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oggi sfogliavo un libro di storia e geografia di seconda superiore (naturlamente della repubblica dominicana)

la cosa più incredibile è che parlando delle grandi antille dice che sono composte da Cuba, Santo Domingo, Jamaica e Portorico. E Haiti? C'è, certo, se si pensa che l'isola che racchiude Rep Dominicana e Haiti si può chiamare Santo Domingo, se sei dominicano, ma anche Española, Quisqueya o Haiti... per 4 facciate del libro non si parla di Haiti e la si cita in soli due punti: per dire che la sua popolazione è nera e per dire che la religione più praticata è il buddismo.

Il buddismo? esatto così vi era scritto, ma è un errore madornale. La religione più diffusa in Haiti è il cristianesimo della Nuova Chiesa Evangelica Riformata, mentre permangono fortissime credenze woodoo. L'autore del libro, ma ho scoperto che l'errore è diffuso in altri testi, confonde il woodoo con il buddismo.

Sconcertato ho preso in mano un libro di storia utilizzato all'università. Sicuramente un altro carattere e certamente un altro livello. Ma tutta la storia precendete al 1492 viene liquidata un 10 facciate (vengono però citati Dante, Petrarca e Boccaccio), e noi che ci passiamo anni...

Sono andato allora a vedere come viene raccontata la morte di Trujillo (1961) perchè nel film La Fiesta Del Chivo sembra che il dittatore fosse stato ucciso da persone che avevano solo motivi personali per odiare il loro capo (uccisione di parenti). Il libro universitario riporta il ruolo giocato dalla CIA per "riportare la dignità e la libertà sull'isola". Peccato che nello stesso tempo non venisse presa in considerazione la dittatura presente in Haiti e il fatto che alla dittatura di Trujillo seguirono elezioni democratiche annullate da una invasione USA e una "dittatura democratica" che ha visto Balaguer (consigliere di Trujillo) giostrare il potere fino al 1996.

Ora, con i mondiali di calcio, i dominicani scoprono uno sport haitiano... il calcio appunto. Speriamo che questo serva in qualche modo a far loro scoprire gli haitiani

ragazzi haitiani che giocano a calcio a Port-au-Prince, la capitale