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Post n°21 pubblicato il 28 Gennaio 2011 da kraken2009
Sono un creativo. Chiedetelo ai miei amici, sarebbero tutti disposti a spergiurare che sono un GRANDISSIMO CREATIVO! Un attimo, chiariamo, non QUEI creativi che albergano nei negozi di moda o d'arredo... per intenderci, quelli che scheccheggiano a culostretto ed erremoscia e che chiamano le tende "drappeggi" e via discorrendo. Insomma, sono uno a cui piace creare. Punto. Ho giocato parecchio con la musica, in tal senso, ed anche con le parole. Poesiucce... raccontini... c'è stato un periodo che al posto del sangue avevo l'inchiostro. Ho smesso, temporaneamente (ma il germe è sempre in agguato, per fortuna). C'è un campo però, che mi vede sempre all'opera, ovvero la cucina. Sono un cuoco "del disimpegno", nel senso che mi piace cucinare anche roba elaborata, ma la mia specialità è organizzare un pranzo/cena/spuntino con un frigo che sembra vuoto (se lo è veramente... l'alternativa è mangiar fuori) ed in tempi da pit stop della Ferrari. Il che quando hai un bimbo è una cosa che torna oltremodo utile, ma tornava utile anche quando ero single, ovviamente. Cucinare mi piace, mi piace sentire i sapori, armonizzarli, cucinare è un insieme di sensazioni piacevoli, tutti i sensi sono appagati. E' bello, anche quando affetti un semplice pomodoro, guardane il colore vivo, sentirne la consistenza (adoro i "cuori di bue", giusto per notizia) il profumo... annusarmi le dita quando maneggio l'aglio o il basilico la ritengo una goduria inenarrabile... In più, nel periodo da single... saper cucinare mi ha fornito ottime occasioni perchè le mie serate in compagnia femminile... insomma... avete capito. Non mi ricordo quando ho imparato... ho "rubato" tantissimo da mia madre (cuoca inarrivabile) ed all'inizio ho sperimentato durante i campi scout. La mia pasta "aghi di pino e formiche" è rimasta tuttora (chissà perché) irripetuta. E' logico che l'esperienza e l'utilizzo di una cucina seria al posto di un fuoco da bivacco abbia portato notevoli miglioramenti ai miei elaborati, ma che soddisfazione i primi piatti da me cucinati e mangiati in condivisione con gli amici... ed oltretutto senza che gli stessi morissero tra dolori lancinanti (che nelle condizioni in cui mi trovavo era già un bel risultato). pertanto... essendo un cuoco assolutamente non geloso dei miei piatti, vi fornisco la ricetta della mia ultima creazione: ZUPPONE ASSASSINO (O ZUPPA ALLA WILLIAM WALLACE) ingredienti: a questo punto coprite tutto con l'acqua bollente, che deve essere appena appena sopra il livello dell'intruglio. Non di più... non di meno. Qui vi spiego: perché l'acqua bollente? è un segreto veneto (mia mamma). Cucinare è come far sesso... va fatto bene, perdiana! (non è che mia madre me l'ha spiegato così, è un'idea mia!) quel che avete combianto nella pentola è come essere a letto con tre modelle (visti i tempi specifico: maggiorenni, non prezzolate) assatanate... siete lì che pastrugnate qua e là, increduli di quanto vi sta succedendo... e vi bussano alla porta. Gridate "avanti". ed entra una una persona. Okay, ci siamo fino a qui? bene, nel caso specifico: Acqua bollente: Raffaella FICO in baby doll. chiaro il concetto? Un filo d'olio extravergine d'oliva rende questa zuppona ancora più buona.
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