha ricevuto il caldo incoraggiamento di tanti tifosi juventini. Ai giornalisti ha risposto brevemente: "Non parlo. Oggi parleranno solo i miei avvocati. E poi oggi ho un po' di raucedine e non posso sforzare la gola". Un gruppo di tifosi juventini, circa venti persone, ha ottenuto il permesso di assistere all'udienza.
ore 10.20 - Prioreschi ha chiesto di acquisire agli atti 75 telefonate. Da voci raccolte sarebbero coinvolte: Inter, Roma, Palermo, Cagliari, Bologna, Reggina, Udinese e, nuovamente, il Milan. Il Presidente Casoria ha chiesto il parere del pm, che si è preso 30 minuti di tempo per vagliare il materiale e dare una risposta. Il giudice Casoria ha detto a Prioreschi di produrre tutte le telefonate alla prossima udienza.
Presidente Casoria: Illustri la sua richiesta, anche se ci siamo già pronunciati nel 2009. Se ci sono altre trascrizioni non ci sono problemi.
Avv. Prioreschi: Bisogna portare il processo nella sua strada dopo le anticipazioni della stampa. Chiediamo di trascrivere una serie di intercettaazioni mai trascritte. In sede di requisitoria, nel giudizio abbreviato il 27.10.08, il pm si era espresso così: "Piaccia o non piaccia non ci sono mai telefonate con Moratti, Sensi... Sono balle smentite dai fatti le tesi che erano tutti a parlare con tutti. Solo gli imputati colloquiavano. Non è vero che ogni dirigente telefonava, ma solo gli imputati". Piaccia o non piaccia al pm le telefonate ci sono, piaccia o non piaccia ogni dirigente telefonava, piaccia o non piaccia non erano balle difensive. Non lo dico per spirito di rivalsa, ma per dare atto alla correttezza del pm che non si sarebbe avventurato in quella dichiarazione se avesse avuto conoscenza delle telefonate. lo dico perchè è un dato oggettivo: queste intercettaziini sono state sottratte alle indagini, nel senso che non erano state evidenziate. Lo dico perchè se fossero state trovare prima, forse, in sede di indagini preliminari, questo processo avrebbe avuto un esito diverso
Presidente Casoria: Quante sono?
Avv. Prioreschi: Da trascrivere sono 75. Si evince che i pranzi e le cene li facevano tutti, si evince che di griglie parlavano tutti, le designazioni che Moggi viene contestato di sapere un'ora prima, gli altri le sapevano il giorno prima. la richiesta è di trascrivere 75 telefonate e poi le chiedo di produrre dall'elenco delle 170 mila telefonate, abbiamo fatto gli incroci e abbiamo tirato fuori oltre 3000 contatti tra i designatori e vari contatti. Su queste non chiediamo la trascrizione ma produrremo un cd con 1700 contatti tra cellulrari di dirigenti di società di calcio e i designatori e mi riservo di produrre la stampa del tabulato di altri contatti.
PM: Deve interloquire sia su profili di carattere processuale che di contenuto. Chiedo di avere un pò di tempo a disposizione per esaminare la documentazione prodotta.
Difesa di Pairetto: Avevamo individuato alcune telefonate ma non so se sono le stesse della difesa Moggi, abbiamo bisogno anche noi di tempo.
Giudice Casoria: Riteniamo di esaminare congiuntamente, alla prossima udienza, sia la richiesta di Prioreschi che quella dei difensori di Pairetto, a meno che il PM non voglia interloquire già adesso. Entro la prossima udienza dovete darci l'elenco completo di tutte le telefonate che volete acquisire. Cominciamo con Auricchio.
E' iniziato l'interrogatorio del teste Auricchio da parte del difensore di Mazzini
Auricchio dichiara di non sapere se a Mazzini siano mai state fornite schede telefoniche.
Avv. Botti: Secondo la vostra attività investigativa che ruolo ha avuto Carraro nell'operazione di salvataggio della Lazio?
Auricchio: Ha avuto un ruolo marginale in questa operazione, non risolutivo, la vicenda ha visto come protagonisti Lotito, Mazzini
Avv. Botti: Come mai nelle conclusioni parlate di Carraro per questa vicenda?
Auricchio: Si riferisce ad una prima ricostruzione di aprile, poi ci sono stati ulteriori passi investigativi...
Avv. Botti: Nelle vostre informative date rilievo ad una cena del 21 maggio 2005 a Livorno?
Auricchio: Sì, sì
Avv. Botti: Su questa cena ci sono attività di captazione precedenti alla cena per esempio quella tra Fazi e Bergamo del 20 maggio 2005. Nelle informative evidenziate che in questo colloquio c'è una perplessità nel rendere partecipe Mazzini all'incontro. Che valutazioni fate?
Auricchio: La perplessità è stata evidenziata da Giraudo e non dagli altri.
Avv. Botti: Forse è il caso che rilegga la telefonata, mi sembra che questa perplessità viene evidenziata in più punti.
Auricchio: Sì ma già nel corso della chiamata viene superata
Avv. Botti: Quale era il contenuto di questo incontro?
Auricchio: Crediamo che sia stato importante per alcuni fatti che di lì a poco si sarebbero verificati, Bergamo poi chiede garanzie nella sua riconferma come designatore. La perplessità di cui parla riguarda il fatto di avere solo gli uomini e non le consorti.
Avv. Botti: Essendo un incontro con una specifica finalità la riconferma di Bergamo, volevo capire se non le sembrava strano che la presenza del vicepresidente della F.I.G.C. suscitasse tale perplessità?
Auricchio: Io tutte queste perplessità non le rilevo in quel momento, il Mazzini è una new entry in questo tipo di conviviali.
Avv. Botti: Nel rapporto tra Mazzini e la Fiorentina è lui a sollecitare Della Valle o il contrario?
Auricchio: Mazzini anche per la corregionalità è lui che si propone inizialmente come ruolo di catalizzatore e poi fa da attore protagonista
Avv. Botti: Volevo comprendere la genesi del contatto iniziale
Auricchio: E' un contatto con Mencucci, è da li che parte
Avv. Botti: Ma risponde ad una sollecitazione?
Auricchio: Non c'è proprio una richiesta da parte del Mencucci che è frustrato per l'andamento della Fiorentina e si sfoga con Mazzini che si propone.
Nota: ore 11.02 - A proposito delle nuove intercettazioni il giudice Teresa Casoria dice al pm Narducci: "Le telefonate mi sembrano rilevanti".

