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è ora di fare un po' di chiarezza su quello che è successo a napoli, assalti ai campi rom e popolazione esasperata da questi. Non è vero! Cioè forse può essere vero che una parte della popolazione non veda di buon occhio chi è costretto a vivere in baracche sotto i ponti, ma non c'è stata alcuna rivolta della popolazione. Gli assalti criminali ai campi in cui vivono centinaia di famiglie con bambini sono stati orchestrati dalla camorra.

I campi incendiati sorgevano su terreni controllati dalla camorra, ed infatti ogni famiglia pagava un affitto di 50 euro al mese a don Peppe Sarno, camorrista indiscusso capo di Ponticelli. Sono circa 1500 persone, che praticamente vivono in discarica. Grandi lenzuoli coprono alla vista di estranei le baracche costruite con gli stessi rifiuti (materassi, reti, tavole di legno e di amianto). I copertoni di auto e camion fanno da tetto. Niente acqua né luce. Fiumi di rifiuti dividono un insediamento dall'altro.

E nel silenzio dei media italiani solo Popolare Network ha raccontato cosa succederà ai terreni liberati dai rom, terreni che la camorra dedicherà ad altro, a qualcosa di più redditizio: se entro agosto 2008 non iniziano i lavori per la costruzione degli edifici previsti, imprese edili e affini rischiano di perdere 67 milioni di euro. Un piano edilizio incredibile ma che deve partire entro il 4 agosto per non perdere i finanziamenti ministeriali. Se la notizia non fosse stata ripresa da El Pais in Italia non l'avrebbe ripresa nessuno.

E allora scopriamo che i motorini con due passeggeri che hanno colpito i campi con bottiglie molotov erano orchestrati da un nipote del boss, che nulla di spontaneo vi è stato, ma tutti recitavano sotto un rigido copione pensato e diretto con precisione.

Due sono le cose più sconcertanti:
- la gente si è prestata a questo gioco per non deludere il boss
- i giornali non han raccontato la verità, facendo nascere il mito della rivolta popolare. E creare una finta rivolta contro un nemico è una tecnica già usata da molte dittature.

Spero che i bambini che sono dovuti scappare abbandonando tutto e che si son visti bruciare la propria, povera, casa sappiano perdonarci.