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in questi miei ultimi giorni in repubblica dominicana sto ospitando due amici cineasti, luca e daniel, che in estate realizzeranno un documentario su vari aspetti della realita' dominicana. Dopo aver visto un po' le baraccopoli, aver parlato con alcuni immigrati e assistito al carnevale di santiago e prima di andare sul confine tra dominicana e haiti, siamo andati in uno dei centri del turismo sessuale: Sosua.

La situazione a Sosua e' molto piu' grave di come fosse solo pochi mesi fa, in questo periodo la quasi totalita' dei turisti e' li' per quel preciso scopo, la maggior parte americani, ma anche tedeschi, francesi e in minor parte italiani, sopra i 50 e con tutto il desiderio di farsi vedere ricchi. Le ragazze dominicane sono per lo piu' al limite della maggiore eta', con vestiti che non lasciano nulla all'immaginazione ed atteggiamenti da "atti osceni in luogo pubblico".
Di giorno l'attivita' si concentra intorno al bar della spiaggia con addescamenti e "corteggiamenti" a suo di dollari e bibite alcoliche, di notte il luogo degli incontri sono le discoteche. Stare li' dentro e' una sensazione stranissima, oltre che irritante, perche' e' come trovarsi in un mondo finto in cui le ragazze fanno finta di essere attratte dagli attempati turisti, mentre questi fanno finta di creder loro. Poi, prima di uscire li vedi accordarsi sul prezzo. Fuori, spesso, ci sono i protettori che si assicurano che tutto sia a posto.

Alcune di queste ragazze fanno proprio tenerezza, le senti parlare con tutta naturalezza sule loro esperienze (citando, chissa' se sara' vero, anche famosi giocatori di baseball) e scambiandosi informazioni su quali localita' siano migliori in ogni periodo dell'anno...