CONTROESAME AVV. TROFINO, difesa Moggi.
Avv. Trofino: Aveva rapporti di amicizia con Baldini?
Auricchio: Ho inziato ad avere rapporti nell'estare 2003, per lo scandalo fidejussioni
Avv. Trofino: Poi?
Auricchio: Tra il 2003 e il 2005 non ho avuto rapporti
Avv. Trofino: E' mai stato a Trigoria?
Auricchio: No, mai stato
Avv. Trofino: Contemporaneamente a Baldini sente anche Antonelli?
Auricchio: E' coevo all'aprile del 2005 Avv. Trofino: Baldini si presentò o lo convocò?
Auricchio: Lo convocai
Avv. Trofino: E perchè?
Auricchio: Stavano emergendo fatti sulla procura di Blasi, che era di Antonelli. Vi era una sottrazione in favore della Gea del giocatore
Avv. Trofino: Ricorda quanto è durato l'interrogatorio di Baldini?
Auricchio: A mente no.. 11.30 - 17.50
Avv. Trofino: quindi 6 ore e mezza. Chi era presente?
Auricchio: Solo io. Non era un'anomalia, perchè sono solito scrivere io al pc
Avv. Trofino: Non ci furono interruzioni?
Auricchio: Solitamente le preciso
Avv. Trofino: Mi può indicare la durata degli altri interrogatori svolti dal suo gruppo?
Auricchio: Controllo... Paparesta 10 ore... ma non ero da solo
Avv. Trofino: Senta, avete letto a Paparesta le sue telefonate?
Auricchio:
Avv. Trofino: Di quanti fogli consta le sommarie informazioni di Paparesta dopo 10 ore di interrogatorio?
Auricchio: 6
Avv. Trofino: Nello stesso giorno Lei sente anche Copelli, quanto è durato?
Auricchio: Non sono io a sentirlo, è il mio nucleo
Avv. Trofino: Lo so, siccome non era sant'Antonio, non poteva essere lei
Auricchio: Copelli inzia alle 17, fino alle 22.30, partecipo solo successivamente, 5 pagine
Avv. Trofino: 5 ore, 5 pagine... prenda ora Galati, ci conferma che è stato sentito 4 volte per circa 5 ore per volte, per una ventina di ore?
Auricchio: Galati è satto sentito nel 2007. Non c'ero io, non ho i verbali
Avv. Trofino: chiedo di esibirli al tribunale perchè si possa rilevare che questi interrogatgori sono durati circa 24 ore
Pm: mi oppongo, non so che inmportanza può avere
Auricchio: posso controllare ma non credo di essere io il verbalizzante.
Avv. Trofino: Manfred Martino quanto tempo è rimasto?
Auricchio: In 2 volte: la prima volta dalle 19 all'una di notte, 5 pagine
Avv. Trofino: Alla fine di quel verbale Manfredi esprime una sua preoccupazione. In quel momento tradiva una preoccupazione per essere indagato?
Auricchio: Ricordo di avere avuto avanti molte persone che non venivano con un certo piacere, non posso ricordare esattamnete la condizione di Manfredi
Avv. Trofino: Forse Baldini...
Auricchio: No anche lui era preoccupato
Avv. Trofino: In altre occasioni ha letto, o fatto ascoltare, deposizioni di altre persone?
Auricchio: Ho avuto centinaia di persone, non posso ricordarlo
Avv. Trofino: A me interessa sapere se le persone interrogate erano genuine o traevano le proprie idee da altre fonti
Auricchio: Abbiamo sempre scritto nei verbali di queste attività, delle telefonate che abbiamo fatto ascoltare
Avv. Trofino: Sulla riunione del 21 maggio, nella sua informativa, dice che la riunione avviene in un momento topico in cui Juve e Milan erano appaiate, e ci fa capire che era una riunione in relazione al campionato. Poi si accorge che era un errore, perchè la partita veniva dopo la conquista del titolo da parte della Juve. Lei non aveva valutato che il Milan aveva giocato il venerdì
Auricchio: Questo lo dice Lei
Avv. Trofino: No nell'informativa lo dice Lei
Auricchio: Non mi pare di avere esaltato quell'incontro
Avv. Trofino: Ma sì colonnello, anche due minuti fa Lei sosteneva che quella riunione... ci ha fatto intendere che chissà quali tramestii sarebbero avvenuti in quell'incontro. La Juve in quel momento era già campione d'italia?
Auricchio: Sì.
Avv. Trofino: E la riunione a casa Bergamo poteva mai essere finalizzata ad avere vantaggi?
Auricchio: Ma nessuno lo ha mai sostenuto
Avv. Trofino: Ah no?
Auricchio: No, abbiamo dato rilievo a quella riunione per la presenza di Mazzini, non era tanto riuniamoci per far vincere la Juve
Presidente Casoria: Non era tanto? Quindi c'è scritto nell'informativa?
Auricchio: No, non l'abbiamo mai scritto
Avv. Trofino: Quindi, quella cena era stata fatta per parlare con Mazzini?
Auricchio: E' stata fatta per parlare anche di problemi a cui Mazzini doveva presenziare
Avv. Trofino: E' il suo pensiero?
Auricchio: Lei questo mi ha chiesto
Avv. Trofino: Queste riunioni sono solo con dirigenti Juve o sono prassi delle squadre che giocavano a Livorno?
Auricchio: Abbiamo rilevato che qeusto incontro avesse consistenze investigative
Presidente Casoria: La domanda era un'altra
Auricchio: non mi risulta che c'erano altri incontri a casa Bergamo
Avv. Trofino: L'allora presidente dell'Inter è andato?
Auricchio: Dalle intercettazioni non mi risulta che Moratti sia stato a casa di Bergamo. Se il presidente dell'inter è Facchetti la risposta è sì, se invece è Moratti non ho elementi
