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Ci siamo di nuovo, a volte si arriva al 25 aprile come ad una ritualità dovuta, un atto di memoria per chi ci ha donato la libertà. Spesso della lotta di Resistenza si parla poco perchè ci sono le solite polemiche che rischiano di far cadere tutto in un teatrino di nostalgici. Quest'anno non è da meno, l'ATM di Milano non concede un tram all'ANPI, Berlusconi partecipa, per la prima volta, ad una manifestazione, anzi no, anzi si però..., tutta l'attenzione sarà sul numero di fischi che riceverà, e poi si parlerà d'altro.

Io credo che il 25 aprile invece sia cosa viva, non si è mai al riparo dal totalitarismo. E allora vorrei declinarlo questo 25 aprile con alcuni esempi concreti:

- oggi, 21 aprile: circa 200 i migranti senza un tetto per la notte, dopo lo sgombero di questa mattina al residence Leonardo da Vinci del quartiere milanese di Bruzzano. Le norme contro gli stranieri, i diversi, le voci critiche della società (i balordi sono la ragione critica di ogni società cantavano i Nomadi) si stanno intensificando e facendo sempre più pericolose. 25 aprile vuol dire che non ci si può barricare contro le migrazioni e l'integrazione dello straniero.

- 8 aprile, due giorni dopo il terremoto in Abruzzo, le Commissioni Difesa di Senato e Camera hanno espresso parere favorevole sul piano governativo per l'acquisto di 131 caccia-bombardieri F-35 e per l'ampliamento della base aerea di Cameri (Novara) dove i velivoli verranno assemblati. Un piano di riarmo che in diciotto anni ci costerà oltre 17 miliardi di dollari, pari a 13 miliardi di euro. 25 aprile vuol dire rendere sempre viva la nostra Costituzione che ripudia la guerra, ripudia la guerra, non la cerca di evitare, la ripudia!

E allora ha un senso la rosa di iniziative che a Cernusco trovano spazio in questi giorni, parliamo degli italiani che emigravano in Svizzera, della speranza dei bambini di strada in Brasile, dei diritti negati in Repubblica Dominicana, parliamo della Resistenza e della sua continua, necessaria, attualizzazione.