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Prima delle elezioni erano tutti sicuri a destra: Mauro sarebbe stato il Presidente del Parlamento Europeo come candidato del PPE. Poi sono venute le elezioni, il PDL non è riuscito a fare il botto, non ha la rappresentanza più numerosa all'interno del PPE e vede la candidatura di Mauro vacillare. Ma oltre alle richieste dei liberali, che vorrebbero anche loro un presidente, oltre alle pretese della Polonia che avendo più parlamentari chiede il presidetende, oltre al fatto che Berlusconi inizia a mettere molto in imbarazzo anche Sarkozy e Merkel, ci sono almeno due cose che al parlamento europe dovrebbero sapere su Mauro.

La prima è il completo disprezzo delle regole che esprime durante la campagna elettorale. Guardate questa foto scattata a Cernusco in via delle Marcelline un paio di giorni prima di un comizio di Mauro. Il primo tabellone è quello assegnato per la campagna elettorale per le provinciali, il secondo è quella per il referendum, il terzo è per le europee. Secondo le regole Mauro avrebbe diritto ad affiggere due manifesti sull'ultimo tabellone... solo in questa foto se ne contano almeno 35. Giudicate voi.

La seconda cosa che dovrebbero sapere al Parlamento Europeo, quello che non ha accettato Buttiglione come commissario, è che (riporto il post del buon Civati) "da una piazzetta vicina a casa mia, proviene un canto di Chiesa. Sono persone in giallo, con un cappello con la scritta «Mauro» (nel senso di Mario Mauro, candidato di Cl per il Pdl). Cantano e fanno campagna elettorale con i canti religiosi.". Mai cose del genere verrebbero in mente ai Popolari francesi, spagnoli, tedeschi etc...