Avv. Trofino: Abbiamo capito è sì. Sa che è successo dopo quella riunione? Sa se Bergamo diede le dimissioni?
Auricchio:
Avv. Trofino: Quindi potevano anche aver parlato di questo?
Auricchio: potevano aver parlato di tutto, non certo prendiamoci un the!
Avv. Trofino: Se parlavano delle dimisisoni di Bergamo, anche quest'altra sua intuizione era errata
Auricchio: Non era un'intuizione...
Avv. Trofino: Questo processo è pieno di pensieri... Lei non ci ha saputo dire il nome dell'ufficiale al quale si è rivolto pe conoscere l'anagrafica delle sim
Auricchio: E' un ufficio, non un amico personale
Avv. Trofino: Quindi ha scritto a quell'ufficio...
Auricchio: Il colonnello non si è dimenticato di scrivere il dato anagrafico, mi sono prima accertato se fosse acquisibile senza autorizzazione dell'autorità giudiziaria. Non era questo il caso, quindi mi è stato fornito, è un dato di polizia
Avv. Trofino: Quando ha ricevuto questo dato. Non ha ritenuto di fare una relazione di servizio?
Auricchio: L'ho citato nell'informativa
Avv. Trofino: Chi le ha dato materialmete questa notizia delle sim?
Auricchio: De Cillis, si presentò e ci disse di aver venduto delle sim con quei numeri a tizio, caio, ha indicato i seriali delle schede
Avv. Trofino: E, quindi, chi le ha acquisite?
Auricchio: Non c'è stata acquisizione, abbiamo avuto solo i numeri delle schede
Avv. Trofino: Il marescaillo Nardone lavora con lei?
Auricchio: Sì, è lui che è stato inviato a svolgere queste attività
Avv. Trofino: Lui ha dichiarato che da Como si è recato al negozio di De Cillis..
Auricchio: Questo fatto non mi risulta, insisto con il dire che non ci sono stati sequestri di schede
Avv. Trofino: Nardone ci ha detto di aver faxato le schede
Auricchio: Non lo ricordo
Avv. Trofino: Cerco il verbale, interrogatorio dell'avvocato Prioreschi a Nardone:
Domanda:Siete andati in svizzera?
Risposta:
Domanda: Ad acquisire la documentazione delle schede svizzere?
Risposta:
Domanda: Quindi le prime nove?
Risposta: Sì, l'abbiamo prese noi nel negozio di De Cillis in Svizzera
Nota: L'avvocato Trofino legge l'interrogatorio del maresciallo Nardone dal quale risulta che egli si è recato in svizzera a prendere le prime nove sim, con la macchina dello stesso De Cillis
Avv. Trofino: Vede il suo marescaillo si è recato in Svizzera e, contro ogni norma sulle rogatorie, ha preso la documentazione delle sim
Auricchio: Il dato è meramente cartaceo, sarà anche andato al negozio, ma non abbiamo acquisito le sim di un gestore svizzero, non ci sono verbali di sequestro di alcunchè, sono stati acquisiti i seriali senza violare regole del diritto internazionale.
Avv. Trofino: Quindi non esclude che i suoi siano andati in Svizzera?
Auricchio: Non lo posso escludere, bisogna chiedere a Nardone, la zona dove è il negozio non risentra nelle regola del diritto internazionale
Avv. Trofino: Ma ci è andato, o no?
Auricchio: Non lo so, ma anche se fosse andato il De Cillis ha fornito dati relativi alla sua memoria. Per quanto mi riguarda ho già risposto...
Avv. Trofino: Tra le telefonate che ha ascoltato, conferma che ci sono telefonate che riguardano il mercato dei calciatori?
Auricchio: Una parte del nostro componimento è stato rivolto alla compravendita dei giocatori
Avv. Trofino: Attenzione, quella è Gea, riguarda altre procure, io parlo di calciomercato. Ce ne sono, o no?
Auricchio: Non saprei se ci sono delle conversazioni che riguardano la compravendita di calciatori
Avv. Trofino: Lei è stato presente all'interrogatorio di Moggi. Moggi dichiarò che è vero che usava delle schede non riconducibili, ma le usava per il mercato perchè aveva paura di essere intercetatto?
Auricchio: Io non me lo ricordo
Avv. Trofino: Nel successivo interrogatorio, le è venuto in mente di fare delle indagini, che so, a procuratori, dirigenti, per chiedere se nel corso delle trattative usavano utenza diverse?
Auricchio: Quelle sono schede straniere intestate a Moggi
Avv. Trofino: Non mi sonio spiegato. Dico: sapendo il dato che Moggi usava delle schede particolari per svolgere il calciomercato, non ha ritenuto di interrogare i personaggi interessati al mercato per sapere da loro su quali utenze comunicava Moggi?
Auricchio: Come no, emergeva una scheda, e se vede le date di De Cillis...
Avv. Trofino: Colonnello sulle schede svizzere non ci sono interecttazioni, ci sono pensieri...
Il Presidente Casoria ripete la domanda di Trofino...
Auricchio: Ma non era questo l'argomenrto delle nostre indagini, il calciomercato.... l'oggetto sarebbe stato avulso dalle nostre indagini
Presidente Casoria: Andiamo vanti, ho capito
L'avvocato Trofino chiede di ascoltare una telefonata tra Facchetti e Bergamo, ma il pm si oppone
Presidente Casoria: Sentiamola, ma di che data era?
Avv. Trofino: Del 26.11.2004

