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settimana scorsa raccontavo come fonti del pentagono citate da ABC parlino di un imminente attacco israeliano contro l'Iran prima del verificarsi di due fatti:
- acquisizione di una testata atomica
- completamento del sistema missilistico iraniano.
Proprio su questa seconda condizione si stanno giocando le possibilità di evitare la guerra iraniana. Il governo persiano ha, infatti, diffuso le immagini dei test di lancio di missili a lungo raggio capaci di colpire Israele. Teheran millano che lo Shahab-3 testato ha una gittata di 2mila chilometri ed è stato modificato per portare «bombe a grappolo in grado di colpire con precisione diversi obiettivi nello stesso momento, tra i quali le basi del nemico e le sue navi».

Peccato che poco dopo si sia scoperto che la foto del test missilistico ostentata ieri dal sito web dei Pasdaran e' stata ritoccata per far credere che siano stati lanciati quattro missili Shahab-3 e non tre come è avvenuto in realtà. Il quarto missile e' stato aggiunto montando la scia di fumo di uno degli altri missili con la nuvola di polvere di un altro. Il trucco è stato scoperto da Mark Fitzpatrick analista dell'Istituto studi strategici (IISS) di Londra secondo Teheran intendeva "nascondere il malfunzionamento di uno dei missili". Ciò non è di poco conto poichè solo se Israele fosse davvero raggiungibile dai missili iraniani potremmo allontanare il rischio di una guerra.

Notizie aggiornate danno Israele pronto a colpire: un sito di informazione iracheno, citando fonti non identificate, ha affermato che aerei israeliani si trovano in Iraq per addestramento in vista di un eventuale attacco all'Iran.

Temo che prima della fine dell'estate il braccio militare degli USA colpirà il nemico islamico.