Creato da JanesoloJane il 30/12/2008

JanesoloJane

silenziosamente scrivo

 

 

1. 333room

Post n°6 pubblicato il 27 Gennaio 2009 da JanesoloJane

Ho preparato una di quelle borse che chiamano "24 ore".

Ho scelto un bel posticino con Internet.

Sai. Oggi fai il tour delle stanze e puoi quasi assaggiare il buffet o scorrere il dito sulla lista dei vini.

Poi magari il reale è un po' diverso. Ma è un rischio da correre.

Non tutto passa per lo schermo, non certo i profumi. O delle lenzuola e delle ciabattine usa&getta dell'hotel a 4 stelle.

Già.

A pensarci quelle pianelle da infilare dopo la doccia sono un po' come il mondo contratto qui dentro. Van bene per un po' (due, tre settimane?) ... poi vanno cambiate.

Che stanza ha detto scusi?

333? Perfetta. Stando al numero.

Un po' meno stando alla grandezza.

Ma si sa. La foto da esibire nel virtuale ha sempre una luce ed un taglio che modificano le parvenze. Poi non è detto sia ... uguale.

Sorrido.

Ci risiamo. E' come qui.

Tutto falsato. O meglio. Un po' "ridimensionato" e pitturato.

Me lo appenderò come cartello alla porta della 333room.

"Sono solo colori. Sì, colori provvisori".

 
 
 

Dichiarata_mente

Post n°5 pubblicato il 27 Gennaio 2009 da JanesoloJane

 

Ci sono uomini che si travestono da angeli maledetti. Si presentano come bastardi ma - in fondo in fondo - onesti.

Dichiarati.

Come dannati che possono solo far male. Solitari. Disperati. Ubriachi di noia.

Poi arrivi tu. E loro gridano al miracolo.

Tu sì, tu sì. Tu. Che sciogli i loro nodi e scopri ciò che nessuna mai ...

Dicono.

E si sa ... non c'è donna che resista alla lusinga di essere colei che ha rivoluzionato la vita di un uomo. (Sindrome della crocerossina la chiamano ...)

Sei esclusiva. Unica.

Per tutta la fase del corteggiamento. Dell'approccio curioso.

Forse. Per un po'. Finché vivacizzi giornate tutte uguali e colori il grigio di monotonie frustranti.

Poi. Come i clinex. Finisci nel cestino.

Di solito anche con un bel discorso in cui ti assicurano che il problema è loro, solo loro. Tu no, tu non c'entri, ma sai, non so amare...non più...anaffettività, forse immaturità lo so, perdona, è colpa mia.

E condiscono il congedo con un cortese e amichevole buon viaggio.

Che dà l'ebbrezza ancora di un'unicità che rende fiere.

Finché ... pochi istanti dopo ... ci si accorge che il lui, bastardo veramente stavolta (ma ti aveva avvertito no?), è già a caccia di un'altra.

Con lei scambia messaggi e chatta.

Con te no, non può perché ...:)

... perchè semplicemente non c'è perchè ...

 
 
 

.

Post n°4 pubblicato il 26 Gennaio 2009 da JanesoloJane

 

Per quanto ci si provi a ripararsi con l'ombrellino, non ci si nasconde a sufficienza.

Ci sono parti di noi che sono come impronti digitali.

Come le rughe del palmo della mano. O un particolare profumo. Un odore tutto nostro, che non puoi coprire.

Anche nella scrittura è così.

Scappa scappa ... amico mio, lontano ... scappa.

Da te stesso se ci riesci.

Come quel giorno, quell'ora, quel minuto in cui ci baciammo e dicesti arrivederci. E volevi dire addio.

Ci ritroveremo.

L'abbiamo già fatto, lo sento.

Perchè l'olfatto raramente tradisce.

E raramente anche un certo modo di agghindarsi qui. Stracci inclusi.

 
 
 

Shirotsuki

Post n°3 pubblicato il 26 Gennaio 2009 da JanesoloJane


 


Attenti alle mansarde. Ai luoghi che raccolgono polvere di ricordi.


Ci si sale con scale ripide che cigolano. Ci sarà un motivo, no?


Loro non vogliono orme umane.


Non vogliono si torni davanti al cassetto delle lettere mai spedite, davanti al baule dei vestiti che non stanno più, allo scatolone delle foto scattate un giorno che credevi felice.


(Istantanee ...)


Le mansarde restano sospese in una dimensione senza tempo.


Sono in soffitta e irraggiungibili.


Perchè tu, preso dal "sono" che inciampa correndo verso il "sarò", non ti accorga che già "non sei più".


Le mansarde osservano con pazienza Zen il tuo affannarsi.


E sorridono fra sé.

 
 
 

[...]

Post n°2 pubblicato il 25 Gennaio 2009 da JanesoloJane

fashion

Prova a definirmi se ci riesci, prova da quattro righe digitate in fretta con foto omologate. Tutte le stesse e scopiazzate.

Prova a dare di me un tracciato preconfezionato. Tipo "quattro salti in padella".

Come un pranzo premasticato.

Ci infilerò (per far contento il lettore-tipo) due / tre "sensuale" "passione" "desiderio" "labbra" "eros", un po' di termini di webmania ...

... e diverrò la blogger che tu vuoi che io sia ...

Sarai contento come bimbo che soffia bolle di sapone.

In mente ...

E stasera in mano non avrai ... un bel niente ...

 
 
 

Provvisoria-mente

Post n°1 pubblicato il 25 Gennaio 2009 da JanesoloJane

 

Ho una stanza provvisoria.

Chi l'ha detto che uno deve disfare per forza la valigia?

Comprerò uno spazzolino nella boutique qui sotto e mi farò pagare il caffé dal signore che ho intravisto all'entrata. Cappotto blu su cravatta grigia. E barba appena accennata.

Chissà. Potrebbe essere un buon compagno per un tratto.

Poi taglierà la barba e se ne andrà.

Come si fa di solito quando si è un po' Ulisse nel cuore.

La curiosità domina l'uomo. Che si annoia per lo più.

E cerca il movimento ... dell'anima.

Per non morire.

Per le donne è più difficile: si attaccano ai sogni, vi si abbarbicano come la notte intorno al cuscino fra le coperte calde.

Neppure davanti all'evidenza lasciano la mano all'aquilone che le tira su in cielo.

Ma io sono provvisoria_mente.

Oscillante. Come la marea.

Onda, non donna.

 
 
 

 

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