Non viene ammesso l'ascolto della telefonata ma la lettura della trascrizione.
L'avvocato Trofino legge il testo della telefonata tra Facchetti e Mazzei, dove Facchetti chiede l'arbitro numero 1 (Collina n.d.r.)

Avv. Trofino: Mi dice quale era il criterio con il quale venivano individuati gli arbitri della prima fascia?
Auricchio: Gli internazionali
Avv. Trofino: Le ho chiesto: ha capito quali erano i criteri per formare le griglie? Conferma che comporre una griglia era una sorta di rompicapo?
Auricchio:
Avv. Trofino: E allora, per tornare alla telefonata Moggi-Bergamo quando Moggi dice "tu chi ci metteresti, vediamo se hai studiato"
Auricchio: Mi serve il progressivo..
Avv. Trofino: Ma come, è la telefonata principe, non se la ricorda a memoria?
L'avvocato Trofino legge il progressivo, poi legge la telefonata in cui Moggi parla con Bergamo e si confronta sulla formazione delle griglie
Auricchio: Sì l'ho trovata, ma la telefonata non inizia così, non può fare una sintesti...
Giudice Casoria: La domanda avvocato
Avv. Trofino: Perchè queste sono state trascritte e depositate e quella di Facchetti no? Perchè?
Auricchio: Lo abbiamo anche ricordato, per avere il dato di riferimento della presenza di Lanese alla cena
Avv. Trofino: Ha ascoltato Manfredi Martino per molto tempo. Alla fine, egli le rilascia una dichiarazione nella quale dice che esclude che prima delle 12.30 fossero comunicati anche gli assistenti. Escludo matematicvamente che fossero noti. Nella vostra informativa dite cha Manfredi Martino invia a Meani 2 sms, alle 11.23, con cui comunica la designazione di Trefoloni come arbitro. Alle 11.51 un altro sms con cui comunica la designazione di Copelli e Ambrosino come assistenti. Se Lei ha queste due dichiarzaioni contrastanti perchè ha ritenuto di procedere nei riguardi di Moggi quando fa capire alla sua asistente di conoscere gli arbitri?
Auricchio: Abbiamo tratto le conclusioni, e le dico che le dichiaraziioni di Martino non sono state rese davanti a noi. Lo abbiamo inviato a parlare con il pm. Le prime due sono avvenute davanti alla polizia giudiziaria, le altre davanti al pm.
Avv. Trofino: Quindi, perchè non trae adesso le concousioni?
Auricchio: Proprio in quest'aula mi è stato chiesto delle griglie e delle designazioni, e abbiamo sempre risposto. La difesa di Mazzei ha portato un documento con le correzioni fatte da Bergamo. Nessuno ha sostenuto che le facesse Mazzei, nessuno ha sostenuto che non venissero veicolate abusivamente
Avv. Trofino: Ma sta andando fuori strada
Giudice Casoria: Perché avete proceduto con Moggi?
Auricchio: Perchè sono due cose differenti, gli assistenti non venivano sorteggiati ma designati
Avv. Trofino: Oltre a Manfredi, ai sorteggi erano presenti i giornalisti?
Auricchio:
Avv. Trofino: Lei esclude che un giornalista possa aver chiamato qualcuno all'esterno per informare?
Auricchio: Poteva succedere, certo, l'ho detto
Avv. Trofino: E allora perchè ne fate un elemento di colpevolezza solo per Moggi?

Sospensione di 15 minuti per consentire all'avvocato Trofino di calmarsi.

var gaJsHost = (("https:" == document.location.protocol) ? "https://ssl." : "http://www.");document.write(unescape("%3Cscript src='" + gaJsHost + "google-analytics.com/ga.js' type='text/javascript'%3E%3C/script%3E"));var pageTracker = _gat._getTracker("UA-1722750-1");pageTracker._initData();pageTracker._trackPageview();

 
 
 

ECCONE UN'ALTRA : "SFUGGITA" AD AURICCHIO..""""MA VAFANCUL !!!""""

Post n°80 pubblicato il 13 Aprile 2010 da icebergxxx

FACCHETTI CHIEDE COLLINA A BERGAMO PER INTER-JUVE.  BERGAMO DICE DI NO, C'E' BERTINI. A FACCHETTI NON PIACE...ALLORA CONTROLLANO INSIEME LE ULTIME GARE DELL'INTER CON BERTINI. COSI' BERGAMO CONVINCE FACCHETTI DICENDOGLI "GLI PARLO IO" .........................................VERGOGNATEVI..................................................

 
 
 

CONTROCAMPO VERGOGNA !

Post n°79 pubblicato il 12 Aprile 2010 da icebergxxx

 

 

"MERDASET"

VERGOGNOSA !!!

 
 
 

DOMANI NOI CI SAREMO !!!

Post n°78 pubblicato il 12 Aprile 2010 da icebergxxx

JUVENTINI DI NAPOLI E NON....
TUTTI ALL'UDIENZA AL TRIBUNALE DI NAPOLI......

DOMANI MATTINA INONDEREMO IL CENTRO DI NAPOLI CON STRISCIONI E CORI...


NON CI FERMERA' NESSUNO !!!

 
 
 

CALCIOPOLI: LA VERITA'

Post n°77 pubblicato il 10 Aprile 2010 da icebergxxx

Calciopoli: basta favole, è tempo di fatti


  
pinocchio

Ora basta. Chi scrive ha sempre cercato di argomentare ogni più piccola questione, ogni minima sfaccettatura riguardo a quanto accaduto dal 2006 ad oggi. Ma adesso è arrivata l’ora di posare i calamai e di dare battaglia. Una battaglia di consapevolezza, cui faccia seguito una ferrea presa di posizione. Le nuove intercettazioni che stanno nuovamente scuotendo il mondo del calcio hanno aperto una voragine nelle coscienze di coloro che hanno voluto far passare una vergognosa menzogna per indiscutibile verità. Le penne reazionarie si sono già mosse per dare una nuova inquadratura alla situazione e stanno cercando di far passare l'idea della revoca dello scudetto all'Inter come eventualità sufficiente per rimettere tutto a posto. Continuano a dire che esisteva un Sistema Moggi, che “quello che ha fatto la Juve è sotto gli occhi di tutti”, che “ci sono stati fatti gravissimi che hanno portato ad una giusta condanna”. No, le cose non stanno così e non accettiamo nemmeno la logica del tutti innocenti o tutti colpevoli.
I colpevoli ci sono, ma sono altri.

