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È in netto miglioramento la situazione della sicurezza nel quartiere di Cite Soleil, la più grande bidonville della capitale Port-au-Prince, dove nessun ferito da arma da fuoco è stato ricoverato nell’unico ospedale locale, Sainte Catherine Laboure (Choscal), dall’aprile scorso.

“La situazione di emergenza è conclusa, anche se permane una crisi cronica” ha detto Jessica Neerkon, capo missione di Medici senza frontiere (Msf), annunciando il ritiro del personale dell’organizzazione dalla struttura sanitaria, la cui gestione passerà il 31 dicembre nelle mani del ministero della Sanità. Negli ultimi anni, in particolare tra il 2004 e il 2006, gli abitanti di Cité Soleil - circa 300.000 - sono stati come ostaggi delle gang armate, criminali comuni o politicamente motivati, in contrasto tra di loro o con le forze dell’ordine, inclusi i caschi blu della Missione Onu per la stabilizzazione in Haiti (Minustah)”.