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Un caro amico sta effettuando un viaggio di qualche mese attraverso la rete di partner e di parenti che ha in Argentina e Cile. Da quando ho letto del terremoto in Cile aspettavo sue notizie, che sono giunte ore:

Ero a Media Agua, quando nel cuore della notte sono stato svegliato da rumori e scossoni. Non mi ci è voluto molto per capire quanto stava succedendo. È durato un bel po', non chiedetemi quanto, ma sicuramente troppo e vi assicuro che non è stata per niente una cosa piacevole. Il letto cigolava penosamente, tutto si muoveva e si sentivano rumori di cose che cadevano. E vabbè, andata anche questa, rimettiamoci a dormire. Dopo un po', ecco un'altra scossa, più forte, ma per lo meno più breve. E vabbè, speriamo che sia finita.
(...)
A proposito, sono molto preoccupato. Ancora oggi (lunedì 1° marzo ore 13 ora italiana) non sono riuscito a mettermi in comunicazione con nessuno al di là della Ande. Povera gente, spero almeno che i ragazzi e le strutture della Fundación non abbiano subito grandi danni, e che i miei amici siano sani e salvi.

Una nuova tragedia che ha colpito l'America Latina.