Non esiste nessuna intercettazione di Luciano Moggi con un arbitro, non esiste nessuna richiesta di favori da parte di questi a chicchessia, non esiste – e fatevene una ragione – nulla di nulla. Luciano Moggi è stato intercettato, pedinato, umiliato e fatto a pezzi in ogni modo possibile e la prova massima della sua colpevolezza è risultata essere una discussione sulle griglie con il designatore Bergamo. Consuetudine che, apprendiamo ora, era ben gradita a tutti e praticata da certuni con una malizia sconosciuta persino a chi è stato per anni additato come causa suprema di ogni male del pallone.
E non vi era neanche un sistema diffuso, il cosiddetto illecito strutturato. No signori, anche questa è una favola, un raccontino della buonanotte. E a svegliare i sognatori non siamo stati noi, partigiani dell’opinione, ma i testimoni del processo penale che si sta svolgendo a Napoli.
Come può essere credibile un’indagine indirizzata a senso unico, condotta con fretta e superficialità, incentrata sui riassunti della Gazzetta dello Sport, con inquirenti che non si sono neppure degnati di guardare le partite, di verificare se le loro accuse potevano essere dimostrate, che non hanno voluto investigare (“L’Inter non ci interessa” cfr. deposizione di Rosario Coppola), che hanno sbandierato ai quattro venti che “piaccia o non piaccia” non esistevano altre telefonate all’infuori di quelle dei dirigenti già sotto accusa?
Niente di tutto questo può essere credibile.

E smettiamola con le solite accuse, più volte smentite, persino dalle stesse sentenze sportive.
Le ammonizioni pilotate non esistono, è una fantasia costruita nella testa di Leonardo Meani nei suoi colloqui telefonici con i guardalinee Copelli e Puglisi, e immediatamente presa per buona: nell’anno oggetto di indagine la Juventus ne ha totalizzate 17, a livello delle altre grandi (le stesse dell’Inter), e ben sotto il primo posto dell’Atalanta. Dieci di queste sono, per giunta, arrivate da arbitri considerati estranei alla cosiddetta Cupola. In un’intercettazione il giornalista Tony Damascelli informa Luciano Moggi delle sanzioni comminate a Nastase, Petruzzi e Gamberini (quest’ultimo nemmeno in diffida) in Fiorentina-Bologna, ma Moggi, stupito, dimostra di non conoscere nemmeno chi fossero i diffidati della gara in questione. Mai, da nessuna parte, si sente o si legge Luciano Moggi chiedere esplicitamente di comminare sanzioni fraudolente. Ed è una leggenda anche la telefonata, imputata a Giraudo, nella quale si ascolta “Se l’arbitro è sveglio ci dimezza l’Udinese”. La conversazione infatti è successiva di un’ora all’incontro Udinese-Brescia dove fu, in maniera assolutamente corretta, espulso il friulano Jankulovski.
E chiariamolo una volta per tutte, i sorteggi erano regolari. Ogni sorteggio si svolgeva in presenza di un notaio e l’estrazione della pallina con il nome dell’arbitro era affidata ad un giornalista ogni volta diverso, che estraeva dopo che Pairetto aveva aperto la pallina contenente la partita da assegnare.
Questa circostanza è stata più volte spiegata, persino dall’Unione Stampa Sportiva (comunicato del 15 maggio 2006) e dalle sentenze sportive, che non prendono in considerazione questo ridicolo capo d’accusa per motivare la condanna. Persino Mazzei, in una delle nuove telefonate, cerca di convincere Facchetti che non c’è nulla da fare, anche se si vuole - come l’ex presidente interista desidererebbe - manipolarlo.
Moggi conosceva prima i nomi degli arbitri e dei guardalinee? Bugia. Bugia enorme. Veniva avvisato solo dopo l’avvenuta designazione, anche se in anticipo rispetto alle comunicazioni ufficiali agli organi di stampa. Ma c’era chi veniva a conoscenza delle stesse ben prima del DG juventino. Leonardo Meani, ad esempio, come dimostrano gli sms portati dalla difesa al processo di Napoli. E lo stesso Facchetti, che veniva informato, addirittura un giorno prima, su chi fossero i guardalinee di Inter-Juventus. Non di una partita qualsiasi…
E finiamola con la storia di Paparesta chiuso nello spogliatoio. La vicenda è stata innumerevoli volte chiarita dall’arbitro stesso e archiviata dalla Procura di Reggio Calabria.
Moggi poteva decidere le sorti degli arbitri? Altra gigantesca menzogna.
Moggi minaccia di far sospendere Paparesta che, invece, arbitra regolarmente già dalla giornata successiva. Anzi, è vero il contrario. Questo dichiara Pairetto di fronte al giudice Casoria: “Chi ha danneggiato la Juve e' tornato subito ad arbitrare, chi l'ha favorita viene sospeso per due mesi e mezzo”. Come nel caso di Racalbuto, dopo Roma-Juventus.
Moggi controllava De Santis?
Ridicolo. Nell’anno indagato è l’arbitro con cui la Juve ha ottenuto la media punti più bassa (1,4). Così il compianto Giorgio Tosatti in una telefonata Moggi del 20 aprile 2005: “Ormai gli arbitri ti pisciano addosso a te. Ieri l’ho detto, ho detto ieri in Federazione: avete fatto apposta a mandare De Santis perché vada in culo alla Juve”. E Moggi risponde: “Con quest’anno, tra Palermo, Parma e questa qui, ci costa tranquillamente sei punti. Ci ha creato mille problemi in questo campionato. Se noi perdiamo il campionato uno degli artefici è lui perché c’ha dato troppo contro”. Recentemente è stato poi dimostrato con chi in realtà intrattenesse rapporti amichevoli l’arbitro romano, con Giacinto Facchetti.
E prima che qualcuno obietti, parliamo subito delle schede, delle famosissime schede svizzere.
Lo sanno i signori che commentano il pallone che, in un processo penale, la prova si costituisce in dibattimento?
Questa, quindi, è una prova ancora tutta da dimostrare. Nella realtà, fino ad ora, sono emersi solo elementi ampiamente favorevoli alla difesa. La scheda a Paparesta è un falso, era di suo padre. Quelle di Cassarà e Gabriele (che mai avevano arbitrato la Juventus nelle stagioni 2004/05 e 2005/06), false pure quelle: assolti dalla giustizia ordinaria il 18 gennaio 2010. Gli schemini con le ricostruzioni delle chiamate effettuate sono stati definiti dal Maresciallo Di Laroni, che svolse queste indagini, “presumibili”, senza contare innumerevoli errori nell’assegnazione delle celle, con arbitri da tutt’altra parte al momento delle chiamate loro imputate.
A farsi benedire anche la scheda ritenuta essere in possesso di De Santis, come lo stesso arbitro dimostrerà al processo: “Mi viene attribuita una scheda svizzera tra il 7 gennaio e il 28 marzo ma essendo io uno degli organizzatori della cupola, mi sembra strano che potessi averla solo in quel periodo. Io non l’ho mai posseduta né usata, in quel periodo stavo facendo un corso come vicecommissario di polizia penitenziaria, lo frequentavo tutti i giorni e ho portato le prove. In molti degli orari in cui mi viene attribuito l'uso della scheda svizzera ero a scuola a frequentare il corso”.
E che dire del fatto che la Juventus, con i cosiddetti arbitri “svizzeri” avesse una media punti inferiore a quella di Milan (2,08 a fronte di una media campionato di 2,07) e di Inter (1,9 su media totale di 1,89). La Juventus infatti totalizzò una media di 1,88 punti, a fronte di una media complessiva ben superiore: 2,26!!!

