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Dopo il tentativo di golpe economico e di quello autonomista, entrambi sventati da Morales in maniera egregia, cioè rimettendo il proprio mandato ai boliviani, indicendo cioè un referendum in cui chiedeva al popolo se avrebbe potuto portare a termine il proprio mandato da presidente o meno, è arrivata l'ora degli sciacalli. Il presidente della Bolivia Evo Morales ha annunciato oggi che le forze di sicurezza hanno sventato un piano che prevedeva l'assassinio suo e di altri importanti dirigenti del paese sudamericano, uccidendo tre stranieri nel corso di una sparatoria in un hotel durata circa 30 minuti.

E pensare che avevo scritto diversi mesi fa che dei mercenari stranieri, in particolare un italiano legato all'estrema destra, era uno degli animatori delle sparatorie contro gli indios ordinate dai governatori delle provincie autonomiste.

La Bolivia è al centro del futuro sviluppo dell'occidente soprattutto per le sue riserve di litio indispensabile per produrre le batterie per i portatili e le auto elettriche, a molti non sta bene che a governare questo paese ci sia una persona che mette davanti agli interessi delle multinazionali quello dei propri cittadini.