Cominciai così..Una donna in viaggio; il suo viaggio, quello verso il centro di sé.
Scrivere lo avevo sempre fatto ma mai così, mai per me stessa.
Scrivevo come bisogno di comunicare. Laddove le mie parole si fermavano, laddove non riuscivo ad abbracciare, arrivavano le parole. E quelle son sempre arrivate.
Perché le parole, come la musica, come l’arte, hanno la capacità di arrivare ovunque, di fermare per un attimo il tempo e di farsi strada, oltre le barriere che cerchiamo di erigere.
Il giorno in cui nacque Junior però fu un giorno diverso dagli altri..
Lo so, detta così sembra la nascita di un figlio.. Lo è! L’impressione è giusta.
Lui nacque nel silenzio del mio mare e soprattutto nel chiasso infernale della mia anima..quella che un giorno si era ribellata e mi aveva scosso. Quella che insomma voleva tornare a vivere.
Nacque così il mio piccolo caro; fu lui ad aiutare me. Fu lui a spianarmi la strada verso me stessa.
Per una volta le parole erano arrivate a me stessa e non solo agli altri…
Inviato da: toorresa
il 25/03/2009 alle 08:34
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il 25/03/2009 alle 05:49
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il 25/03/2009 alle 04:19
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il 24/03/2009 alle 21:58