Allora dove sarebbe questa famigerata Cupola? Da quali elementi si può desumere che Luciano Moggi e Antonio Giraudo - lasciati soli a se stessi, senza nessuna stampa e televisione amica e senza il supporto della proprietà - controllassero le sorti del campionato italiano? Una tale ricostruzione della realtà può esistere solo nelle menti di chi voleva colpire un unico bersaglio e nelle parole di chi questa teoria ha sostenuto ed alimentato.
Perché, ad esempio, non è mai stata posta attenzione sui comportamenti delle squadre milanesi? Infatti non sono in nessun modo paragonabili i comportamenti dei dirigenti di Inter e Milan con quelli addebitati a Luciano Moggi. Certo, ma in peggio. Proviamo a fare chiarezza.

Non esistono intercettazioni tra Luciano Moggi e gli arbitri. Ci sono invece fatti incontestabili riguardo i rapporti intrattenuti da alcuni di questi con le squadre meneghine. Sono stati dimostrati gli stretti rapporti tra Giacinto Facchetti e l’arbitro Nucini, fischietto all’epoca in attività e oggi misteriosamente scomparso dai salotti televisivi che era solito frequentare. Sono stati dimostrati i rapporti dell’ex presidente nerazzurro con Massimo De Santis, proprio lui, l’arbitro sbeffeggiato e calunniato da tutti come asservito al potere moggiano. Con il fischietto di Tivoli Facchetti parla di Walter Gagg, il funzionario FIFA, già accusato di aver svolto compiti “in nome e in funzione dell’Inter”.
Laddove Luciano Moggi confrontava griglie arbitrali, Giacinto Facchetti cerca direttamente di bypassarle, alterando il sorteggio prima di Inter-Juventus del 28 novembre 2004:

Facchetti: «No, lì non devono fare i sorteggi, ci devono...».
Mazzei: «Come si fa, Giacinto, purtroppo ci vuole fortuna».
Facchetti: «Ma dai...».
Mazzei: «Ti dico la verità, qui un sorteggio lo fa un giornalista, devono studiare una griglia e le possibilità sono più alte»

Questo Luciano Moggi non l’ha MAI fatto.
Luciano Moggi non conosceva le designazioni un giorno prima delle partite, Moggi non falsificava passaporti (cfr. Oriali condannato dalla giustizia ordinaria) con il fine di rendere disponibile un calciatore che, altrimenti, non avrebbe potuto essere schierato. Così si falsano realmente i campionati.
Moggi non incontrava gli arbitri prima delle partite (cfr. Moratti che va a salutare Bertini prima di Inter-Sampdoria) e nemmeno durante l’intervallo (cfr. squalifica di Facchetti dopo Chievo-Inter del 2002/03).
Mai, nessun dirigente della Juventus F.C. si è permesso di far pedinare e intercettare illegalmente un suo calciatore e, men che meno, dirigenti di altre squadre, arbitri o esponenti della Federcalcio. Mai la Juventus, con un'azienda nell’orbita della sua proprietà, ha sponsorizzato il campionato italiano e la Coppa Italia (cfr. sponsor TIM su entrambe le competizioni).
Questa è la realtà dei fatti.

E il Milan? Sono loro che parlano con quasi tutti gli arbitri e i guardalinee! Sono loro che hanno il potere. Un proprietario Presidente del Consiglio e un Presidente che, all’epoca dei fatti, era a capo della Lega Calcio e gran cerimoniere dei diritti televisivi. Tre televisioni nazionali al servizio della loro verità, tre televisioni con le quali dire, non dire, omettere, stravolgere. Giornali, radio, siti internet e una valanga di opinionisti al servizio della loro versione dei fatti.
Ma tanto era la Juve che tramava a palazzo. Allora mi spieghino queste intercettazioni (già comprese nelle informative, ma mai considerate…):

Mazzini a Moggi, riguardo le prossime elezioni in Lega: “Con Cellino, mi dice Galliani, non ci sono problemi perché lo fa votare Berlusconi”.

Ghirelli a Mazzini, sempre a proposito di elezioni: “Galliani deve muoversi tramite Berlusconi” per “influenzare AN e compagnia”.

Mazzini a Moggi: “Comunque stamani io ho chiamato Galliani, gli ho detto: senti, stammi bene a sentire, dico, guarda, muovi anche i tuoi padrini politici, perché, che Zamparini è di AN e che voti per Abete è veramente una cosa che non… non esiste al mondo”.

Bergamo a Mazzini: “Gigi (Pairetto, ndr) risponde alla Sampdoria, al Milan, all’Inter, al Verona, al Vicenza, al Palermo, a tutti quelli dove ci sono grandi magazzini e lui ha bisogno di lavorare”.

Come mai avrebbero potuto due solitari dirigenti avversari mettere nel sacco un impero tanto grande? Infatti non poterono, perché tutto esiste solo nella mente di un personaggio con la strana e peculiare carica di “addetto agli arbitri”. Quel Leonardo Meani, credibile quando dice di difendersi dalla Juve, semplice co.co.co da rinnegare quando intrattiene rapporti di ogni tipo con la quasi totalità della classe arbitrale.

Non ci credete? Cominciamo da Collina, per il quale venivano organizzati incontri per conto di Galliani, nel ristorante di proprietà di Meani. Per di più nel giorno di chiusura, “così non ci vede nessuno”. Meani che gli augura di essere presto designatore, così “non ti chiamo più”, che gli rammenta quando lo aiutava nelle scelte “mi ricordo di quando avevamo posto il veto a Pisacreta” e che chiamava “il capo, il grande capo” per relazionare di questa sua bellissima amicizia con l’arbitro viareggino.
No, queste cose Moggi non le faceva.

E che dire del guardalinee Puglisi, definito da Babini, altro guardalinee “Puglia, l’ultrà del Milan”. Prima del derby di Champions, Puglisi chiama l’amicone: “L’importante è che noi riusciamo a fargli il culo a ‘sti interisti”. Qualche giorno dopo Meani lo rincuora sul suo futuro: “Secondo te, perché so? Perché io sto spingendo da matti per te, no!”. Lo stesso Puglisi che chiede a Meani se farà Milan-Chievo e questi che gli risponde che era stato già scelto per Parma-Sampdoria, ma che farà cambiare designazione. Come in effetti accade. E si cautela pure, ridacchiando: “Tu comunque vedi di star zitto su questo cose che ti dico, eh?”. Per finire gli racconta come ha istruito Babini per Milan-Chievo: “Mercoledì da intelligente come vogliono quelli lì, nel dubbio da una parte vai su e dall’altra stai giù. Poi se le cose eclatanti che vedono tutti, nessuno dice niente eh!”.
E per lui spingeva anche con Galliani : “Puglisi però bisogna far tutto per metterlo in A e in B, eh?”. D’altra parte il Presidente aveva già capito tutto: “Ho saputo che lei ha già parlato con Puglisi”.

Ma avete mai sentito Moggi dire roba del genere?

Si era persino stupito l’arbitro Messina, che al telefono con il ristoratore lodigiano, chiede: “Oh, ma li hai designati te i guardalinee (Milan-Chievo, ndr) o loro?

E Copelli? Prima di Milan-Sampdoria viene tranquillizzato: “Hai visto che sto rilanciando e son troppo… sto rilanciando anche Messina”. Copelli è colui che il 13 maggio 2006, davanti a Borrelli, dichiara: “Se un assistente avesse voluto arbitrare un incontro del Milan non si doveva rivolgere ai designatori, ma a Meani”. Già, infatti, tante volte Meani glielo aveva detto direttamente: “Stai tranquillo, adesso ci penso io. Parlo con Galliani, lui lo sa Galliani, gli dico: senta, questo qui è un nostro uomo gli dico io”.

E poi le confidenze a Contini, altro guardalinee: “Io e te siamo amici, qualcosina in più me la puoi dare oh… ma va bene… il giocatore tu lo richiami invece di ammonirlo, cioè sono queste cose qui, eh…”.

Babini addirittura si spaventa. Dopo aver saputo che Meani aveva scelto i guardalinee di Milan-Chievo, lo chiama per dirgli: “Bisognerebbe rifiutarla quella partita lì, con questa designazione confermano che è tutta una porcheria [...] Ti ho detto che facciamo ridere tutta Italia con questa designazione”.

Indimenticabile la promessa a Rodomonti: T’ho fatto anche prendere sette e mezzo da Cecere […] Comunque, guarda che mi ha telefonato il mio presidente che ti dà l’indirizzo e ti manda a fare anche a te il trapianto dei capelli in Svizzera”.

E come dimenticarsi di Meani che chiede a Mazzei di mandare Ambrosino, che dice a Pasquale D’Addato (osservatore AIA di Bologna) di stare sereno per il suo avanzamento di carriera perché ne parlerà a Lanese: “Noi avremmo piacere che questo D’Addato possa fare il presidente regionale. Gli dico: il dottor Galliani vorrebbe fargli fare il presidente”.

Si potrebbe andare avanti per molte pagine, ma ci fermiamo qui, non senza ricordare l’ormai famoso avvertimento a Bergamo in vista della decisiva Milan-Juventus (partita prima della quale Meani regalò orologi alla terna arbitrale… “però a Trefoloni gli fai un bel discorsetto, perché sennò gli tagliamo la testa noi”) e gli amorosi sforzi di Galliani che si muove perché un dossier dell’arbitro Paparesta sulla sua attività lavorativa all’AssoBioDiesel arrivi nelle mani del sottosegretario Gianni Letta.

Allora smettiamola, una volta per tutte, di raccontarci favole. I poteri erano altri, ed erano molto forti. Ma è finalmente arrivato il momento di prenderne coscienza, tutti quanti. E’ inaccettabile che vogliano ancora ingannarci su quanto è successo. E’ inaccettabile che ci propongano soluzioni di comodo. Noi vogliamo giustizia, e che sia giustizia integrale. A partire dalla restituzione dei due scudetti ingiustamente sottratti, fino alla certezza di una dura pena a chi, veramente, operava con modalità assai poco cristalline. La nostra battaglia, ora, è questa.

 

 
 
 

FACCHETTI-BERGAMO: ALTRA INTERCETTAZIONE SCANDALOSA !!!

Post n°76 pubblicato il 10 Aprile 2010 da icebergxxx

Roma, 10 apr (Il Velino) - Nuove intercettazioni che riguardano i dirigenti dell'Inter e il designatore degli arbitri emergono dal processo Moggi in corso a Napoli. Giacinto Facchetti chiama il designatore Paolo Bergamo. E' il 10 gennaio 2005. I due commentano il risultato di Inter-Sampdoria, finita 3-2 per i nerazzurri, ma con i blucerchiati in vantaggio per 2-0 a pochi minuti dalla fine.

BERGAMO.- Giacinto!

FACCHETTI.- Paolo allora vedi che abbiamo recuperato?

B.- Storico eh, storico ieri, mamma mia cosa ho sofferto, non te lo puoi immaginare... guarda che ormai la partita sembrava compromessa, c'è stata una reazione incredibile...

F.- Sull'uno a zero speravo almeno nel pareggio fino alla fine, ma sul 2-0 non speravo più a niente...

B.- Mamma mia ma poi goals bellissimi.

F.- Si si si.

B.- Puliti, tranquilli... è stato bravo Bertini sul 2-2 sul contrasto, quel contrasto tra difensore e Martins, che non era niente eh? Bada bene a volte però magari può essere ingannato perché questo cade in maniera plateale...

F.- Devo dire che ho predisposto la tua.-incomprensibile-.ed in campo sia andato tutto bene...

B.- Si si si ha detto bene.

F.- E' stato bravo, anche Papi e Puglisi mi sono piaciuti...

B.- Specialmente Puglisi ha fatto bene...

Nella telefonata si parla inoltre di tessere messe a disposizione da Facchetti a Bergamo, con l'accordo che passerà Bergamo in sede a ritirarle. Inoltre, Bergamo chiede del materiale sportivo dell'Inter a Facchetti. Infine, i due concordano la designazione della terna arbitrale per Bologna-Inter di Coppa Italia di 3 giorni dopo e terminata 3-1 per i nerazzurri.

B.- Senti domenica ehm mercoledì avevo intenzione di mandarti come assistenti, siccome a Bologna non è una partita scontata secondo me, avevo intenzione di metterti Geminiani e Niccolai che sono due toscani bravi eh?

F.- Bene, Geminiani non l'abbiamo più...

B.- No no e appunto te lo volevo mandare domenica. Si, scusa, mercoledì c'è questa Coppa Italia che ci interessa ancora e quindi facciamo... e poi ti mando un giovane, siccome volevamo rimettere in pista Gabriele e Palanca avevo intenzione di mandarti Gabriele...

F.- Va bene.

B.- Non è un problema per voi... perché sta facendo bene...

F.- No no va bene poi io mi fido di te... sei tu...

B.- Stai tranquillo, stai tranquillo e complimenti per ieri.

F.- Grazie grazie.

 

 
 
 

 

 

CALCIOPOLI-BIS O FARSOPOLI ?

DI SEGUITO PROPONGO LE INTERCETTAZIONI
(fonti varie...)

 

ORA FUORI LA VERITA' !

E' UNA COSA VERGOGNOSA... CI SONO LE TELEFONATE ANCHE DELL'INTER E DEL MILAN.    "AURICCHIO" CHI CI HA INCOLPATO MA ORA NON SA CHE DIRE AL PROCESSO, GLI AMMONITI-ESPULSI MIRATI A FAVORE DELLA JUVE NON SI TROVANO PIU'...LE PARTITE INCRIMINATE, SENTITE SENTITE, LA JUVE NON LE HA VINTE...LE INDAGINI, COME DA TESTIMONIANZA, SONO STATE FATTE IN BASE ALLA GAZZETTA DELLO SPORT... VI RENDETE CONTO?

CI HANNO MASSACRATO...CI HANNO SPEDITO IN B...ED ORA STIAMO ANCORA SUBENDO...

ORA VOGLIAMO LA VERITA'....PEZZI DI MERDA.... VOGLIAMO LA!! VERITA' !

 

FAZI-BERGAMO:PARLANO DI UNA TELEFONATA A MORATTI

 

PARTE 2 FAZI-BERGAMO

 

LA VERGOGNA CONTINUA... "FACCHETTI-BERGAMO"

 

FACCHETTI FA' LA GRIGLIA,NON VUOLE IL SORTEGGIO!


SENTITE : FACCHETTI FA' LA GRIGLIA... NON VUOLE IL SORTEGGIO E CERCA DI ACCAPARRARSI GUARDALINEE E ARBITRO CHE VUOLE LUI.....

QUESTO COME SI CHIAMA ???

 

 

BERGAMO E' TIFOSO ROSSONERO ?????

intercettazione GALLIANI - BERGAMO:

A DIR POCO VERGOGNOSA....

BERGAMO SI DICHIARA TIFOSO ROSSONERO.................

E IL MILAN L'ANNO SUCCESSIVO HA VINTO CHAMPIONS LEAGUE E MONDIALE PER CLUB......
ORA?

 

 

NUOVA INTERCATTAZIONE, SFUGGITA AD AURICCHIO...

E PARLANO PURE...........

 

CARRARO-BERGAMO: VERGOGNOSA !!!

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963